Torino che fu capitale d’Italia, culla di civiltà abituata al rigore e al pragmatismo, è stata la prima città ad ospitare la prima tappa del progetto Caravan “Artists on the road” nato dalla collaborazione tra la Fondazione CRT e il Master di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino che lo ha ideato e ha la responsabilità della supervisione metodologica, vincitore del Bando europeo Cultura, nell’ambito del Programma Cultura 2007-2013, con l’idea di organizzare una produzione teatrale itinerante che coinvolga le diverse comunità rendendole protagoniste degli spettacoli. Il progetto è risultato primo classificato tra le 67 domande di finanziamento valutate dall’Education, Audiovisual and Culture Executive Agency per la Commissione Europea.
Per 42 mesi viaggerà per tutta Europa attraverso nove diverse nazioni, dove undici partner hanno dato la loro adesione, con la realizzazione di 40 eventi teatrali. Tra questi uno dedicato ai giovani rom che si svolgerà a Siviglia con la collaborazione dell’Università A Coruna, in Germania con i contadini e gli animali e l’Associazione Teatrale Projekte Aktion Kunst Theater, in Danimarca con l’Odin Teatret, e poi in Svezia, Polonia, Bulgaria, Slovenia, Francia.
La notte di Capodanno a Torino si è animata in diversi luoghi della città e la partecipazione di numerose associazioni e di un centinaio tra professionisti e volontari. Eventi artistici curati dal Teatro Popolare Europeo. Una notte all’insegna della solidarietà e dell’impegno sociale che aveva come intento anche quello di sensibilizzare i cittadini sul tema “Rinascita dalla Crisi”. Un evento ideato, curato e ottimamente organizzato da Alberto Pagliarino e da Alessandra Rossi Ghiglione, rispettivamente direttore artistico del Progetto Caravan “Artist on the Road” e direttrice artistica del Progetto Caravan Torino.
Non si è trattato di animare semplicemente l’ultima notte dell’anno, ma di creare momenti di aggregazione sociale, dove l’impegno di molte persone che si dedicano all’altro culminava in rappresentazioni a carattere teatrale e ludico, anche in situazioni dove la sofferenza e la malattia sono realtà difficili da affrontare quotidianamente. L’Ospedale infantile Regina Margherita è uno di questi e da qui ha preso il via la lunga maratona notturna così densa di emozioni e testimonianze di una vivacità culturale che fa di questa città, un esempio per tutta Italia. Una lettura teatrale di eccezionale spessore drammaturgico così come può essere un racconto di testimonianze vere, reali, sentite, provate sulla propria pelle. Quella di tanti operatori sanitari che ogni giorni si prodigano per alleviare le sofferenze dei bambini ricoverati. Gli attori-lettori lavorano nel reparto di Neuropsichiatria infantile e per mesi, insieme ai piccoli degenti,e agli operatori di teatro sociale adella scuola di teatro Maigret&Magritte e la Cooperativa Mirafiori, hanno dato vita ad un evento particolare e molto suggestivo. Quaranta lettori hanno raccontato le emozioni, le delusioni, le speranze, il desiderio di “rinascita”, di chi cura e di chi viene curato.
Parole toccanti (la supervisione drammaturgica è di Alessandra Rossi Ghiglione) uscite da un racconto corale dove le diverse voci si incrociavano. Frammenti di storie vissute. L’ironia nel toccare temi anche dolorosi, la leggerezza usata nelle parole, rappresentavano un sentimento di ottimismo e solidarietà che non può mai venire meno, specie per chi lavora e vive in un ambiente sanitario così delicato come quello dove vengono ricoverati i bambini. Entrando in ospedale si potevano ammirare i disegni realizzati dai piccoli pazienti, definiti “rappresentazioni di ciò che per loro vuole dire crisi e rinascita”. Una realtà, quella ospedaliera, spesso rimossa inconsciamente e collettivamente, accantonata per non dover affrontare emotivamente la sofferenza. A guidare il pubblico lungo i corridoi del reparto un sentiero composto da scarpe, calzature indossate dai sanitari, piccole scarpe dei bambini, pantofole colorate: “Camminare insieme verso il domani”, voluto dall’Azienda ospedaliera Regina Margherita, lo slogan efficace per spiegare il progetto. Scarpe donate da chi cammina e vive dentro il reparto. La scuola di teatro Maigret&Magritte e la Cooperativa Mirafiori e gli operatori del reparto di Neuropsichiatria infantile, sono anche i protagonisti di un percorso teatrale iniziato nel 2009, culminato nella rappresentazione dello spettacolo “La costruzione invisibile”, dove veniva messo in scena il lavoro di cura visto attraverso gli occhi di medici, infermieri, educatori, insegnanti e animatori, che contribuiscono a dare un futuro a questi bambini, protagonisti anche di un video dove si potevano ammirare le esperienze di chi, una volta dimessi dall’ospedale, frequentano i laboratori artistici organizzati da Casa Oz, un’associazione che segue le famiglie e i bambini al fine di creare condizioni di “normalità”, dopo la malattia e il ricovero.
