Festival(s) — 01/08/2013 at 08:06

La 42 esima edizione del Festival internazionale del Teatro della Biennale di Venezia. Romeo Castellucci Leone d’argento alla carriera

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Dieci giorni di spettacoli con artisti celebri della scena internazionale: Ute Lemper, erede del teatro espressionista di Brecht-Weill che inaugura il 42 esimo Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia, diretto da Àlex Rigola  (2 agosto); Angélica Liddell, fra le vere rivelazioni delle ultime stagioni con una personale versione del Riccardo III di Shakespeare; David Espinosa e il provocatorio “minimalismo” di Mi gran obra, esempio di teatro al tempo della crisi. E ancora: la regia d’arte di Krystian Lupa con Ritter Dene Voss di Thomas Bernhard; le riletture graffianti dei classici di Thomas Ostermeier, questa volta Un nemico del popolo di Ibsen; la “scrittura” tecnologica di Guy Cassiers per Sunken Red di Jeroen Brouwers con Dirk Roofthooft; il mondo onirico di Gabriela Carrizo e dei Peeping Tom così come appare nel loro ultimo spettacolo, 32 rue Vandenbranden; la vitalità del teatro argentino, novità della scena di questi anni, con Claudio Tolcachir, regista e autore di El viento en un violín; la felice sintesi fra arti diverse secondo Jan Lauwers che firma Marketplace 76; Shakespeare riscritto da Tim Crouch attraverso i personaggi minori delle sue commedie nella messinscena di Fabrizio Arcuri: Banquo da Macbeth, Fiordipisello dal Sogno di una notte di mezza estate, Cinna da Giulio Cesare, Calibano dalla Tempesta.  Declan Donnellan con Ubu Roi di Alfred Jarry; e il drammaturgo, attore e regista libanese Wajdi Mouawad con il monologo Seuls.

Guy Cassiers/Toonelhuis – “Sunken red”

 Il Festival vedrà anche il debutto a Venezia del Direttore Àlex Rigola. Autore di incisive riscritture di grandi classici che lo hanno reso noto oltre i confini della Spagna e anche in Italia, Àlex Rigola ha frequentato molta drammaturgia moderna e contemporanea mettendo in scena anche testi di scrittori celebri, come il romanzo incompiuto di Roberto Bolaño, 2666. E a Bolaño, autore di culto, torna Rigola con l’adattamento per le scene del racconto El polícia del las ratas.

“El policía de las ratas” di Roberto Bolaño/Àlex Rigola 

Nel corso del Festival verranno presentate anche le creazioni originali nate da Biennale College – Teatro, frutto del lavoro laboratoriale dei tanti giovani artisti selezionati accanto a maestri della scena. Nasce così Shakespeare, un itinerario in 5 brevi spettacoli sui personaggi shakespeariani, scelti e visti secondo gli approcci radicalmente diversi di altrettanti registi – Angélica Liddell, Claudio Tolcachir, Gabriela Carrizo, Jan Lauwers, Krystian Lupa. Nascono così anche le versioni site specific, modulate cioè sui luoghi e con i partecipanti ai laboratori veneziani, degli spettacoli di Motus, Nella Tempesta, e La Veronal, Picasso – Pájaros muertos. E nasce così anche Natura e origine della mente, elaborato da Romeo Castellucci con i 20 attori e performer del suo workshop veneziano.

Peeping Tom – “32 Rue Vandenbranden

Nei percorsi laboratoriali un masterclass con Ute Lemper; cinque workshop sui personaggi shakespeariani, scelti e visti secondo gli approcci radicalmente diversi degli artisti – Angélica Liddell, Gabriela Carrizo, Krystian Lupa, Claudio Tolcachir e Jan Lauwers. Da questo lavoro nascerà Shakespeare, un percorso in 5 spettacoli, in programma l’ultimo giorno del Festival in 5 luoghi della Giudecca. Due compagnie, La Veronal e Motus, daranno invece una versione site specific dello spettacolo, mutato di segno. A Romeo Castellucci viene assegnato il Leone d’oro alla carriera del 42. Festival Internazionale del Teatro, il quale presenterà un lavoro nato dal workshop dal titolo Il Significato di. Su testi shakespeariani si misureranno i giovani che seguiranno i workshop di Declan Donnellan e di Thomas Ostermeier, che affronteranno problematiche diverse in rapporto ai classici, come il lavoro d’ensemble e la riscrittura registica. Sul terreno della drammaturgia i workshop spaziano da Wajdi Mouawad a Florian Borchmeyer e Fausto Paravidino. Anna Viebrock lavorerà sull’idea scenografica in rapporto alla drammaturgia mentre Dirk Roofthooft interverrà sulla recitazione e Andrea Porcheddu sulla critica teatrale.

