ALTRITEATRI — 03/07/2024 at 14:36

Le zie della Stella, performance sensoriale in forma di labirinto

di
Share

RUMOR(S)CENA – NAPOLI – “Una grande e vecchia casa, nel mezzo del ventre di Napoli. In queste stanze abitavano un tempo tre sorelle…” In un normale venerdì rumoroso ci lasciamo alle spalle il fracasso della città che s’affanna a fare folla per amore di un nuovo mito che canta. Si va tra le antiche strade in salita di Materdei verso una casa silenziosa e accogliente. Qui Susanna Poole ha costruito l’incantesimo misterioso della sua storia: “Le zie della Stella”. Qui invita il suo pubblico “ad essere protagonisti di un’esperienza teatrale che coinvolgerà tutti i sensi, riportandovi indietro in un passato che forse avete vissuto o che è solo il ricordo di un racconto o di una fotografia”, e il miracolo avviene.

Va in scena una “performance sensoriale in forma di labirinto, con assaggio di una specialità delle zie”, la firma Susanna Poole. È lei, da sempre, a capo di una piccola formazione d’eccellenza sommessa, il Teatro dei Sensi Rosa Pristina, dove le prime due parole rimandano subito al padre del teatro affidato alle misteriose comunicazioni del tatto, dell’olfatto, della vista, dell’udito, del gusto, quello straordinario personaggio che è Enrique Vargas, anima del barcellonese “Teatro de los sentidos”, che un giorno lontano venne a Napoli a prendere forza poetica lasciandocene un po’ della sua. Qualcuno la colse, Susanna Poole la fece sua per sempre ed ancora ce la rende con i suoi spettacoli belli, costruiti in sussurri e silenzi, fatti di profumi e misteriosi racconti che incantano. Ed ecco che inizia il piccolo viaggio nutriente.

foto Chiara Venturelli

Si salgono le antiche scale ed un giovane efebo quindicenne ci arresta e ci chiede se siamo lì “per le zie”. È lui la divinità che dà accesso al mistero, il Mercurio gentile che domanda e introduce i viaggiatori. Si entra in piccoli gruppi, quattro alla volta, e la prima delle stanze è salotto antiquato. Un divano che accoglie per un breve saluto, il racconto di “quando si era bambini e si veniva in visita dalle zie, forse zitelle, certo un po’ strambe, ognuna rinchiusa nella sua stanza ricolma di cianfrusaglie amate e di inutili oggetti necessaria ai ricordi. Zia Gilda, zia Pina, zia Linda. Ciascuno ha la sua e la ritrova nelle foto sbiadite, nei negativi stampati sui pezzi di vetro, nel suono della pendola che sembra il battito del cuore. Avanti, avanti tra gli odori di un tempo, tra i gesti che una volta facemmo. La cannella, la menta, il limone, il chiodo di garofano, la noce moscata, e quell’odore che ha un nome che non riusciamo più a ricordare. A cosa servivano disposti in ordine nei barattoli di vetro, nel misterioso spazio della nostra famiglia? E se l’odore della pasta per il pane che lievita si confonde con la morbida freschezza di un corpo? Se un bambino fosse nato, clandestino alla vita della famiglia di donne nubili?

Questo è il gioco del teatro costruito per risvegliare i nostri sensi resi un po’ ottusi dalla fretta dei giorni affannati. Questo è il teatro che la Poole propone offrendoci pause e brividi nell’andare all’indietro nel tempo. Ci si benda, chi ha fiducia procede spedito, chi ha ansie andrà piano, che ha la vita davanti, i più giovani sorridono lieti, gli anziani sospirano di piacere arrendendosi. I ricordi li abbiamo tutti, si tratta di accoglierne i suoni ed i sensi, come per un gioco. Ritroviamo l’infanzia di una fiaba che ci faceva piccini e tocchiamo nel buio gli oggetti che sembrano troppo piccoli per essere veri e da usare. Ci si arrende felici, chi segnato dalla malinconia, chi ancora incuriosito che non vorrebbe finisse il gran gioco del teatro. Si esce in silenzio, si mormorano saluti ed un timido “grazie” che qualcuno raccoglierà, tra i biglietti lasciati nella scatola e trasformati in nuovo, importante, ricordo. Lo spettacolo non si replica, ma sarà di nuovo proposto a settembre, per più giorni, e converrà non perderlo.

TdS Rosa Pristina  Le Zie della Stella                   Performance sensoriale in forma di labirinto, con assaggio di una specialità delle zie. Con Rosaria Bisceglia, Cristoforo Cozzolino (Nino, adolescente all’ingresso), Roberta di Domenico de Caro, Susanna Poole, Cinzia Romanucci, Francesco Tardio (bigliettaio) Regia Susanna Poole. Paesaggio olfattivo Cinzia Romanucci

Foto di scena Chiara Venturelli Si entra in gruppi di quattro. In appartamento nel quartiere Materdei di Napoli. Durata: 45 minuti

Visto il 21 giugno 2024 alle ore 20.30

Teatro dei Sensi Rosa Pristina, diretto da Susanna Poole, nasce nel giugno 2009 a Napoli dando seguito alla ricerca cominciata all’interno dell’esperienza di formazione e collaborazione artistica con il Teatro de Los Sentidos di Enrique Vargas. La compagnia ha al suo attivo spettacoli per adulti e bambini, messi in scena dal 2010 ad oggi in spazi teatrali e culturali: Teatro Mercadante, Galleria Toledo, Complesso di San Domenico Maggiore, Complesso di Donnaregina, Teatro San Carluccio, Biblioteca Nazionale di Napoli, Teatro Bellini, Giardini del Vescovo di Ravello.

Share
Tags

Comments are closed.