GENOVA – Il Teatro Stabile di Genova diretto da Angelo Pastore ed il Teatro dell’Archivolto (diretto da Pina Rando), presentano la prima stagione INSIEME: 60 titoli, in calendario da ottobre 2017 a maggio 2018 al Teatro della Corte, Teatro Duse, Teatro Gustavo Modena, Sala Mercato. I due teatri daranno vita dal 2018 a un nuovo programma capace di offrire diversi generi artistici dalla grande prosa alle commedie potrebbe fare di Genova una delle capitali italiane ed europee del teatro. Il primo significativo traguardo di questa collaborazione è la proposta di un cartellone congiunto con la possibilità di assistere agli spettacoli servendosi di un unico abbonamento che conta presenze artistiche di rilievo, tra cui Alessandro Gassmann, Gabriele Lavia, Claudio Bisio, Eros Pagni, Silvio Orlando, Neri Marcorè, Fausto Paravidino, Ascanio Celestini, Valerio Binasco, Emma Dante, Elisabetta Pozzi, Alessandro Baricco, Rafael Spregelburd, Marcial Di Fonzo Bo, Virgilio Sieni, Franco Branciaroli, Gioele Dix, Umberto Orsini, Lella Costa.
Nella stagione 2017/18 sono 17 gli spettacoli di produzione tra nuovi allestimenti e riprese. Apertura con una produzione internazionale: Fine dell’Europa (Teatro Duse 11-20 ottobre), un dittico del drammaturgo Rafael Spregelburd ha creato riflettendo sul concetto di fine della famiglia, della civiltà, dell’Occidente e dei suoi valori. Prodotto dal Teatro Stabile di Genova insieme a la Comédie de Reims, il Teatro di Liegi e la Comédie de Caen , lo spettacolo sarà supportato da un ciclo di sei lezioni affidate a intellettuali italiani. Al Teatro della Corte Il nome della rosa (17-29 ottobre): prodotto dagli Stabili di Genova, Torino e Veneto. L’adattamento di Stefano Massini diretto da Leo Muscato fa rivivere per la prima volta sul palcoscenico il capolavoro di Umberto Eco.
Dal 19 ottobre al 5 novembre il Teatro Modena ospita Spoon River: nuovo allestimento e cast per lo spettacolo di teatro e danza che Giorgio Gallione ha creato intrecciando i testi di Edgar Lee Masters con le canzoni di Fabrizio De André a essi ispirate. Dal 27 ottobre al 5 novembre nuova produzione del Teatro Stabile di Genova ed ERT con L’esecuzione di Vittorio Franceschi, regia di Marco Sciaccaluga. Protagonista insieme a Laura Curino, Franceschi dà vita a un dialogo avvincente e implacabile contro la follia della guerra.
Dal 21 novembre al 3 dicembre Eros Pagni è il protagonista di Sei personaggi in cerca d’autore, diretto da Luca De Fusco e coprodotto con lo Stabile di Napoli. Dal 20 febbraio al 4 marzo Valerio Binasco neo direttore artistico dello Stabile di Torino con Night bar (coprodotto dal Metastasio di Prato) porta in scena tre atti unici di Harold Pinter, Il calapranzi, Tess e L’ultimo ad andare via. Dal 13 al 18 marzo Gabriele Lavia è il protagonista de Il padre di August Strindberg e sua anche la regia in una coproduzione con il Teatro della Toscana. La collaborazione con la Comédie de Caen prosegue con M come Méliès, magico e appassionato omaggio al genio visionario di Georges Méliès, uno dei padri del cinema, firmato da Marcial Di Fonzo Bo e da Élise Vigier (al Teatro Duse dal 15 al 18 febbraio).
Il Teatro dell’Archivolto al Teatro della Corte: Father and son, tratto da Gli sdraiati di Michele Serra, protagonista Claudio Bisio (16-21 gennaio) e Quello che non ho (13-18 febbraio) con Neri Marcorè impegnato a raccontare il nostro tempo tra parola e musica con due compagni di viaggio: Pier Paolo Pasolini e Fabrizio De Andrè. Mistero buffo di Dario Fo nella rivisitazione di Ugo Dighero al Teatro Duse dal 9 al 14 gennaio. Il 27 gennaio alla Sala Mercato Razza d’italiani. Memorie di ebrei nell’Italia fascista, il nuovo monologo di Giorgio Scaramuzzino, che affronta il tema dell’antisemitismo rivolto alle nuove generazioni. Il Teatro Stabile di Genova produce Mediterraneo (23-28 gennaio Teatro Duse), storie e canzoni del mare nostrum con Pino Petruzzelli e i Radiodervish.