Thomas Ostermeier – The enemy of the people

Leone d’argento del 42. Festival Internazionale del Teatro, anche ad Angélica Liddell, presenta un’anomala riscrittura di Riccardo III di Shakespeare, passato alla storia come uno dei ritratti più feroci e conturbanti del potere. El año de Ricardo, (8 agosto, Teatro alle Tese, ore 21.00). Angélica Liddell è in scena e vomita il suo lungo monologo come in preda a una trance auto-distruttiva, affiancata dalla sola presenza, muta, del consigliere William Catesby (Gumersindo Puche).

Jan Lauwers firma le sue regie con la con la compagnia Needcompany da lui fondata con Grace Ellen Barkey. Alla Biennale Lauwers torna sul personaggio di Re Lear, esaminandone l’atto finale. Se Shakespeare è un creatore di immagini, Lauwers è alla ricerca “dell’immagine assoluta”, quella che supera il contingente, o “immagine-limite”che secondo Lauwers si raggiunge “quando il tempo sembra fermarsi e l’immagine si incide nella memoria”. A Venezia presenta Marketplace 76 (6 agosto, Teatro alle Tese, ore 21.00).

Due laboratori di Declan Donnellan e Thomas Ostermeier sul mondo teatrale del Bardo.Declan Donnellan e Nick Ormerod a Venezia porteranno per la prima volta in Italia il loro ultimo spettacolo: Ubu Roi (4 agosto, Teatro La Fenice, ore 19.00). Ubu Roi, che è una feroce satira sul potere e il suo fascino.

Declan Donnellan – “Ubu roi”

Thomas Ostermeier con il workshop – Ri-dirigere i classici – focalizzato sui testi di Shakespeare. In prima italiana: Un nemico del popolo di Ibsen (10 agosto, Teatro Goldoni, ore 21.30),

Fabrizio Arcuri, fra i protagonisti della scena nazionale a partire dagli anni novanta con la sua Accademia degli Artefatti, ha messo in scena i testi di Tim Crouch, ed è a questo autore che che va dato il merito di aver affrontato Shakespeare “dalle retrovie”, scegliendo di raccontare commedie e tragedie del Bardo ricorrendo allo sguardo dei comprimari, dei personaggi minori, di chi non ha voce. Cinque monologhi sul potere e la violenza di cui l’Accademia degli Artefatti presenterà una scelta il 5, 6, 7, 8 agosto (Teatro Piccolo Arsenale, ore 15 e ore 19.00): Banquo da Macbeth, Fiordipisello, dal Sogno di una notte di mezza estate, Cinna, da Giulio Cesare, e un quarto capitolo intitolato a Calibano dalla Tempesta.

il 42. Festival Internazionale del Teatro ha invitato gli artisti in programma con workshop e spettacoli a partecipare ad un ciclo di incontri con gli spettatori.

Il 4 agosto Wajdi Mouawad (ore 16.00) e Guy Cassiers (ore 17.00); il 5 agosto Enrico Casagrande e Daniela Nicolò dei Motus (ore 16.00), Declan Donnellan con Nick Ormerod (ore 17.00); il 6 agosto Claudio Tolcachir (ore 17.00); il 7 agosto Jan Lauwers (ore 17.00); l’8 agosto Krystian Lupa (ore 17.00); il 9 agosto Angélica Liddell (ore 17.00); il 10 agosto Romeo Castellucci (ore 17.00). l’11 agosto, ultimo giorno del Festival, con Gabriela Carrizo (ore 17.00) e Thomas Ostermeier (18.00).

Il programma completo è pubblicato su www. labiennale.org

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