Danza, teatro danza — 06/11/2015 at 15:31

ANGEL o dell’androgino

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PORCARI (Lucca) – Anteprima nazionale di danza nell’ambito stagione autunnale SPAM “Qualcosa si muove” diretta da Roberto Castello,  Angel – indagine sui generis tra i sonetti di William Shakespeare, è un lavoro coreografico curato da Charlotte Zerbey:  danzatrice e vocalista, ha lavorato da 25 anni in Europa e Stati Uniti ( dove è nata) e in Italia nel 1989 con Alessandro Certini ha co-fondato la Blu Company. Dal 2013 la Compagnia ha la direzione artistica per la danza del progetto di residenza multipla della Regione Toscana per il Teatro della Limonaia.
Il lungo percorso di ricerca artistica di Charlotte Zerbey si è saldato con esperienze internazionali di festival, workshop e creazioni con particolare appealing e collaborazioni artistiche verso le suggestioni di area nord europea sull’improvvisazione coreografica. Per questo si è avvalsa spesso anche di musicisti dal vivo o partiture composte appositamente per i suoi lavori.
Questa nuova produzione è una sintesi perfetta del percorso artistico di Zerbey che ne cura in proprio la partitura coreografica assegnandosi anche il ruolo di raffinatissima interprete vocale di alcuni sonetti del Bardo. Tre sono le danzatrici nello spazio assolutamente vuoto di SPAM: Elisa Capecchi, Olimpia Fortuni e Isabella Giustina. Anche le musiche sono affidate alla stessa Charlotte con Spartaco Cortesi. Non aspettiamoci nulla di funambolico o virtuosistico dalle tre danzatrici, tutto è affidato alla personale e reciproca intuizione fra le tre e la ricezione sui propri corpi materici in azione della parola-frase, della sottolineatura sonora ed espressiva in realtà meta significante che le ispira e fa muovere. Decostruzione del messaggio corporeo, decostruzione del testo ma solo apparente perché in scena si appalesano nuovi possibili raggiungimenti estetici fruibili e godibilissimi.

Angel_Ph_www.whitesootlab.com

E’ come se la traccia linguistica dovesse proprio far da filo rosso per espandere e fluidificare le esperienze tecniche e concettuali delle danzatrici e dar loro nuovo vigore e traccia sensibile di creazione individuale e interpersonale fino a renderle performer del proprio gesto. La matrice linguistica, quella di alcuni sonetti di Shakespeare, che è l’anima di Angel, è dettata dalla presenza del Fair Youth, un giovane bellissimo, una musa ispiratrice un angelo buono un po’ no, un semidio appollaiato fra la terra e il cielo che tutti e tutte seduce con la sua intrinseca cristallina ambiguità. Ma chi è questo Angelo| Demone se non il daimon della creazione artistica? Così le tre Grazie danzanti interpretano la propria ispirazione che è improvvisazione sonoro-musicale ma dettata, confondendo generi e modi, trasfigurando i propri corpi anche attraverso finzioni di travestimenti che potrebbero confondere i sessi ma in realtà li superano nella rappresentazione astratta della Poesia in danza pura. Con grande pulizia formale e restituzione della bellezza del genere sublime da cui scaturiscono i versi e la loro multivalente interpretazione.

Angel

Anteprima nazionale
Indagine sui generis tra i sonetti di William Shakespeare
Partitura coreografica Charlotte Zerbey
Con Elisa Capecchi Olimpia Fortuni e Isabella Giustina
Musica Spartaco Cortesi e Charlotte Zerbey
Co produzione Company blu|ALDES
Visto a Spazio SPAM il 31 ottobre 2015

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