L’allegria però è stata il denominatore comune di tutta la notte di Capodanno, i viaggi sul bus che trasportava il pubblico da una parte all’altra di Torino, l’accompagnamento musicale a bordo e nelle strade da parte delle bande musicali Diavola e Bandaradan, composte da eccezionali artisti musicali, le danze della Paranza del Geco intorno al falò, dove poi il fantoccio della crisi è stato poi bruciato insieme alle cose vecchie. Un fuoco capace di riscaldare gli animi dal freddo della notte. Un momento di coesione e unione solidale, dove il divertimento è un collante che unisce le diverse culture e razze. Tutto questo accadeva allo Sharing nel quartiere di Pietra Alta con la declamazione degli “Atti di Rinascita” sul camper. Momenti di festa e gioia ben lontani da quelli convenzionali del Capodanno dove si consumavano i fasti di veglioni e brindisi, poco inclini a dividere lo scambio di doni e gli auguri di rinascita, così come è accaduto al + Spazio Quattro, dove all’insegna dell’incontro multiculturale, la comunità moldava e quella romena, si è esibita in un saggio di danza folcloristica tipica del loro paese. Un momento di convivialità tra il pubblico itinerante del Progetto Caravan e una comunità integrata nel tessuto sociale e urbano di Torino.
Un’allegria festosa che ha contagiato tutti. Il viaggio proseguiva con destinazione al Centro Cecchi Point dove il gruppo dei “Quinta Tinta” ha dato il benvenuto alle centinaia di persone accorse. L’atmosfera era quella di una festa di popolo, giocolieri, una donna vestita di bianco sui trampoli, artisti di strada, la banda musicale che coinvolgeva, i comici sulle biciclette, le danze improvvisate di tanti giovani. La Compagnia Atti o Scene in luogo pubblico. Le tavolate di gente comune per consumare un pasto semplice e frugale all’insegna di un Capodanno dove erano banditi gli eccessi e il consumismo sfrenato. Sembrava di essere tornati indietro nel tempo. Il brindisi di mezzanotte dove lo scambio di auguri culminava a notte fonda nella Casa del quartiere di San Salvario, con l’esibizione finale della danza propiziatoria con Municipale Teatro e la coreografa Doriana Crema. Un incontro multi culturale e in cui circolava la voglia di stare insieme, di credere in una Rinascita.
L’organizzazione curata nei minimi particolari che permetteva di sentirsi accolti con entusiasmo, la cura degli eventi, la perfetta tempistica (il progetto non era certamente dei più semplici, spostando centinaia di persone da un luogo all’altro), i generi di conforto distribuiti lungo tutto il tragitto. La positività sincera di tutti i volontari vestiti di nero e arancio. Segno che si può pensare ad un progetto che diverta, faccia riflettere e trasmetta un’ideale di socializzazione e comunione di intenti, senza dover cercare a tutti i costi artifici ed effetti speciali. È bastato trasmettere la voglia di dividere insieme un rito che avesse un significato profondo. Credere in un futuro migliore. Ognuno con il suo pensiero da dividere con gli altri.
