PASSO DELLA FUTA (Firenze) – Macbeth essere (e) tempo di William Shakespeare, drammaturgia e regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni va in scena dal 6 al 20 agosto 2016 alle ore 18 al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa. Gli Archivio Zeta decidono di portare in scena per la prima volta Shakespeare, dopo aver scelto di affrontare per lungo tempo opere della classicità greca e aver dedicato la attività artistica all’anno pasoliniano. La scelta ora è caduta «sull’impronunciabile dramma scozzese perché è azione tragica e criminale che ha legami profondi, come fossero varianti sullo stesso motivo, con le vicende di Oreste ma anche con Edipo e con la sua meccanica della conoscenza. Nel Folio del 1623 Macbeth sta incastonato tra Giulio Cesare e Amleto, quasi ne fosse il cuore esplosivo.»
Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni immaginano «Macbeth come un uomo nuovo, un antieroe, portatore del giusto e dell’ingiusto, un Copernico, che sulla soglia tra Cinquecento e Seicento mette in discussione lo stato delle cose, si muove tra il retaggio simbolico ancora precario nella concezione del mondo e il nuovo relativismo che porta già verso la modernità (…) Non quindi solo (se non fosse abbastanza) una tragedia del e sul potere e sulla potenza ma una riflessione sulla possibilità, sull’uomo in potenza: tempo libero e tempo liberato dalle certezze, l’uomo non più centro ma immesso nel vuoto di orbite sconosciute. Questo è il balzo dell’essere Macbeth, il suo essere globe: l’essere catapultati in un tempo nuovo dove anche le antiche categorie morali diventano relative, dove il bello è brutto e il brutto è bello, il colpevole è giusto e l’innocente è colpevole. In questo dramma dal ritmo serrato emergono con furore due movimenti: il tema del tempo e quello della paura.
Un tempo che fa paura. La paura di Macbeth è quindi quella che diventa (s)oggetto della mente, paura delle azioni, di ciò che potrà compiere ponendosi fuori dall’ordine delle cose, violando l’ordine simbolico, scardinando l’assetto del Cosmo Simbolico di cui il re (pianeta terra, occhio centrale) è sacro garante. Nel suo atto di togliere il mondo dalla sua posizione di centralità, l’uomo tenta la traversata oceanica, oltrepassa le Colonne D’Ercole, sfida la paura dell’abisso. La paura del tempo, simbolicamente circolare: un estromettersi dal regime diurno (la tragedia si svolge per gran parte in una lunga notte), dal mondo della luce. Allora una spessa notte cade su quest’uomo nuovo, affinché l’occhio non veda l’azione, il colpo che dovrà essere sferrato, la mano che compie il delitto, il male.»
Macbeth essere (e) tempo di William Shakespeare, drammaturgia e regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni in scena dal 6 al 20 agosto 2016 alle ore 18 al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa (Firenze). Con Stefano Braschi, Francesco Fedele, Carolina Giudice, Antonia Guidotti, Elio Guidotti, Gianluca Guidotti, Ciro Masella, Giuditta Mingucci, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni e con la partecipazione straordinaria di Oscar. Partitura sonora Patrizio Barontini, percussioni Luca Ciriegi, fiati Gianluca Fortini, scenografie e costumi Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, consulenza scenografica Antonio Rinaldi, assistente alla regia Beatrice Vollaro, assistente coreografa Carolina Giudice, assistente tecnico Andrea Sangiovanni, cura Rossella Menna. Produzione Archivio Zeta e Elsinor in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro dell’Argine, Comune di Bologna – settore cultura, Bé bolognaestate
I posti sono limitati, la prenotazione è gratuita e obbligatoria. Lunedì 15 e giovedì 18 agosto 2016 è disponibile un servizio di pullman da Bologna al Cimitero Germanico al Passo della Futa e ritorno in collaborazione con il Comune di Bologna bé bolognaestate.