SIRACUSA – Un re e un eroe travolti dalla sorte, ma capaci di sopportare il dolore e ritrovare dignità. Edipo a Colono di Sofocle e Eracle di Euripide sono i titoli delle tragedie annunciate dal commissario della Fondazione Inda Pier Francesco Pinelli e dal direttore artistico Roberto Andò, assieme a Luciano Canfora, per la stagione 2018 del Festival delle Rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa. Come titolo per la commedia, è stato scelto I cavalieri di Aristofane, debutto assoluto, mentre ancora sono in corso con successo le repliche di “Rane” con la regia di Giorgio Barberio Corsetti.
Con Edipo a Colono, che costituisce un ponte ideale con le vicende narrate nel Festival 2017, ritorna dopo un anno la drammaturgia sofoclea. Si tratterà della quinta messa in scena al Teatro greco di Siracusa dopo le edizioni del 1936, 1952, 1976 e del 2009 quando a interpretare Edipo fu Giorgio Albertazzi. Per Eracle, invece, quella del 2018 sarà la terza messa in scena al Festival di Siracusa dopo le edizioni del 1964 con la traduzione di Salvatore Quasimodo e del 2007 con Ugo Pagliai nel ruolo di Anfitrione e Sebastiano in quello di Eracle. Si tratterà invece di un debutto assoluto per I cavalieri di Aristofane, che narra una vicenda dove ci si chiede, tra grossolane figure, chi sia il tiranno e chi l’eroe, domande cui possono rispondere solo la Storia o lo spettatore.
“Abbiamo voluto impostare anche la nuova stagione – ha dichiarato Pinelli – partendo da una proposta filologica, culturale e teatrale solida ed avvincente che prevede una visione a tutto tondo del teatro antico sia tragico che comico, il gusto di riscoprire testi belli ma poco rappresentati e proporre linguaggi che avvicinino allo spettatore di oggi il dramma antico”.