Angela Fumarola e Fabio Masi, sono i nuovi direttori artistici di Armunia. Da sempre nel team organizzativo e tecnico della struttura organizzativa teatrale che ha sede a Castello Pasquini a Castiglioncello, dovranno riorganizzare e ripensare la stagione teatrale invernale ed estiva non solo della nota cittadina turistica, ma anche di Rosignano Solvay, dotato di un ampio teatro al chiuso. Andrea Nanni ha concluso con la fine del 2013 la sua collaborazione triennale con il Comune di Rosignano, come da contratto; di fronte alla scadenza di mandato di Nanni, il sindaco ha scelto la condirezione di Fabio Masi e Angela Fumarola che punta ancora (oltre che sulla programmazione della stagione teatrale) su residenze e formazione, mentre si dà il via alla collaborazione con il teatro “Florenskij” di Gaetano Ventriglia e Silvia Garbuggino.
Abbiamo intervistato Angela Fumarola, barese ma trapiantata da vent’anni a Castiglioncello dove risiede con il compagno e il figlio, la quale ci tiene a precisare subito che “Abbiamo beneficiato tutti del lavoro di Nanni: l’impostazione di Andrea nella scelta delle compagnie era rigorosa; per ora l’obiettivo comune con Fabio è quello di ritornare a un clima di festa, di gioia, di partecipazione e di condivisione, che è poi l’essenza, il marchio di Armunia”.
Figura onnipresente nell’organizzazione e nella progettualità del Festival di Castiglioncello, allegra, solare e sportivissima, Angela Fumarola proviene dal mondo della danza e della comunicazione. Con un curriculum di tutto rispetto (laureata in Scienze politiche con una specializzazione in diritto comunitario e un Master europeo in Management culturale), ha cominciato prestissimo a collaborare con Massimo Paganelli, sin dalla prima edizione di Inequilibrio. Contemporaneamente ha lavorato per Armunia alla creazione di reti europee per la danza e a progetti comunitari confluiti poi nell’Advanced Performing Arts Project. Per Armunia ha collaborato con Vittoria Ottolenghi per i Gran Galà della danza al Castello Pasquini ed è stata responsabile per due anni dell’ADAC, la rete di associazione che riunisce le compagnie della Toscana, dandone lei stessa impulso alla nascita. Si è occupata in questi anni non solo della programmazione della danza per il Festival ma anche dei laboratori nelle scuole e dei progetti di residenza.
Se l’aspettava questa condirezione?
“Sinceramente no. Sapevamo della scadenza di Andrea Nanni, ma pensavo che lo riconfermassero ancora per un anno; è stata una cosa abbastanza fulminea. Sono abituata a stare dietro le quinte, a lavorare fuori dalla luce dei riflettori, per me è una sensazione strana ritrovarmi oggi dall’altra parte.”
Può darci alcune indicazione sul metodo di lavoro che seguirà con Fabio?
“Sarà una condirezione molto condivisa e molto aperta al team che da sempre lavora ad Armunia. Io mi occuperò nello specifico della danza. Riapriamo il canale di collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo per la programmazione del Teatro Solvay. Ma tutto il lavoro è partito da gennaio, è ancora presto per dare delle indicazioni precise di lavoro.. Posso dirti che non seguirà delle formule standard. Ci sarà una stagione teatro-ragazzi e una piccola finestra sulla danza come anticipazione della piattaforma nazionale, il NID che si terrà a maggio a Pisa.”
Cosa manterrete del “progetto Armunia”?
“Il progetto Armunia non cambia. Le residenze sono il tratto fondante e questa cosa non muta. Riprendiamo quest’anno Le veglie. Era una vecchia idea di Massimo Paganelli a cui noi eravamo molto affezionati. Il clima che si creava era antico e caldo, ci sono state serate trascorse con attori, musicisti, poeti davanti al camino qua al Castello, per poche persone, 60-70. C’erano letture e racconti e abbiamo voluto riprendere questa tradizione che era stata sospesa perché non funzionava più. “(Le Veglie al canto del camino si aprono Giovedì 13 febbraio alle 21,15 con la danzatrice Elena Giannotti, ndr)
Come le riproporrete?
“Le vogliamo riprendere con gli artisti che saranno qui da noi in residenza: presenteranno progetti, letture, flussi di pensiero, materiali in corso d’opera anche con accompagnamento musicale. Una sorta di vetrina per gli studi.”
Quali saranno le residenze?
“Ci sarà Elena Giannotti, danzatrice livornese, Oscar De Summa che è un altro gradito ritorno, Maurizio Lupinelli che presenterà una veglia con Moresco, Claudio Morganti, Elena Galeotti insieme con Rita Frongia. Poi ancora Gaetano Ventriglia che farà una veglia per i bambini, Chiara Carminati, Roberto Abbiati (che ha preparato molti laboratori nelle scuole), Claudia Catarsi, Claudia Calderano. Abbiamo puntato sulla danza livornese che sta emergendo, vogliamo dargli il giusto rilievo. Ci tengo a ricordare la coproduzione di Armunia per il progetto DI GIULIETTA E DEL SUO ROMEO della compagnia Brockenhaus formata da danzatori –attori che provengono dal mondo del teatro, della danza e del circo; il progetto nella sua forma finale sarà mostrato nella tensostruttura di Castello Pasquini domenica 30 marzo.”
Cosa è cambiato ad Armunia in questi anni?
“I teatri che aderivano al progetto Armunia si sono, negli anni, assottigliati. E’ rimasto solo Rosignano Marittimo come Comune e gestiamo direttamente il Teatro che è privato. Oltre ovviamente a Castello Pasquini. Quest’anno per la prima volta dopo 5 o 6 anni abbiamo fatto stagione invernale anche al Teatro Solvay; siamo felici che dopo tanti anni la stagione 2014 che si apre il 2 febbraio, vedrà spettacoli per tutto l’anno. Questo lo abbiamo deciso per una precisa richiesta del territorio che rivoleva il teatro e anche per questioni amministrative e politiche. Faremo una classica stagione da cartellone ma di qualità. Il sindaco ha dato delle indicazioni, voleva una programmazione per il grande pubblico”.
Qualche anticipazione del festival Inequilibrio?
“Sarà un Festival in continuità con il passato, seguendo le tracce del lavoro di Andrea Nanni. Ci sarà danza e teatro concentrati in due week end lunghi (dal 26 al 29 giugno compreso e dal 3 al 6 luglio compreso). Non abbiamo ancora concluso i contratti, posso dirti qualcosa che riguarda la mia sezione, la danza. Vogliamo riaprire una finestra sull’internazionale e sulla nuova scena con un occhio particolarmente sensibile alle donne, insomma un focus al femminile.”
Un gruppo che avete già deciso di far entrare nella programmazione?
“Il gruppo franco-finlandese Cie LaFlux con i coreografi Caroline Savi e Juha Marsalo.”
In bocca al lupo dalla redazione di Rumor(s)cena
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