Il Progetto Caravan Torino come spiega il direttore artistico di Artist on the Road: «È stato reso possibile grazie all’impegno di molti volontari che hanno lavorato ai preparativi per mesi. L’impegno però è più allargato e aveva come obiettivo quello di rendere più vivi e più abitabili quartieri dove c’erano problemi di legalità come allo Sharing a Pietra Alta, dove è stato fatto un lavoro per liberare il parco dagli spacciatori con l’istituzione di ronde sportive. Cittadini impegnati a fare sport per allontanare chi veniva nel parco per la droga. In questo quartiere ci sono anche due campi rom che convivono bene con la comunità locale. Un quartiere di rinascita formato da persone che rappresentano la rinascita. Così come è accaduto alle officine del Cecchi Point dove Davide Paglia, presidente dell’Associazione Il Campanile onlus ha stipulato un mutuo per creare uno spazio multiculturale che accolga tutti, persone che provengono da situazioni di disagio, anziani e giovani che possono condividere insieme molte attività. Così come a San Salvario, nel Casa del quartiere un tempo bagni municipali, dove è nato un polo culturale che ha allontanato anche qui gli spacciatori.»
Il progetto ha trovato il sostegno convinto della Fondazione CRT di Torino che si propone “di sostenere le organizzazioni del proprio territorio in un percorso di crescita che passa attraverso il confronto con le istituzioni europee, ma anche con le organizzazioni partner o potenziali soggetti internazionali. Il progetto Caravan è un concreto esempio di iniziativa culturale in grado di generare un impatto permanente sul territorio e nelle comunità locali”.
La Rinascita di una società più solidale ha fatto sosta a Torino e ora si appresta a viaggiare e portare il suo messaggio in tutta Europa.
Crediti fotografici di Fabio Melotti
HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DEL CAPODANNO CARAVAN:
OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA: ANGELA FRESI, CHRISTIAN BALDIN, DANIELA ARERVO, RAFFAELLA RUSSO, SYLVIA BAUBERG, PAOLA DANESE, TIZIANA CONNOLA, OLIVIA BUTTAFARRO, DANIELA SALUSSO, SERENA MARTIN, LUCIETTA PERONA, GIANNI MONTONI, DANIELA RUFFA, CLAUDIA BENENTE, MASSIMO DEODATO, LUCA GIACOMINI, FLAVIA STELLA, FRANCESCO RONCHI, GIUSEPPE SAVINO, MICHELE GAMBA CRISTI, SILVIA BRUNERO, EDOARDO LANZI, ORIELLA BELLA, ORNELLA RU, GIORGIO BERLOLUSSO, ALESSANDRA CALASCIBETTA, CARLOTTA FASCIOLO, CANDIDA BALLARIO, STELLA SORCINELLI, EMILIO LOCURCIO, CRISTINA BENINTENDI, ANTONELLA ANICHINI, FRANCA BAJ, CRISTINA MARINACCIO, GIORGIO BODRITO, PIA MASSAGLIA, STEFANO MASSAGLIA, VALERIA BODRONE, MARIELLA VIAZZI.
SHARING/QUARTIERE PIETRALTA: ESTHER RUGGIERO, VALENTINA GALLIA, MARIO FERRETTI, LORENZO GERMAK, NADIA BURDESE, MARIANNA BARBARO, ENZA LASALANDRA, ROSA CIACCIA, MARIA TERESA CASTRATARO, GIUSY E MARY PAURA, ANTONIO DE SERIO, MARCO DI MATTIA, SILVANA BERTOTTO, RUHANA E ISMAELE, GIULIANA E MARINA DI CIRIMELA, I RAGAZZI E I BAMBINI DI RIVER MOSSO, STEFANIA PETTINATO E MARIO DI EL BARRIO
