RUMOR(S)CENA – DIMORE D’AUTUNNO ARMUNIA – CASTIGLIONCELLO – Le Dimore d’autunno sono una delle tappe del programma annuale di Armunia, quello che lega l’estate all’inverno, attraverso residenze, prove aperte al pubblico, incontri, laboratori e iniziative che offrono la possibilità di conoscere artisti in una condizione diversa dal palcoscenico. I “sentieri teatrali” di Armunia : una proposta che vuole integrare natura, arte e movimento aggiungendo allo spettacolo del tramonto, quello del teatro. Una passeggiata a piedi, da Castiglioncello per raggiungere la vetta di Poggio Pelato, venerdì 7 settembre alle 17,15, la compagnia Ilaria Drago in collaborazione con Fortebraccio teatro, accompagnerà gli spettatori alla visione di Metamorfosi. Elegia per donne randagie, scritto e interpretato da Alessandra Cristiani e Ilaria Drago con Andrea Peracchi, Francesca Bini e Pier Giuseppe di Tanno. Utilizzando una riscrittura contemporanea (dai testi alle coreografie) che si avvale del lavoro ventennale di una ricerca poetica e visionaria sempre attenta all’indagare ogni sfumatura dell’animo umano. Silenzi e live electronics, voce e corpo accompagnano il viaggio di Ecuba, Aracne, Sirene, Sonno, Narciso sotto lo sguardo attento e attonito di un servitore di scena, Andrea Peracchi, un testimone delle narrazioni di queste donne mutate in forme nuove. Il progetto prende l’avvio dalle Metamorfosi_di forme mutate in corpi nuovi di Roberto Latini divenendo una cellula a sé stante, ma mantenendo con esse un intimo legame nel segno clownesco che inchioda i personaggi ad uno stato dell’essere ineluttabile, precarietà della vita nelle mani di un destino divino ineffabile e inafferrabile.
Tra i due spettacoli per “spettatori itineranti” sabato 8 settembre alle 17, alla Limonaia di Castello Pasquini, Attilio Scarpellini coordinerà la conversazione con il poeta Marcello Sambati e con Carla Romana Antolini, curatrice del volume dedicato a Sambati dal titolo Margine e Meraviglia La scena corporea di Marcello Sambati. Un raffinato poeta e l’importanza del suo teatro risiede negli accadimenti che ripropongono, in scena, la condizione esperienziale e iconica dell’arte.
Domenica 9 settembre (ritrovo alle 16,30 con rientro previsto per le 19,30) con Roberto Latini e il suo reading dalle poesie di Mariangela Gualtieri dal titolo La delicatezza del poco e del niente. “Il privilegio di essere ammesso a queste poesie nasce in un giorno d’estate di alcuni anni fa, in cui ero con Mariangela Gualtieri in una passeggiata al suo campo della poesia – racconta Latini- Verso sera, rientrando, intorno alle nostre chiacchiere sono apparse le lucciole che non vedevo da anni. Ogni volta che mi capita da allora, penso a lei e ai suoi versi. Il titolo lo ha scelto Mariangela, dopo aver lasciato scegliere a me le poesie da Ossicine, Voci tempestate, Sermone ai cuccioli della mia specie, Sodare ferite perfette, Fuoco centrale, Paesaggio con fratello rotto. Alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa cesenate, in una serata per voce e musica. Un concerto poetico di parole lucciole e tenerezze e incanti e quella capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole.”