Dopo la gloriosa trasferta di mercoledì 4 luglio in terra bolognese, dove ha raccolto applausi entusiasti, il progetto Mercuzio non vuole morire torna nei luoghi in cui è stato concepito per proseguire il suo viaggio, macinando materiali per il debutto ufficiale. Nuove prove collettive, il 7 luglio in Piazza dei Priori, per Armando Punzo e i cittadini volterrani coinvolti. Una delle ultime prove, prima del 23 luglio, data dell’apertura del festival VolterraTeatro 2012. Un festival molto atteso per la formula inedita lanciata dal direttore artistico Punzo che prevede per quest’anno, un unico grande progetto teatrale rilanciato in molteplici direzioni, declinato da artisti e compagnie diverse secondo la propria sensibilità artistica e la propria visione dell’idea Mercuzio.
Non una serie di spettacoli fuori o dentro il carcere volterrano dunque, ma un unico enorme evento di massa immaginato dalla Compagnia della Fortezza, che andrà in scena nelle piazze, prima di Pomarance e Montecatini V.C., rispettivamente il 26 e 27 luglio, e poi a Volterra il 28 luglio, per il gran finale del festival. Un evento centrale cui fanno da corollario una serie di laboratori diretti da famosi professionisti, performance parallele, incontri e mostre di pittura. Numerose variazioni sul tema Mercuzio che arricchiscono l’idea originaria rendendola tridimensionale e aperta a infinite nuove suggestioni.
Si torna in piazza per le prove, quindi, per allenare i cittadini coinvolti ad affinare le lame della parola e del gesto in vista del momento clou di fine luglio. Un sabato mattina, in particolare, all’insegna dei bambini; piccoli artisti e bambine in tutù rosa da ballerina, raccolti intorno ad Armando Punzo, intonano con le loro vocine bianche litanie di parole poetiche enormi, versi impegnativi che superano i loro leggeri corpi di bambini. Dopo un primo momento fatto di parole, i bambini seguono l’“Enigmista”, fantasioso personaggio a scacchi dotato di un orecchio gigante pensato per raccogliere pensieri e sogni, in un giro per le strade della città, attraverso cunicoli, vicoli e scalinate, brandendo orgogliosi nuvolette di cartone su cui sono dipinte parole del Mercuzio. “Mercuzio non vuole morire” urlano a gran voce i bimbi; “il poeta, il sognatore, non deve cedere al destino di morte”, recita un sottotesto silenzioso eppure udibile chiaramente.
(crediti fotografici di Diego Colivicchi)
La piazza, nel frattempo, si anima di gente che si inebria delle musiche composte da Andrea Salvadori, raccogliendosi, a piccoli gruppi, intorno al Mercuzio check point, dove il fotografo Pier Nello Manoni immortala volti di cittadini comuni per il progetto “Mercuzio 2012”.
Una mattinata di prove, quindi, che è già spettacolo. Un backstage animato gremito di operatori video, fotografi professionisti e semplici appassionati che non si lasciano sfuggire l’occasione di catturare pillole visive di momenti che, si respira nell’aria, potranno presto diventare storia da leggere sui libri.
(Rossella Menna)