+SPAZIO QUATTRO: ASSOCIAZIONE BASARABIA, LARISA OLARESCU, ROBERTA CERAOLO, MELINA BONGIOANNI, FABRIZIO FLORIO, STEFANO JALLA
CECCHI POINT: ANTONELLA DELLI GATTI, FEDERICA TRIPODI, OLRANDO MANFREDI, LUCA CAMPANELLA, MARTA FEBBO, DAVIDE PAGLIA, NICOLA BENAGLIO, SILVIA DANESI, ERIK ZAMPIROLO, GANDOLFA POLLARA , ENZO MANCINO, DANIELE GAETANO, CRISTINO SCIBETTA, MANAL SARGHA, GIUSEPPE RICUPERO, ANDREA PACIA PAGLIARDI, EMANUELE BORINI, ANTONELLA CASTAGNO, ALESSANDRA CORDERO, ALDO FEBBO, CHIARA NEGRINO, GIULIA TURCO, MIRELLA BERTERO, ANDREA FEBBO e BIAGIO, JOHNNY LAPIO, GIUSY SFASCIAMURO, TANIA IMBESI, DANIELA LUSSO, ROBERTO GARELLI, SIMONA GUANDALINI, ANDREA SICILIANO, CHIARA DACOMO, PAOLO BOASSO, ELENA CADÒ, MARCO CINNIRELLA, DANIELE DEGANO, VALDEMARO BRAKUS, LARA CONIGLIO, SERGIO FERGNACCHINO, ANGELO ARTUFFO, LAURA, FLAVIO, EMANUELE, VALENTINA RIZZO, GIULIA ARATO, OTTAVIO VOLTERRANI, STEFANIA GONTERO, MACHOU OUAIL, RISTORANTE CECCHI MANGIA, ANDREA PATRON, ANDREA DANIELE, GIUSEPPE SCARANO, GIOCCHINO PERRI, MICHELE NOCE, JALIRA RANDO, SARA, FRANCESCO FRUSTAGLI, STEFANO, LAMBERTO TARANTINO, GIANFRANCO AZEGLIO, ROBERTO BRIATORE, CARLA ARRI, MARZIA RABALLO, ELENA ROLANDO, PAOLA PARINI, ANDREA ATZENI, CHIARA PAUTASSO, ANITA NOVARO, MARTA RZZI, I RAGAZZI DELL’EDUCATIVA
CASA DEL QUARTIERE DI SAN SALVARIO: ENRICO GENTINA, DORIANA CREMA AURORA ARGIROFFI, SILVIA GENTA, FABIANA PISTILLO, ILENIA PENNINI, ANTIMO NATALE, STEFANIA IANNUCCI, SARA IBRAHIM, MARTA MOSSO, ERIKA VALENTINI, JASMINA TESANOVIC, PATRIZIA SCHNEEBERGER, DARIA IACOBINI, MARZIA NEGGIA, ELEONORA LANZI, ERBERTO BOTTASSO, SUAD OMAR, IVANA MRVAJEVIC, VESNA SCEPANOVIC, LAURA LAUTIERI, GIULIA FERRARI, GIANCARLO MARANGONI, BEATRIZ PARRA AZCONA, LAURA MUSSO, TALÌA GENINATTI, CHIARA LOMBARDO, LUISA ALLASIA, LORENA LAROCCA, EMANUELE REGGIANI, OGNJEN MIĆOVIĆ, GIULIA BAVELLONI, DANIELA PISCI, ALESSANDRO DESIMONE, MATTEO TANGI, ANNAMARIA NOVELLO, ALESSIA BRUNO,
DIREZIONE ARTISTICA CARAVAN TORINO ALESSANDRA ROSSI GHIGLIONE
ASSISTENTE ALLA DIREZIONE ARTISTICA E ORGANIZZAZIONE ELENA DE PASCALE
COLLABORAZIONE ALLA REALIZZAZIONE ARTISTICA ESTHER RUGGIERO
ARTISTI CARAVAN: MAURIZIO AGOSTINETTO, DORIANA CREMA, ANTONELLA DELLI GATTI, ANTONELLA ENRIETTO, FRANCESCA GUGLIELMINO, ENRICO GENTINA, EMILIO LOCURCIO, ESTHER RUGGIERO, IRENE SALZA, STELLA SORCINELLI, FEDERICA TRIPODI
E CON: ANDREA BARZAGHI, MAURIZIO BERTOLINI, MARIDA BRUSON, BARBARAKAY CISTERNA, MATTEO FRAU, DIEGO GARZINO, LARA QUAGLIA, MICHELE SANTORO, FABRIZIO STASIA, STEFANIA TRITTO, BANDA DIAVOLA, BANDARADAN, COMPAGNIA ATTI O SCENE IN LUOGO PUBBLICO, LA PARANZA DEL GECO.
REALIZZAZIONI VIDEO E FOTOGRAFICHE: BIORITMO, FABIO MELOTTI
SQUADRA TECNICA: CLAUDIO ALBANO, DONATO TERRAMEO
GRAZIE A: COOPERATIVA ARCOBALENO, EL BARRIO, ORATORIO DON ORIONE, MEN AT WORK, MUTAMENTO ZONA CASTALIA, PERLINO – ASTI, UNIVERSI SENSIBILI