Si svolge al Teatro Massimo di Cagliari dal 3 al 6 maggio 2013 la seconda edizione del Festival di filosofia “L’avventura d’esser sé identità, verità e finzione” in collaborazione con L’Università degli Studi di Cagliari con Alessandro Bergonzoni, Remo Bodei, Duilio Caocci, Roberta De Monticelli, Antonio Delogu, Filippo Maria Ferro, Maurizio Ferraris, Vittorio Gallese, Giulio Giorello, Pier Luigi Lecis, Ignazio Macchiarella, Michela Murgia, Maria Giovanna Piano, Achille Varzi. La bottega delle arti e del pensiero filosofia, teatro musica, arte visiva. A cura di Roberta De Monticelli e Pier Luigi Lecis. Venerdi 3 maggio debutta in teatro lo spettacolo Peer: storie di un ladro di storie. Nuova produzione del Teatro Stabile della Sardegna
Viaggio nel Peer Gynt di Ibsen, regia di Guido De Monticelli, con gli attori del Teatro Stabile della Sardegna e gli studenti dell’Università di Cagliari. Progetto visivo, studenti Facoltà di Ingegneria e Architettura. Musiche e suoni degli studenti Conservatorio di Musica Pierluigi Da Palestrina. Dopo l’esperienza dello scorso anno, ritorna il Festival di Filosofia. La grande e attiva partecipazione di un pubblico, che non è stato semplice platea di spettatori, ha dato la spinta necessaria per affrontare le sfide e le scommesse organizzative di una nuova edizione; con la forza di una domanda che non si può lasciar cadere. Il Festival ritorna e cresce, in diverse direzioni. Seminari, laboratori di studio e di recitazione hanno visto la partecipazione attiva di giovani studenti e ricercatori di diverse Facoltà del nostro Ateneo (dal polo umanistico alla Facoltà di Architettura); il progetto della Bottega delle arti e del pensiero (congiunto al Festival) ha cercato di sviluppare la direttrice pluralista e multidisciplinare, nella dimensione comunicativa con cui il Festival è nato lo scorso anno, contaminando diversi generi di scrittura, rappresentazione, di esperienza culturale e artistica. Sul nucleo forte della stagione teatrale, oltre che un vasto spettro di letture e riflessioni filosofiche, si innestano quest’anno diverse incursioni nei campi delle scienze della mente, della poesia, della musica, delle arti sceniche. Come suggerisce e richiede il testo proposto quest’anno dal programma che Guido De Monticelli ha varato per il Teatro Stabile Della Sardegna, il Peer Gynt di Henrik Ibsen (1867), un classico forse meno frequentato di quanto meriterebbe. Dopo i Karamazov, quest’anno è Peer Gynt il punto di incontro fra teatro e filosofia. Sono pochi i testi teatrali così ricchi di temi intorno ai quali lasciare che si intreccino liberamente i dialoghi dei filosofi quanto lo è questo “poema di idee”, fantasmagorico e sconfinato. Una fenomenologia dello spirito errante, un Bildungsroman, una parodia della modernità tutta intera, una drammaturgia degli “stadi sul cammino della vita”, un elogio della follia e una psicanalisi della ragione, un’odissea del ritorno alla casa materna, una salvifica e disperata teologia del femminino: questo e molto altro è il Peer Gynt, capolavoro assoluto che sfugge alla classificazione dei generi come vi sfugge da sempre la “poesia delle idee”, secondo la lucida definizione dello stesso Ibsen. Lo diceva già James Joyce, di Ibsen: “Ci si deve chiedere se qualche altro uomo in età moderna abbia avuto un tale dominio sul mondo intellettuale”.
Comincia come il viaggio di tutti i viaggi, l’avventura del Festival che si apre nel segno degli Ulissidi, di cui certamente Peer Gynt è un degno discendente. E il nostro primo Dialogo mette l’uno di fronte all’altro due girovaghi dell’intelligenza, lampante e surreale l’uno, Alessandro Bergonzoni che “fa ridere il cervello”, come qualcuno ha giustamente detto; affilato, l’altro, come lama di ghigliottina o di rasoio, lucida e rischiosa, il libertario e matematico Giulio Giorello. Un bell’aperitivo, e una degna introduzione ai dialoghi che si susseguono per altre tre dense giornate, alla fine di ciascuna delle quali sullo stesso palcoscenico si accenderà lo spettacolo teatrale. Dialoghi, dunque, anche quest’anno: a riprendere la formula affabile e vivace che tanto successo ha avuto l’anno scorso, simbolizzando anche i “ponti” fra l’Isola e il Continente, fra il pensiero e la poesia, fra la ragione e il teatro, fra la filosofia e le scienze, naturali e morali…
Programma
Venerdi 3 maggio
Ore 17.00
Apertura Festival
con la partecipazione delle autorità di
Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Cagliari, Comune di Cagliari
Ore 17.30 – 19.00
ALESSANDRO BERGONZONI – GIULIO GIORELLO
La stirpe degli Ulìssidi
Ore 21.00
Spettacolo
Peer: Storie di un ladro di storie. Viaggio nel Peer Gynt di Ibsen
Regia: GUIDO DE MONTICELLI
Sabato 4 maggio
Fatti e finzioni versus poesia e verità
Ore 11.00 – 12.30
MAURIZIO FERRARIS – ACHILLE VARZI
Fatti e finzioni
Ore 12.30 – 13.00
La parola al pubblico
Ore 17.00 – 17.30
Intermezzo Gyntiano
Ore 17.30 – 19.00
REMO BODEI – ANTONIO DELOGU
L’ultimo elefante. Poesia e verità
Ore 19.00 – 19.30
La parola al pubblico
Ore 21.00
Spettacolo
Peer: Storie di un ladro di storie. Viaggio nel Peer Gynt di Ibsen
Domenica 5 Maggio
Ore 11.00 – 12.30
PIERLUIGI LECIS – ROBERTA DE MONTICELLI
La ghianda e la cipolla. Dialogo sull’identità personale
Ore 12.30 – 13.00
La parola al pubblico
Ore 15.30 – 16.00
Intermezzo Gyntiano
Ore 16.00 – 17.30
VITTORIO GALLESE – FILIPPO MARIA FERRO
Sé e identità tra corpo e mente: Il caso della Schizofrenia
Ore 17.30 – 18.00
La parola al pubblico
Ore 19.00
Spettacolo
Peer: Storie di un ladro di storie. Viaggio nel Peer Gynt di Ibsen
Lunedi 6 Maggio
La Norvegia, la Sardegna e l’altra metà del cielo
Ore 11.00 – 12.30
DUILIO CAOCCI – IGNAZIO MACCHIARELLA
Fiaba, suono e tradizioni per una “poesia di idee”
Ore 12.30 – 13.00
La parola al pubblico
Ore 16.30 – 17.00
Intermezzo Gyntiano
Ore 17.00 – 18.30
MICHELA MURGIA – MARIA GIOVANNA PIANO
RIFARE IL GIRO: il discorso dell’altra
Ore 18.30 – 19.00
La parola al pubblico
Ore 21.00
Spettacolo
Peer: Storie di un ladro di storie. Viaggio nel Peer Gynt di Ibsen