RUMOR(S)CENA – CASCINA – (Pisa) – Cira Santoro è la direttrice artistica della Città del Teatro di Cascina, dal 2023, spazio riconosciuto dal Ministero della Cultura come Teatro a rilevante interesse regionale dal 1993, oggi Fondazione Sipario onlus. Esperta di teatro per l’infanzia e le giovani generazioni, Santoro è risultata vincitrice del bando che la insedia per un triennio a capo della struttura cascinese fra 33 candidature. Laureata in drammaturgia a Bologna, si è occupata di programmazione e gestione teatrale ed è stata direttrice fino allo scorso anno per ATER (Fondazione per la diffusione dello spettacolo, circuito Teatri Emilia Romagna) del Teatro Laura Betti di Casalecchio sul Reno.
Abbiamo incontrato la direttrice alla Città del Teatro dove ha appena inaugurato e firmato il suo primo nutrito programma artistico della Stagione 2024/25.
Direttrice, prima di lei si sono avvicendate nel suo ruolo diverse personalità artistiche, a cominciare da Alessandro Garzella (fondatore ben trent’anni or sono della Città del Teatro, in origine Sipario Toscana), a seguire Donatella Diamanti, drammaturga e sceneggiatrice, l’attore e regista Andrea Buscemi e Luca Marengo, manager culturale. Si sente in continuità con qualcuno in particolare dei suoi predecessori e perché?
Mi sento in continuità con il luogo/spazio che ho avuto in gestione. Attualmente mi sto guardando poco indietro. Ho lavorato per vent ‘anni col Teatro ragazzi e giovani in Emilia Romagna con tutti i teatri del circuito regionale. Penso che sia lo spazio a dettare la linea di progettualità artistica. Che debba essere lo spazio a dettare i pensieri sulla programmazione e gestione della proposta culturale. Mi sono fatta l’idea dello spazio della Città del Teatro come di un luogo che debba aprirsi al plurale, capace di accogliere teatro, musica, arti visive, danza, laboratori, artisti e pubblico. Uno spazio dedicato alla pluralità dei linguaggi artistici. Deve essere un posto aperto tutti i giorni, dove le Compagnie potranno usufruire delle foresterie per abitare il luogo e renderlo vivo. In questa prospettiva ho ideato il programma della stagione 2024/2025.
In effetti lo spazio della Città del Teatro si presta ad immaginazioni complesse ed articolate nella sua gestione di indirizzo artistico ed utilizzo della struttura. Basti pensare che si tratta di un luogo di 5mila metri quadrati (ideato dall’architetto Stefano Pupeschi) con 3 sale spettacoli, una sala grande per oltre 700 spettatori, una sala piccola con 200 e un ridotto per 100 spettatori. Più una foresteria, aule laboratori, auditorium e spazio ristoro: una vera città. E’ notizia di questi giorni che il Teatro ha ricevuto 150 mila euro dalla Regione Toscana per lavori di rifacimento e ristrutturazione. Ce ne può parlare?
Sono fondi regionali straordinari quelli che abbiamo ricevuto. E questo riconoscimento economico è un segnale che stiamo lavorando bene. La Città del Teatro riceve fondi oltre che dal Ministero della Cultura, dalla Regione Toscana (siamo un Ente a rilevanza regionale), dal Comune di Cascina che è l’Ente pubblico che più contribuisce in risorse economiche alle attività del Teatro. Il finanziamento PNNR sarà finalizzato all’installazione di pannelli solari per il rifornimento energetico della struttura, per i luoghi di ristoro e per le necessarie manutenzioni di una struttura così grande costruita su una ex manifattura artigiana che da archeologia industriale si è convertita in un Teatro costruito in cemento armato. La sfida che mi sto ponendo è anche questa, dato il mio ruolo di direzione artistica ma anche di organizzatrice: non mi sarei mai spostata dal Teatro che dirigevo a Casalecchio di Reno alla Città del Teatro a Cascina se non avessi avuto la certezza di poter lanciare un progetto per una realtà a dimensione europea finalizzata a ideare e gestire uno spazio polivalente per le nuove generazioni.
Veniamo alla sua nuova e prima programmazione da direttrice artistica della stagione teatrale 2024/2025 di prosa, musica e danza. Quale è stata la sua linea di pensiero nella scelta delle Compagnie ospiti anche rispetto alla sua idea di Teatro?
La stagione dello scorso anno era stata firmata da Annastella Giannelli, attuale vicepresidente del cda della Fondazione e in precedenza dalla direzione artistica di Luca Marenco. In questi ultimi anni il pubblico della Città del teatro è aumentato sensibilmente. Io personalmente, anche data la stagione pregressa molto positiva, mi sono data come traguardo l’obiettivo di raggiungere quello che per Leo de Berardinis doveva essere la realizzazione di un progetto artistico di Teatro popolare d’arte. Ho scelto 12 spettacoli in abbonamento per il serale di cui alcuni mainstream e altri di giovani artisti di talento appena affacciati alle scene contemporanee. Volevo offrire quindi una scelta di spettacoli di qualità belli, di senso e pensiero. Volevo andare sul sicuro, questo per non tradire le aspettative dello spettatore, ma anche incentrare un focus sul nuovo teatro emergente, portare lo sguardo su territori ancora sconosciuti ma vicini al pubblico, tralasciando però la pista dei repertori classici. Per fare un esempio di questa mia visione di progettualità artistica rispetto al programma di sala 2024/25, penso a un autore che sarà ospite anche in quanto attore e regista come César Brie (in Re Lear è morto a Mosca),consacrato sulle scene a livello internazionale e il giovanissimo autore, attore e regista Niccolò Fettarappa (in La Sparanoia).
