Danza — 03/09/2024 at 18:16

La Compagnia del Balletto di Siena in “The great pas de deux” a Trentino Danza Estate

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RUMOR(S)CENA – TESERO (Trento) – Una compagnia giovane, piena di energia, tecnicamente solida che porta avanti con tenacia il repertorio classico (e non solo) per far conoscere ai più giovani ma anche ai meno, i più celebri passi a due e le variazioni tratte dai più importanti balletti classici che hanno segnato la storia della danza.

Per chi non ha mai avuto l’opportunità di assistere in teatro ad uno spettacolo di danza classica nel quale viene proposta una selezione dei più celebri passi a due tratti dai grandi balletti di repertorio, la Compagnia del Balletto di Siena, diretta da Marco Batti, ha regalato una serata indimenticabile al pubblico che ha affollato martedì 27 agosto al Teatro Comunale di Tesero, il galà di danza intitolato “The great pas de deux”, organizzato nell’ambito della ventiduesima edizione di Trentino Danza Estate 2024, per la direzione di Paolo Golser e Donatella Zampiero, in collaborazione con il Centro Santa Chiara di Trento. Una occasione unica per assistere ad alcuni dei più emozionanti passi a due che hanno fatto la storia del Balletto Classico.

Balletto di Siena (foto Daniele Rodorigo)

Lo spettacolo si è aperto con il romantico ed emozionante passo a due tratto da” Romeo e Giulietta” sulla musica di Sergej Prokofiev, nel riadattamento coreografico di Marco Batti. L’incontro di due mani che si toccano, l’incrocio degli sguardi, i corpi danzanti che si sfiorano e si incontrano nella passione che li unisce. Marco Batti ha saputo rievocare, grazie alla bravura e alla sensibilità artistica dei suoi giovani ballerini, la più celebre storia d’amore raccontata da William Shakespeare, attraverso il linguaggio non verbale della danza che racconta la tragedia giovanile dei due amanti di Verona, passando dal candore e lo smarrimento di Giulietta, allo slancio ribelle e appassionato di Romeo.

Balletto di Siena (foto Daniele Rodorigo)

Tra i passi a due proposti, non poteva mancare quello tratto da “La bella addormentata” che fu commissionata a Ciaikovski e coreografato in origine da Marius Petipa, che si ispirò alla celebre favola di Charles Perrault. Passi, movimenti, figure di cristallina purezza formale e virtuosismo tecnico, sono stati eseguiti con precisione e fedeltà dai danzatori della compagnia del “Balletto di Siena”, che hanno rievocato lo stile e i fasti della corte francese di Luigi XIV, il Re Sole.

Lirismo e temperamento ben espressi in “Paquita”, il balletto che si svolge in Spagna durante l’occupazione di Napoleone e che racconta la storia d’amore della gitana Paquita per l’ufficiale francese di Lucien d’Hervill. Il balletto fu rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1846 nella coreografia di Joseph Mazilier (pseudonimo dell’italiano Giulio Mazzarini), con la famosa Carlotta Grisi e Lucien Petipa come interpreti principali. Petipa decise poi di riallestirlo completamente al Teatro di San Pietroburgo nel 1881, aggiungendo nuove partiture musicali composte da Ludwig Minkus. Batti è riuscito a trasmettere ai suoi danzatori e anche al pubblico, lo spirito di questo balletto.

Balletto di Siena (foto Daniele Rodorigo)

Nel corso della serata non potevano mancare altri tre celeberrimi passi a due tratti da “Schiaccianoci”, “Corsaro” e “Don Chisciotte”, mentre è stata una piacevole sorpresa assistere alla rappresentazione di un passo a due tratto da un balletto meno conosciuto e meno rappresentato in genere dalle compagnie di balletto. Si è trattato di “Diana e Atteone” basato sulla coreografia di Agrippina Vaganova e la musica di Cesare Pugni. Il balletto si ispira al tema derivato dalla mitologia greca e romana che si rifà ad un episodio delle “Metamorfosi” di Ovidio. Secondo il mito, il cacciatore Atteone si imbatte in Diana (Artemide per i greci), la dea della caccia, nota per la sua castità. Quest’ultima si sta facendo un bagno nuda in una sorgente con le sue compagne ninfe. Essendosi resa conto del cacciatore, le ninfe urlano e cercano di coprire la dea arrabbiata la quale, per impedire che egli racconti l’accaduto, lo tramuta in cervo.

Il calorosissimo pubblico di Tesero, che nel gran finale tratto da “Don Chisciotte” ha scandito il ritmo con il battito delle mani, ha applaudito con grande convinzione gli otto ballerini in scena, che hanno dimostrato grande impegno e padronanza tecnica ed espressiva nell’esecuzione delle coreografie: Filippo Del Sal, Chiara Gagliardo e Giuseppe Giacolone, insieme a Elena Badalassi, Matilde Campesi, Liliana Alonso Torres, Ciro Napolitano e Cristian Luce.

Visto al Teatro Comunale di Tesero il 27 agosto 2024

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