Chi fa teatro — 03/07/2024 at 14:25

La danza contemporanea alla P. Grassi: “Si mi piace ballare” e “Hopper Variations”

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RUMOR(S)CENA – MILANO – Presso la Civica Scuola di Teatro P.Grassi, ormai accreditata Accademia con titolo AFAM, per decreto ministeriale, la sezione di Danza Contemporanea ad indirizzo performativo, coreografico e teatrale, della durata triennale, conclude come ogni anno  con gli spettacoli del primo, secondo e terzo anno, valevoli come crediti formativi,   prova di esame e valutazione dei docenti. Il coordinamento del corso è guidato dalla docente Marinella Guatterini, lungimirante antesignana di quel pionieristico Atelier di Teatro Danza della durata biennale, che vide gli albori negli anni ’90, nella sede del Palazzo delle Stelline in Corso Magenta. La suggestiva sede attuale dell’Accademia in via Salasco, ex Fattoria Vittadini, è minacciata da una ulteriore destinazione e cambio di luogo. A gennaio di quest’anno, docenti, studenti, sindacati, hanno manifestato il loro dissenso, sui tagli ai finanziamenti del Comune di Milano, dopo la delibera di Palazzo Marino, che prevede troncare drasticamente le risorse  del 70%, rivolto alla Scuole Civiche di recitazione, musica, cinema, traduzione, proponendo inoltre di trasferire le sedi nel complesso del Campus della Università Statale, che si palesa o paventa possibile presso gli spazi della Bovisa, sul progetto architettonico di Renzo Piano, scorie permettendo! La lunga tradizione dell’Accademia , scuola fondata da Paolo Grassi e Giorgio Strehler,  dal 1986 è volta anche alla formazione e al perfezionamento di coreografi, performers e danzatori contemporanei. Tra i numerosi ed illustri nomi che hanno costellato con collaborazioni di pregio, esportate in teatro in varie produzioni e rassegne in cartellone, vi sono le coreografe, Julie Ann Anzilotti italo americana ed Emanuela Tagliavia.

Si mi piace ballare Anzilotti

Ambedue docenti di lungo corso,  Anzilotti insegnante coreografa fin dagli albori del corso sperimentale in Teatro di Danza, antesignana insieme a Virgilio Sieni, con Parco Butterfly della danza contemporanea in Toscana e del fare teatro danza con una nuova concezione in Italia, da sempre collaboratrice con il musicista Steven Brown del gruppo Tuxedomoon.

Tagliavia, di formazione classica del balletto, si forma in Francia in tecnica contemporanea, manifesta nel tempo un suo preciso linguaggio stilistico fatto di tecnica, precisione nell’assioma figurativo del gesto libero unito al codice dei passi di danza, alfabeto riconoscibile anche attraverso le creazioni coreografiche prodotte in seno alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, in veste di docente degli allievi scaligeri. Collabora sovente con il compositore Giampaolo Testoni.

Anzilotti con il Progetto coreografico rivolto al primo anno danzatori, e valevole come voto e giudizio finale,  dal titolo “Sì, mi piace ballare”, riflette sulla frase … Ballando caddi, ballando mi alzai. Sono alcuni spunti creativi da cui sono nate le scene, a cui si è ispirato il movimento interiore di un animale partendo da impulsi primordiali, arcaici, come imparare a gattonare e alzarsi in posizione eretta, non scontata, nell’evoluzione dell’uomo nell’incedere sulla Terra. Ritmi, silenzi, parole, che accompagnano o contrastano, sono un tappeto sonoro, come le immagini proiettate, per sperimentare i fattori di peso corporeo, spazio, tempo e flusso di tensione da cui si genera l’impulso del movimento, nozioni che ritroviamo nello studio delle nozioni di  Laban . Temi di armonia e leggerezza per introdurre la consapevolezza di imparare a muoversi in un corpo unico danzante. Un estratto di repertorio tratto dallo spettacolo UaU della CompagniaXE.