Avremo in prima nazionale Valerio Aprea (in Lapocalisse) e apriremo la stagione in coproduzione con Argot Produzioni/Officine della cultura con Ottavia Piccolo in un lavoro diretto da Stefano Massini (in Matteotti. Anatomia di un fascismo), Lucia Calamaro, drammaturga di punta della scena italiana anche regista in L’origine del mondo, Angela Finocchiaro e Bruno Stori in Il calamaro gigante con un gruppo di otto performer. La novità di questo lavoro è che per volontà dell’attrice e per la prima volta, lo spettacolo sarà anche proposto ad un pubblico di famiglie e ragazzi. Con Vetrano /Randisi/Borghesi ( Grazie per la squisitaprova)poi, assisteremo ad un incontro che è confronto fra due mondi e generazioni: quello della tradizione teatrale di Vetrano-Randisi e il giovane Nicola Borghesi, autore, regista e attore specializzato in teatro documentario.
Gli altri spettacoli in cartellone sono: L’Origine del mondo. Ritratto di un interno, con Concita De Gregorio. Oliva Denaro con Ambra Angiolini, Corvidae. Sguardi di specie di e con Marta Cuscunà, Il risveglio di Pippo Del Bono di recente debutto per ERT, Silvio Orlando con Ciarlatani, Lanotte dei bambini di Gaia Nanni e Giuliana Musso con Gaia Nanni.
Oltre al Programma del serale ci sono delle novità interessanti per quanto riguarda le proposte per i più giovani
Certamente. Nell’ambito della programmazione della stagione del serale, è stato attivato il nuovo progetto: Generare comunità. Crescere cittadini. Un progetto destinato agli adolescenti e a chi non vuole smettere di sentirsi giovane. Il Collettivo CineticO (in coproduzione Fondazione Sipario Toscana-La Città del Teatro), ha aperto la Stagione proponendo il lavoro Age con un cast di ragazze e ragazzi dai 15 ai 18 anni, scelti dopo l’aver preso parte ad un laboratorio del Collettivo presso il Teatro di Cascina. I giovanissimi sono stati coinvolti nello spettacolo come performer sotto la regia e coreografia di Francesca Pennini. L’operazione ha avuto molto successo specie per la copiosa presenza di adolescenti in sala. Questo progetto è in linea con la mia visione artistica di portate in teatro le performing art. In questa direzione va come fiore all’occhiello prodotto da Sipario Toscana La-Città del Teatro, lo spettacolo in cartellone K(-A-)Odel coreografo giapponese Kenji Shinohe che esplora attraverso ilcorpo e tecnologie digitali le emozioni veicolate dalla rete. Gli spettacoli sono consigliati a partire dai 15 anni. E ancora I Sacchi di Sabbia/Compagnia Lombardi Tiezzi con Pluto e con La commedia più antica del mondo in collaborazione con Armunia e Kilowatt Festival. Di e con Pietro Giannini, segnalazione specialePremio Scenario 2023 in La costanza della vita e Se questo è Levi ( prodotto da Fanny e Alexander), con Andrea Argentieri Premio UBU 2019 come miglior attore under 35.
Fuori abbonamento sono previsti eventi musicali e teatrali con Alice, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Dennis Reed and Gap, Peppe Servillo and Solis String Quartet, Ceretta_Colli (ORT Orchestra della Toscana).
Nutrito anche il programma: La scuola alla città, una rassegna di spettacoli e pratiche all’avvicinamento all’arte del teatro e della visione per le scuole di ogni ordine e grado. Il programma per le scuole prevede appuntamenti in matinée e in serale con una vasta scelta di spettacoli offerti dalle più rinomate Compagnie di Teatro Ragazzi del nostro Paese. Inoltre dentro la Stagione è prevista la rassegna Domenica a Teatro in pomeridiana per i più piccoli e le famiglie con spettacoli adatti anche ad un pubblico adulto
Sipario Toscana che ha gestito per oltre vent’anni La città del Teatro, aveva una propria Compagnia all’interno del Teatro di Cascina, specializzata nel Teatro Ragazzi . Lei pensa che sia possibile riproporre all’interno della sua gestione triennale la presenza di una Compagnia stabile? E quali sarebbero i suoi propositi per il futuro a lungo raggio nel corso del triennio e di una ipotetica ricandidatura per il triennio successivo?
Non sono una regista. Credo che quella esperienza sia chiusa. Per quanto riguarda i progetti futuri: non sono arrivata qui con una ricetta in tasca. Ciò che vorrei è mantenere questo spazio vivo, aperto tutti i giorni, con una postura riconoscibile verso il mondo e fondata su valori condivisi