RUMOR(S)CENA – BOLOGNA – Grazie all’iniziativa di Tank Serbatoio culturale e con la collaborazione di Sfera Cubica Management, alla Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna, uno degli edifici gotici simbolo della città, si è avuta l’occasione unica di assistere all’unica data italiana di un concerto per organo assolutamente inusuale per un luogo normalmente dedicato alla musica classica sacra e profana.
Anna von Hausswolff è una musicista svedese atipica, figlia d’arte (suo padre, Carl Michael von Hausswolff, è un musicista di avanguardia contemporanea sulla scena dagli anni ’60), nel corso degli ultimi dieci anni è riuscita a creare un suo stile personale, basato su ritmi rock, canzoni cupe e sonorità ambient, grazie ad una voce possente e ad una ricerca sul suono dell’organo a canne, suo strumento preferito. Troppo pop per essere definito sperimentale, troppo sperimentale per essere pop, con elementi di metal e dark, il suo stile indefinibile ha attirato numerosi fan dalle più varie provenienze culturali. Dice del suo approccio all’organo a canne: <<Avrei bisogno di passare una vita intera con un organo per capirlo veramente, e lo ho incontrato solo per un breve periodo di tempo. Conserva i suoi segreti anche molto tempo dopo che ho finito di studiarlo>>.
Dopo alcuni album prettamente rock, nel 2020 ha prodotto un progetto per solo organo a canne, “All thoughts fly”, che propone questo autunno in un tour quasi completamente tutto esaurito, ospitato in alcune chiese delle principali città europee, ognuna con caratteristiche ambientali e sonore peculiari, per cui ogni concerto è diverso dall’altro. La premessa che sta dietro a questo concerto si può leggere nella dichiarazione dell’autrice: <<Questi bellissimi organi hanno disposizioni differenti, sono grandi e piccoli, vecchi e nuovi, e vivono in spazi diversi, sacri e profani… è impossibile creare un tour come questo senza compromessi ma è anche qui che sta il fascino; alcune cose sfuggono al mio controllo, nel bene e nel male. Di conseguenza ogni concerto sarà unico in termini di suono e volume. Vai in chiesa, fatti abbracciare dal suono e lascia volare i tuoi pensieri>>.
L’ingresso alla basilica introduce in una atmosfera surreale già prima dell’inizio del concerto: la chiesa è immersa in una penombra sepolcrale, appena illuminata di un rosso arancio, che sottolinea le alte colonne gotiche e le statue rinascimentali dell’altare. I primi suoni, lunghe note inizialmente di tonalità bassa, talora distorte, sfociano in un crescendo avvolgente e catturano chi ascolta immergendolo in un cupo oceano di suoni. I brani si susseguono alternando momenti più sperimentali, con suoni astratti, ad altri più dilatati, con note singole prolungate, grazie all’uso di stecche che bloccano i tasti dell’organo. Effetti elettronici aggiunti filtrano le note e le alterano nella frequenza, espandendo il suono nello spazio, anche grazie all’impianto impianto audio costituito da numerose casse sparse nella chiesa, alcune dirette verso il pubblico e altre dirette verso l’alto, che si sommano al naturale riverbero delle alte navate per creare un effetto avvolgente e di totale immersione.
Questa complessa costruzione sonora richiede l’affiancamento alla tastierista svedese di due collaboratori, Gianluca Grasselli e Filip Leyman, che assieme ad Anna von Hausswolff hanno sviluppato un parallelo progetto dark metal, Bada. La loro presenza permette di avere brani a quattro, cinque o sei mani. Ognuno dei tre artisti ha un compito ben preciso su varie parti delle tre tastiere per mantenere costante il flusso di note. L’atmosfera resta cupa e drammatica e a tratti anche meditativa per tutta la prima parte del concerto, mentre le luci illuminano alternativamente le singole statue dell’altare, favorendo l’immersione del pubblico nel profondo dei propri lati più intimi. Poi improvvisamente l’atmosfera si rischiara, illuminata per la prima volta da una melodia dolce e suadente, prima del brano finale, un trionfo di note ritmiche velocissime, quasi minimale ed ipnotico nella sua ripetitività, con un crescendo di intensa, benché eterea, forza.
Un concerto prezioso e originalissimo, per una nuova interpretazione della musica per organo che ha entusiasmato il pubblico che ha gremito la basilica.
Visto il 29/11/2021 alla Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna.