RUMOR(S)CENA – BOLOGNA – John Zorn, compositore, arrangiatore, produttore discografico, sassofonista e polistrumentista americano assolutamente originale e anticonformista, dotato di grande fantasia e inventiva, nella sua cinquantennale carriera ha composto migliaia di opere musicali praticamente per ogni configurazione di ensemble e per ogni stile musicale: avanguardia, jazz, sperimentale, classica contemporanea, jazz, rock, tango, etnica.
In occasione del suo settantesimo compleanno Zorn ha proposto una serie di concerti con alcuni dei suoi più diversi progetti musicali, organizzati e gestiti per le date italiane da Angelica Festival di Bologna, in collaborazione con L’Altro Suono di Modena e Aperto Festival di Reggio Emilia. Nella Basilica dei Servi a Bologna si è tenuto l’atto conclusivo della maratona Zorn, che vede il compositore impegnato in The Hermetic Organ, un progetto molto particolare iniziato nel 2011 e arrivato al decimo capitolo, dedicato a composizioni per organo a canne che propongono musiche statiche, meditative, a volte cupe e sinistre, con lunghe note e variazioni minime del tema.
Pur essendo noto soprattutto come grande sassofonista, l’organo è stato il primo strumento da lui suonato ed è rimasto sempre una sua passione, perché gli permette di sviluppare ed esprimere in musica alcune delle sue tematiche filosofiche preferite: il misticismo, la religiosità, l’occultismo. La sua continua ricerca musicale gli permette di sfruttare appieno le enormi possibilità timbriche delle canne attraverso un uso non convenzionale dello strumento.
Questo concerto è stato proposto a mezzanotte nell’evocativo spazio della chiesa gotica: invisibile al pubblico, Zorn riempie lo spazio delle ampie navate e riesce a creare un’atmosfera magica fatta di sottili strutture sonore astratte. Priva di melodie identificabili, la musica inizia sottilmente sviluppandosi in un flusso continuo di suoni statici, maestosi, con un contrasto tra momenti di sospesa calma e altri di profonda densità, creando nell’ascoltatore uno stato quasi di trance, e comunque di totale immersione. Quaranta minuti di grande intensità emotiva che chiudono con estrema eleganza questa lunga maratona musicale.
Visto il 31 ottobre 2023 alla Basilica dei Servi a Bologna.