Le prénom diretta da Antonio Zavatteri (Duse 30 gennaio-4 febbraio), il pluripremiato Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata, sul tema della genitorialità nell’era della stepchild adoption (Sala Mercato 22-25 novembre); Il borghese gentiluomo (Teatro della Corte 7-12 novembre) versione moderna di Filippo Dini; il dramma romantico diretto da Marco Sciaccaluga Intrigo e amore (Corte 27 febbraio-3 marzo) di Schiller. Al Teatro Gustavo Modena l’appuntamento con La notte degli scrittori, nato dalla collaborazione tra il Teatro dell’Archivolto e la casa editrice Einaudi (1 dicembre).
Tra gli spettacoli ospiti Lacci (Teatro Modena 9-11 novembre) con Silvio Orlando che torna a confrontarsi con la scrittura di Domenico Starnone, per proseguire con la Medea di Euripide nella storica versione di Luca Ronconi con Franco Branciaroli (Teatro della Corte 14-19 novembre), la nuova produzione Copenaghen di Michael Frayn con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice (13-18 marzo); Prometeo di Eschilo con Luca Lazzareschi, diretto da Massimo Luconi (17-22 aprile).
Emma Dante con La scortecata, tratto dal Cunto de li Cunti di Basile ( Teatro Modena 26-27 gennaio) , Fausto Paravidino con Il senso della vita di Emma (6-11 febbraio); Veronica Cruciani con Das Kaffeehaus, riscrittura di Fassbinder de La bottega del caffè di Goldoni (Corte 12-17 dicembre); Ascanio Celestini con Pueblo (Modena 22-24 marzo). Mario Perrotta con Milite ignoto. Quindicidiciotto (Modena 15-16 febbraio), Gabriele Vacis con il testo di Baricco Smith & Wesson, con Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi (Modena 6-10 marzo). Simone Cristicchi canta le gesta di un visionario predicatore di fine Ottocento ne Il secondo figlio di Dio (Modena 9-10 gennaio).
Il regista Kostantin Bogomolov, tra le voci più lucide della scena russa dà una personale rilettura di Delitto e castigo di Dostoevskij virata sulle inquietudini di oggi (Corte 7-11 marzo). De Florian / Tagliarini s’interrogano sulla rappresentazione della vita quotidiana in Reality (sala Mercato 22-23 febbraio). La danza contemporanea con il Cantico dei cantici firmato da Virgilio Sieni (17 novembre).
Il genere commedia è rappresentato da Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello diretta da Marco Bernardi (Corte 6-10 dicembre), Il malato immaginario di Molière regia di Andrée Ruth Shammah e interpretato da Gioele Dix (Corte 9-14 gennaio); L’anatra all’arancia (Corte 23-28 gennaio) firmata da Luca Barbareschi, anche protagonista, per virare poi su spettacoli che riflettono sulla nostra società come Cous Cous Klan di Carrozzeria Orfeo (Modena 1-2 marzo); Nessun luogo è lontano di Giampiero Rappa (12-13 aprile). Lella Costa riattualizza uno dei suoi più grandi successi, Traviata (Modena 18-20 gennaio); gli Oblivion tornano con The Human Jukebox (Corte 18-21 aprile); Giulio Casale con Polli di allevamento di Gaber e Luporini (Duse 30 novembre – 3 dicembre). Jurij Ferrini dirige la commedia di Carlo Goldoni Le baruffe Chiozzotte (Teatro della Corte 28 dicembre-7 gennaio). Liliana Cavani passa per la prima volta dalla cinepresa al teatro dirigendo Geppy Gleijeses e Mariangela D’Abbraccio in Filumena Marturano di Eduardo De Filippo (Corte 20-25 febbraio). Guglielmo Ferro porta in scena Il sorpasso dal film di Dino Risi (Corte 30 gennaio – 4 febbraio) e Alessandro Gassmann in Qualcuno volò sul nido del cuculo (8-13 maggio).
Teatro e giornalismo: Thyssen opera sonora di Ezio Mauro (Teatro Modena 29 novembre), per la regia di Pietro Babina, e L’età del Caos di Federico Rampini (Modena 2 febbraio). È un’orazione civile sulla lotta alla mafia Dopo il silenzio di Francesco Niccolini e Margherita Rubino, con Sebastiano Lo Monaco ed Elisabetta Pozzi (Duse 20-25 marzo); La paranza dei bambini di Roberto Saviano racconta una storia di camorra e giovani vite bruciate (Teatro Modena 9-11 febbraio). Bebo Storti e Fabrizio Coniglio rievocano il mistero della morte di Calvi tra commedia e teatro indagine in O la borsa o la vita (Modena 6-7 aprile) e l’Oskar Schindler italiano rivive in Perlasca. Il coraggio di dire di no di Alessandro Albertin (Sala Mercato 7-8 febbraio).
La campagna abbonamenti con la promozione Insieme conviene l’estate è aperta fino al 21 luglio.Programmi e condizioni di abbonamento sono pubblicati su www.teatrostabilegenova.it e www. archivolto.it .