TODI (Perugia) – Todi OFF, a lezione di linguaggi contemporanei. Il progetto prevede quattro masterclass per il perfezionamento degli artisti. All’interno del programma della trentunesima edizione del Todi Festival è inserita anche la sezione Todi OFF: una riflessione sul teatro contemporaneo pensata per creare un cortocircuito fra il tradizionale pubblico del Festival e le singolari proposte di nuovo teatro italiano. Un momento di formazione sui nuovi linguaggi artistici con l’obiettivo di fare della città umbra un luogo di accoglienza e incontro per attori, osservatori, critici, spettatori e curiosi invogliati a scoprire nuove proposte della contemporaneità. Il progetto a cura del Teatro di Sacco è diretto da Roberto Biselli, in collaborazione con Stefania Minciullo, con il supporto organizzativo di Biancamaria Cola, si rivolge tanto al pubblico, quanto agli “addetti ai lavori”. Una rassegna di sette spettacoli selezionati da cinque critici che saranno presenti a Todi per approfondimenti e confronti con il pubblico, e con incontri di formazione rivolti agli artisti. Ad attori e danzatori sono dedicate le quattro masterclass con i maestri di teatro e danza,Elena Bucci, Roberto Latini, Michele Sinisi e Giovanna Velardi. Le quattro masterclass sono aperte a tutti in modo da contribuire a una possibile formazione continua in Italia per chi voglia trovare occasioni di confronto e verifica del proprio operare artistico.
Elena Bucci
Degli intenti e della sorte
Elena Bucci ama il teatro soprattutto per l’occasione che le ha sempre offerto di indagare la relazione tra il talento, la tecnica, la vocazione, l’istinto, la ragione, la passione, la volontà. Durante il suo masterclass offrirà la propria esperienza e fantasia al servizio di un gruppo di persone che abbiano il desiderio di provare il salto, tra quello che si crede di volere e poter essere in scena e quello che la sorte e il caso, sempre benevoli se li si sa ascoltare, ci permettono di scoprire le molteplicità e le potenzialità che ognuno possiede, spesso determinate proprio dai limiti e dai difetti. Il suo laboratorio prevede indagine e letture di testi e prove di scrittura per la scena, confrontando il lavoro a tavolino con l’improvvisazione, lo studio delle relazioni tra diverse tecniche, con un lavoro di gruppo e individuale intorno ai temi.
dal 26 al 31 agosto
Roberto Latini
L’attore Senza Spettacolo
Il laboratorio di Roberto Latini, attraverso considerazioni teoriche e pratiche, sarà una riflessione sui modi, i tempi, i ritmi e i percorsi della scrittura che diventa scenica. Come un impulso diventa idea, quale percorso compiono le parole, i suoni e le azioni perché diventino scenicamente possibili. Ai partecipanti sarà richiesto lo sviluppo di una scena partendo da testi, frammenti, suggestioni legate alla misura unica e personale che ognuno, su un palco, può avere.
dal 29 agosto al 3 settembre
Michele Sinisi
La grande bugia
Fare teatro, oggi e sempre, dovrebbe corrispondere alle esigenze dell’essere umano, e questa corrispondenza il più delle volte si rivela abbandonando ogni sforzo di comprensione. Agire una storia, in qualsiasi modo, diventa quindi il modo giusto per giocare sulla scena e, attraverso il piacere dell’esperienza, creare empatia con chi è seduto in platea. Tutto questo può essere sano e utile e divertente. Si indagherà tutto quello che dell’artificio è possibile usare per comunicare al pubblico quello che siamo, attraverso personaggi, storie e funzioni, con l’obiettivo di lavorare assieme per utilizzare al meglio la consapevolezza tecnica acquisita, mettendola al servizio della relazione col pubblico.
Dal 29 agosto al 3 settembre
Giovanna Velardi
Cuore Articolare
Lavoro di danza e movimento, aperto a danzatori, attori e chiunque abbia esperienza sul movimento. Il focus è lo sviluppo di un percorso dove dalla trasmissione di elementi tecnici si potrà lavorare e parlare di postura rappresentativa, maschera danzante e di personaggio. Rivolto alla trasmissione di elementi basilari della danza e del movimento: corpo, spazio, tempo, energia. Un percorso formativo in cui verrà spiegato anche il metodo sperimentato da Giovanna Velardi chiamato “il cuore articolare”. Un centro stabile e attivo che contatta l’energia. Polarità, spazio e centro del corpo. Partendo da quello anatomico, il cuore articolare esplora il centro del corpo fino ad arrivare alla postura rappresentativa, alla maschera danzante e al concetto di personaggio.
Dal 26 al 31 agosto
Todi OFF prevede anche un programma di spettacoli che andranno in scena nel corso del Todi Festival.
L’intero progetto si avvarrà della consulenza e presenza di cinque critici teatrali: Andrea Porcheddu, Sergio Lo Gatto, Alessandro Toppi, Francesca Romana Lino, Francesca Serrazanetti. Ognuno di loro avrà la curatela di sette spettacoli, da loro selezionati, che verranno presentati al pubblico al Teatro Nido dell’Aquila il cuore operativo e pulsante della sezione OFF. L’intero progetto sarà narrato, seguito, discusso e pubblicato online attraverso un blog dedicato che sarà gestito dai critici coinvolti.