Arte, La foto del giorno — 02/05/2020 at 23:43

La scomparsa di Giacomo Verde video artista

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RUMOR(S)CENA – GIACOMO VERDE -LUCCA – Dopo una sofferta lotta contro una patologia neoplatisca, alle prime ore dell’alba di sabato 2 maggio, è venuto a mancare Giacomo Verde, una delle più importanti figure del teatro e della videoarte dell’ultimo trentennio.

Nato in provincia di Napoli nel 1956, cresciuto in Toscana, si diploma all’Istituto d’Arte di Firenze. A partire da metà anni Settanta, la sua carriera artistica si sviluppa tra musica, animazione e teatro di strada, approdando, nel decennio successivo, alla videoarte, forma espressiva che lo vedrà tra i massimi esponenti a livello italiano e internazionale.
Autore di oper’azioni incentrare su un utilizzo critico, consapevole e creativo della tecnologia “povera”, Verde realizza così numerose tecno-performance, installazioni, laboratori, arrivando, nel 1989, a realizzare H & G TV, il suo primo tele-racconto nella fattispecie ispirato alla fiaba Hansel e Gretel, unione di linguaggi comprendenti narrazione, micro-teatro e ripresa in diretta.
È tra i primi artisti italiani a sperimentare, in campo espressivo, interattività digitale e net-art, proponendo un’indomita e ludica riflessione sulle mutazioni tecno-antropo-logiche connesse al mondo contemporaneo.

La sua carriera si sviluppa attraverso una vastissima gamma di ramificazioni e collaborazioni artistiche, sempre denotando un’incrollabile coscienza sociale, un indomito senso dell’umorismo e una grande umanità, qualità che lo hanno contraddistinto anche nel campo dell’insegnamento, prima condotto attraverso innumerevoli laboratori e poi approdata a una serie di corsi tenuti presso varie accademie d’arte e universià italiane (Macerata, Carrara, Torino e Venezia).

Giacomo Verde



Dopo un periodo di oltre dieci anni trascorso in Veneto, dal 1998 vive a Lucca, continuando a «lavorare nel mondo». Nel 2001, realizza il video SOLO LIMONI documentazione videopoetica in 13 episodi sull’anti G8 di Genova, che si segnala tra i contributi più notevoli legati al celebre accadimento. Nel 2007, pubblica ARTIVISMO TECNOLOGICO. Scritti e interviste su arte, politica, teatro e tecnologia, edito dalla casa editrice Biblioteca Franco Serantini di Pisa. Difficile, quasi impossibile, riportare in poche righe e in modo esauriente i momenti di un percorso espressivo tanto eclettico quanto minuzioso, giacché il rischio di passare sotto silenzio qualche passaggio importante è pressoché certo: da Storie mandaliche (teleracconto del 1998, ripreso e aggiornato poi nel 2004 e 2005) all’invenzione di Bit, personaggio virtuale protagonista di svariati lavori a partire dal 2003, sino agli ultimi lavori, lo spettacolo di narrazione con video-ologrammi L’albero della felicità (2016) e la bellissima performance dal titolo Il piccolo diario dei malanni, del 2019, ambedue progetti creati in seno ad ALDES, associazione di Lucca con cui collaborava dal 1998.
Fondatore, nel 2015, della web-rivista di cronaca teatrale lo sguardo di Arlecchino, negli ultimi anni, Verde ha dato vita a un’intensa collaborazione con l’Officina d’Arte Fotografica DADA BOOM di Viareggio, entrando a far parte del collettivo che anima tale spazio, organizzando incontri, concerti, performance e spettacoli.
Nel 2018 è stato pubblicato il volume monografico GIACOMO VERDE – videoartista, a cura di Silvana Vassallo (Edizioni ETS, Pisa).

Scrivono su Facebook Roberto Castello e Alessandra Moretti

<<La scorsa notte Giacomo Verde se ne è andato. Uno dei nostri amici più cari, un artista e intellettuale caparbiamente anticonformista, profondo, generoso e tenero, una delle persone cui più vogliamo bene ha – come lui ha detto in occasione della scomparsa di un amico comune – bucato le nuvole. L’ha fatto con la leggerezza di sempre dopo una lunga malattia.
Per più di 20 anni con Giacomo abbiamo collaborato, discusso, condiviso progetti, passato feste comandate, ci siamo persi e ritrovati più volte, ma soprattutto abbiamo riso tantissimo.
In questo tempo sospeso non sappiamo quando sarà possibile incontrarsi per ricordarlo insieme come è dovuto a chi come lui, con la sua disarmante sincerità e gentilezza, ha saputo guadagnarsi l’affetto profondo di così tante persone così diverse.
Per chi volesse passare ancora un’ora in sua compagnia, anticipiamo che presto sarà possibile vedere in streaming il “Piccolo diario dei malanni” il suo ultimo toccante lavoro teatrale. Non appena saranno definite le modalità faremo il possibile affinché tutti ne siano informati>>.

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