RUMOR(S)CENA – FESTIVAL GRANDEZZE&MERAVIGLIE – MODENA – L’ensemble Modena Barocca si è esibito al Teatro San Carlo a Modena nell’ambito del festival Grandezze & Meraviglie con un concerto intitolato “Musica per Francesco II d’Este”, un nobile che in sole due decadi trasformò la corte di Modena (siamo nel ‘600) un luogo d’elezione per l’arte della musica. Al centro di una raffinata rete musicale, il duca promosse rapporti con i principali centri culturali: Roma, Bologna, Venezia e, attraverso rapporti dinastici e diplomatici, interscambi con le maggiori corti europee come Londra, Parigi e Vienna. La Biblioteca Estense, con le sue migliaia di manoscritti e testi a stampa testimonia il dinamismo cosmopolita di questa vitalità. Il programma prevedeva un’antologia di alcuni degli autori più celebri dell’epoca attingendo alle partiture conservate nella Biblioteca Estense. I musicisti, affiancato dal soprano Sofia Pezzi, e del controtenore Ettore Agati, sono stati diretti dal cembalista Giovanni Paganelli con la collaborazione musicologica di Federico Lanzellotti, all’organo. Questo progetto è il risultato degli studi musicologici e della ricerca storica condotti in questi anni presso la prestigiosa collezione musicale. Da questo percorso di ricerca è nato anche il progetto di digitalizzazione del materiale, nell’ambito delle “Digital Humanities”. La scelta di eseguire il concerto al Teatro San Carlo è stata è un omaggio alla memoria del duca estense, il quale incentivò l’attività teatrale dell’antico Collegio dei Nobili di San Carlo, promuovendo nel 1683 l’Accademia dei Dissonanti sorta al suo interno, ed elevando l’istituzione al titolo e alle funzioni di università.
Sono stati eseguiti brani inediti di autori coevi a Francesco II d’Este e attivi in quegli anni: Giovanni Maria Bononcini, Domenico Gabrielli, Giuseppe Colombi e Giovanni Battista Vitali. Come si poteva percepire dalle sue composizioni, Giovanni Maria Bononcini sviluppò appieno le potenzialità offerte dai nuovi generi strumentali e vocali. Domenico Gabrielli , giunto a Modena nel 1688 per l’amore del duca nei confronti del violoncello, strumento allora in fase di affermazione, fu un compositore e virtuoso. L’interpretazione di Marco Angilella della sonata per violoncello solo e basso continuo è stata resa con particolare morbidezza ed eleganza cromatica sullo strumento Carlo Antonio Testore, del 1750 circa. Giuseppe Colombi, insegnante personale del duca, nonché maestro di cappella e compositore. Le sue musiche per danze, in particolare, hanno reso la vivida fantasia di quel momento della cultura barocca. Di Giovanni Battista Vitali sono stati eseguiti brani strumentali e una cantata della sua estesa produzione, dedicata dal 1674 alla corte estense. Il concerto si è concluso con una cantata per canto e alto di Pietro Soresina (o Sorosina, l’esatta pronuncia del suo cognome è controversa), completando il percorso musicale. L’esecuzione ha confermato la tradizione di alto livello di questo festival e l’attività concertistica sarà seguita da una ricercata registrazione discografica.
Visto presso il Teatro San Carlo (Modena) domenica 17 novembre 2019.