Si mi piace ballare Anzilotti

Assistente alla coreografia Paola Bedoni, docente e performer. Gli interpreti sono Alice Burato, Martina Corea, Adele De Manincor, Maria Serena Dipace, Lara Isabel D’Urso, Noemi Fiorese, Dario Pio Garella, Martina Giampa, Anna Giurdanella, Matteo Kaeppeli, Ilenia Lelario, Gaia Mancini, Tommaso Panigoni, Chiara Pelusi, Alessia Puleio, Adriana RamosBustamante, Asia Scalese. Le lucidi Paolo Latini, Simona Ornaghi – Scene: Michela Pelivani e Mattia Franco La consulenza dei costumi di  Nunzia Lazzaro e Fabiola Soldano. Foto di scena di  Denise Prandini

Tagliavia, riporta in scena una creazione originale realizzata nel 2013, dal titolo “Hopper Variations”, in occasione dell’Autunno Americano, programma a cura del Comune di Milano, di un ricco palinsesto ed eventi spalmati in 150 giorni, per celebrare la cultura italiana in America. Un focus che, a partire dagli anni 1930 ha percorso l’arte e la cultura e i costumi di una società composita di etnie come quella americana, ove la comunità italiana, è tutt’ora largamente rappresentata. Successivamente lo spettacolo è andato in scena al Museo del Bargello per la 25° edizione del Florence Dance Festival nel 2014.

Hopper Variations-Tagliavia

La scrittura coreografica è ispirata al pittore americano Edward Hopper ( 1882-1967), uno dei maggiori esponenti del realismo americano. È stato pittore e illustratore famoso per aver saputo raffigurare lo stile di vita americano, utilizzando composizioni e tagli fotografici e prospettici simili a quelli degli impressionisti, che lui aveva studiato a Parigi, prediligendo architetture nel paesaggio, strade, città, interni, teatri, case in cui pone le figure umane, posate, come nel fermo immagine di uno scatto, o il frammento di una pellicola cinematografica. Tagli netti di luce ed ombre che rafforzano l’atmosfera noir, ispirate a Hitchcock. Così come le figure femminili cariche di significato simbolico sono presenti e assidue nelle sue opere.

Hopper Variations-Tagliavia

La coreografa Tagliavia, si appropria di queste preziose indicazioni pittoriche per evocare in scena le suggestioni citate dell’autore per ricreare le linee di luce e le atmosfere nello spazio scenico dando rilievo ai ruoli femminili ben definiti , passando da attimi di lentezza dentro e fuori una cornice simbolica ove i pannelli movibili definiscono lo spazio tempo dell’azione dei duetti, dei quartetti, degli assolo, e dell’insieme corale, a cui ha portato molta attenzione e richiesta di apprendimento tecnico da parte degli allievi. Una narrazione nell’astrazione del gioco dei sentimenti. Azioni da scrutare, osservare dentro e fuori la cornice del quadro con occhi da voyeur. Attimi di attesa e persone che saltano…hopper. Un prezioso lavoro svolto da Anzilotti e Tagliavia, fatto di onestà intellettuale e capacità di saper modellare e trasformare le peculiarità di ogni singolo danzatore in un omogeneo gruppo capace di interagire, pur valorizzando il potenziale performante del singolo.

Hopper Variations-Tagliavia

Gli interpreti sono Giorgia Atti, Elia Bucchieri, Priscilla Cornacchia, Arianna Delle Gemme, Alvise Gioli, Daria Golombilevska, Irene Lombardi, Marcello Malchiodi, Lorenzo Marchionni, Rossana Martire, Michela Marzucco, Miriam Maso, Alba Schirru, Giovanna Seccia, Margherita Siligardi.

Le musiche di  J.Adams, J.Cage, J.Coltrane, M.Feldman, C.Ives, M.Monk, S.Reich, T.Riley a cura di G.Testoni. Scene diMattia Franco, Mikela Pelivani e Federica Verdalay, Laura Mariani di Scenografia Accademia di Brera. I costumi di  Nunzia Lazzaro, Fabiola Soldano. Leluci di Paolo Latini, Simona Ornaghi. Ilprogetto video è di  Alberto Sansone. La  fotografia  è di Mauro Valle

foto di Denise Prandini per lo spettacolo dal titolo Sì, mi piace ballare di Julie Ann Anzilottifoto di Mauro Valle per lo spettacolo dal titolo Hopper Variations di Emanuela Tagliavia

Visti alla Civica Scuola di Teatro P.Grassi di Milano il 29 giugno 2024

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