RUMOR(S)CENA – GENOVA – Incorporeo • Una giornata di studi: con Antonio Attisani, Marco De Marinis, Piergiorgio Giacchè, Raimondo Guarino, Enrico Pitozzi
Il tema della rappresentazione e della sua crisi, in particolare da Schopenauher in poi, è stato di definitiva ispirazione per l’arte nel corso del Novecento, dalle avanguardie storiche sino ai giorni nostri. Le ricerche e gli studi in ambito filosofico, antropologico e artistico, si sono sempre più intrecciati diventando, proprio grazie a questo intreccio, decisivi per riflettere sul concetto di immagine e sull’idea stessa di mimesi e di riproduzione e riproducibilità della realtà. Ogni forma d’arte ha così testimoniato, e testimonia, l’insofferenza nei confronti della forma/immagine e del rapporto irrisolto con il suo affermarsi dialettico e letterario. Il corpo (la sua trasfigurazione, il divenire luogo del conflitto tra oltrepassamento e/o decostruzione del soggetto in contrapposizione al principio di identità), il linguaggio, il rapporto tra cultura e arte, tra origine e contemporaneità (ripensando al Nietzsche della Nascita della tragedia dallo spirito della musica) e infine (ma forse soprattutto e forse una possibile sintesi di tutti gli altri temi), la relazione tra il teatro e la performatività, sono gli argomenti a cui è dedicata questa giornata di studi all’interno del festival di Teatro Akropolis. Temi che torneranno ogni anno ad arricchire il dibattito durante la rassegna. Agli studiosi non chiediamo quindi di occuparsi di un tema specifico. Ognuno è libero di scegliere un argomento tra quelli qui brevemente accennati, oppure di interpretarne il senso per poi esporre altre ricerche e suggestioni. Incorporeo (questo titolo è preso dal saggio L’Incorporeo. O della conoscenza di Alessandro Fersen) è quindi, in estrema sintesi, un’occasione di approfondimento e confronto intorno ai temi che compongono il complesso quadro della rappresentazione, temi che ogni relatore riterrà, sulla base delle sue ricerche e dei suoi percorsi di studio, essenziali.
A seguire, presentazione di Heliopolis. Archivio digitale sulle arti performative, a cura di Teatro Akropolis, con Luca Donatiello, Simone Dragone.
Teatro Akropolis, AkropolisLibri • La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Carmelo Bene
Il film è parte della rassegna Dissolvenza in nero. Cinema video arti performative.
Tra le figure più controverse del Novecento teatrale, Carmelo Bene racconta i fondamenti della sua arte e il conflitto irrisolvibile col sistema del teatro e della cultura. La sua parte maledetta riguarda il paradosso della creazione nel teatro come nel cinema, nella musica e nella poesia, ovvero l’inevitabile incompiutezza dell’opera rispetto a quanto si può intuire e vivere oltre la letteratura, il linguaggio e la rappresentazione. Il film, attraverso le sole parole di Carmelo Bene, si addentra nel paradosso dell’irrappresentabilità, evocando i grandi temi della filosofia (ispirati da Schopenhauer, Nietzsche e Giorgio Colli tra gli altri) illuminanti per il mondo del teatro e dell’arte più in generale.
La proiezione si inserisce nell’ambito di Incorporeo, la giornata di studi dedicata alle arti performative.
Regia: Clemente Tafuri | Con: Valentina Beotti, Margherita Fabbri, Daniela Paola Rossi | Fotografia e montaggio: Clemente Tafuri, Luca Donatiello, Alessandro Romi | Riprese e audio: Luca Donatiello, Alessandro Romi | Produzione: Teatro Akropolis, AkropolisLibri