Atmosfere rarefatte dove la nostalgia per un passato indimenticabile, viene rievocato dalla suggestione di suoni che musicisti del calibro di Peppe Servillo voce solista Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba, Furio Di Castri al contrabbasso, Rita Marcotulli al pianoforte, e Mattia Barbieri alla batteria. Sono in protagonisti di “Memorie di Adriano. Canzoni del Clan di Adriano Celentano”, un concerto- spettacolo offerto gratuitamente al pubblico, in scena al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, sabato 10 dicembre alle 21. L’invito omaggio si può ritirare fino alle ore 19 di sabato presso la biglietteria del Teatro Valli. Il concerto diventerà anche un cd con alcuni brani live che verranno registrati durante il concerto.
«Quando ci siamo incontrati per la prima volta, cinque o sei anni fa in occasione di una “residenza artistica” promossa dall’Ater, non avevamo idea che il nostro percorso sarebbe stato così lungo e intenso – scrivono i protagonisti nel ricordare come l’avventura ebbe inizio – All’inizio sembrava quasi un gioco. Abbiamo affrontato per primo il repertorio di Frank Zappa, poi quello di Domenico Modugno. E dopo cinque anni di viaggi e quasi un centinaio di concerti in tutta Europa abbiamo pensato che fosse il momento giusto per raccogliere una nuova sfida e tuffarci nell’esplorazione di un altro grande personaggio della musica italiana. Adriano Celentano è cresciuto in un periodo di grandi trasformazioni culturali e sociali, ha coltivato un terreno compositivo ampio e fertile manifestando sempre un profondo senso di impegno civile, a volte con modi un po’ criptici e misteriosi. Oltre ad essere stato un grande interprete e compositore, Celentano è stato il catalizzatore di un piccolo gruppo di artisti che ha tracciato un’impronta profonda nella storia della musica italiana.
Il Clan ha adattato il rock di Elvis Presley e il soul di Wilson Pickett e Ben King al sound italiano. Ha prodotto canzoni impegnate e riflessive e canzoni leggere e di disimpegno. Al suo interno si muovevano personaggi come Don Backy e Ricky Gianco. E insieme a loro muoveva i primi passi quello che sarebbe diventato uno dei più incredibili artisti della storia della musica in Italia, Demetrio Stratos. Il Clan era una sicuramente grande fucina di artisti e ha sicuramente aperto una nuova strada per la canzone italiana. Abbiamo scelto Celentano per ritrovare le canzoni che cantavamo da ragazzi guidando le nostre prime automobili o intorno ai falò sulla spiaggia – canzoni che hanno fatto anche la “nostra” storia e che non abbiamo mai dimenticato. E abbiamo scelto Celentano anche perché le sue sono canzoni che non abbiamo mai suonato – del resto sarebbe difficile immaginare “Il ragazzo della via Gluck” nel repertorio di un musicista di jazz o “Pregherò” in quello di Peppe Servillo. Un gioco per raccontare il mondo di oggi con “Una carezza in un pugno” e “Storia d’amore” così come “Azzurro”, “Stai lontana da me”, “Sognando”, “Sei rimasta sola” e “Sotto le lenzuola” e tante altre ancora».
Le “Memorie di Adriano” (Celentano) Teatro Cavallerizza Reggio Emilia
Sabato 10 dicembre ore 21
Peppe Servillo voce, Javier Girotto sax, Fabrizio Bosso tromba, Furio Di Castri contrabbasso, Rita Marcotulli pianoforte, Mattia Barbieri batteria attingono al grande baule della nostalgia.
Ingresso gratuito previo ritiro dei biglietti omaggio al Teatro Valli fino alle 19 di sabato 10.