RUMOR(S)CENA – MODENA – Theodoros Terzopoulos, riconosciuto a livello internazionale fra i maestri del teatro del Novecento, firma la regia di Aspettando Godot in prima assoluta al Teatro Storchi di Modena dal 12 al 15 gennaio, capolavoro di Samuel Beckett. In scena, il regista greco dirige un cast d’eccezione composto da attori che in varie occasioni hanno collaborato con ERT: Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola. Una produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, in collaborazione con Attis Theatre Company. Con una pratica che coniuga arte antica e moderna, Terzopoulos è noto per il suo originale approccio alla tragedia greca e ai testi classici, vere e proprie fonti per indagare questioni universali dell’essere umano: «abbiamo bisogno di grandi idee, di grandi tensioni, come quelle della tragedia classica: tra umano e divino, tra uomo e uomo, tra privato e pubblico. A vincere non è la buona recitazione o la regia, ma la forza del conflitto che portano sulla scena». «Tutto deve essere profondamente radicato nella tradizione, deve poter attraversare la realtà del presente ed essere indirizzato verso il futuro. Il riflesso dal futuro probabilmente potrebbe essere la realtà che desideriamo. Una realtà nuova». L’artista greco sceglie di affrontare uno dei drammi che hanno maggiormente segnato la storia del teatro novecentesco: scritto da Beckett alla fine degli anni quaranta, pubblicato in lingua francese nel 1952 e andato in scena per la prima volta al Theatre de Babylone di Parigi il 5 gennaio 1953, Aspettando Godot è uno dei testi più celebri del “teatro dell’assurdo”, che ruota attorno al dialogo sterile fra due personaggi sospesi nella condizione dell’attesa. Con la sua cifra stilistica Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, tra le sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella sua versione, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l’interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta. Sabato 14 gennaio nel foyer del Teatro Storchi di Modena alle ore 17.00 nell’ambito di Conversando di teatro si tiene la presentazione del libro Il respiro di Dioniso. Il teatro di Theodoros Terzopoulos, scritto dal critico teatrale, giornalista, studioso e attualmente Dramaturg del Teatro Nazionale di Genova Andrea Porcheddu e pubblicato da Luca Sossella editore. A moderare l’incontro è Angela Albanese, professoressa associata di Letterature Comparate presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali; saranno presenti l’autore, Terzopoulos e gli attori dello spettacolo.
RUMOR(S)CENA – PRATO – Dal 19 al 22 gennaio 2023 va in scena al Teatro Fabbricone di Prato lo spettacolo Sexmachine. Un popolo di santi, poeti, navigatori e puttanieri di e con Giuliana Musso e con “Igi” Gianluigi Meggiorin, regia Massimo Somaglino. Collaborazione al soggetto Carla Corso, suono e luci Claudio Poldo Parrino, produzione La Corte Ospitale. Con il sostegno di MiC e Regione Emilia-Romagna. “Cosa spinge milioni di uomini a cercare sesso mercenario? Dei clienti, del loro bisogno di sesso a pagamento, sappiamo molto poco, mentre delle prostitute sappiamo generare facili e trancianti definizioni. Entrambi, clienti e sex workers, parimenti, giocano la loro indispensabile parte, quella della domanda e dell’offerta ma sono i soggetti del più grande preconcetto moralistico di tutti i tempi: il cliente, che rappresenta il bisogno di sesso mercenario è assolto da ogni peccato mentre chi risponde alla richiesta, offrendo prestazioni sessuali a pagamento, sprofonda rapidamente all’inferno. Nel mezzo ci siamo noi, tutti noi, ancora incapaci di sovvertire del tutto l’ordine del nostro giudizio. Dal 2003, anno di nascita di questo testo, ad oggi, il mercato del sesso in italia si è trasformato, l’offerta è più clandestina e dunque più esposta ad abusi e i crimini, mentre non si è ridotta, sotto forma di proposte-leggi dello Stato, la voglia di ridurre la libertà di chi si prostituisce, e di limitarne i diritti. Sexmachine non ci parla del lavoro più antico del mondo ma del paradosso più assurdo del mondo.” Giuliana Musso
RUMOR(S)CENA – MILANO – Giovedì 12 gennaio 2023, alle ore 21.00, il Teatro Filodrammatici di Milano ospita la prima milanese di A casa allo zoo, spettacolo prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano e Viola produzioni, con il sostegno di Intercettazioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia / Circuito CLAPS, per la regia di Bruno Fornasari, interpretato da Tommaso Amadio, Valeria Perdonò, Michele Radice. L’opera, inedita per l’Italia, è scritta dal drammaturgo statunitense Edward Albee, che ha messo in dialogo tra loro due atti unici, Vita casalinga e La storia dello zoo, composti a cinquant’anni di distanza l’uno dall’altro. La narrazione si sviluppa attorno a un tema di grande attualità, ovvero al bisogno di liberarsi dalla gabbia emotiva di cui si è prigionieri, sia all’interno di una relazione amorosa che nell’isolamento forzato di chi si trova solo con se stesso.
RUMOR(S)CENA – GENOVA – Venerdì 13 gennaio 2023, alle ore 21, alla Sala Diana del Teatro Garage è in programma lo spettacolo “Odio i monologhi (però li faccio)” con protagonista l’attrice di cinema, teatro e televisione Danila Stalteri. Una donna con un’enorme valigia inizia un viaggio all’interno della società di oggi tra aneddoti esilaranti, canzoni e personaggi realisticamente surreali, dove gli uomini e le donne rappresentano ancora due mondi irresistibilmente diversi. Protagonista della divertente pièce una vera romana “de Roma”, energica e spiritosa, che ha iniziato una carriera da giornalista e poi correttrice di bozze in una casa editrice, prima della scelta definitiva di fare l’attrice. Per Danila Stalteri, attrice di cinema, teatro e televisione, tra cui numerose serie tv di successo come “Don Matteo”, “Incantesimo”, “Carabinieri” e “Provaci ancora, Prof!”, il racconto è l’elemento fondamentale dello spettacolo, che riesce a ben rappresentare le forze e le debolezze di una società sempre più divisa ma sempre più alla ricerca di una profonda unità.
RUMOR(S)CENA – ROMA – Riparte la rassegna di spettacoli sperimentali e di ricerca presso lo spazio Recherche, lo spazio multidisciplinare della Capitale dedicato alla sperimentazione e all’arte non canonica, diretto da Vittoria Faro, con Corpo Alchemico, di e con Caterina Genta, in scena il 13 e il 14 gennaio. Corpo Alchemico è un’opera di danza, una performance, un’installazione d’arte visiva con musica dal vivo, una sorta di acquario, un microcosmo autosufficiente che genera interazioni con l’ambiente circostante. Tra alienazione umana e interferenze cosmiche il duo Caterina Genta-Luigi Parravicini si conferma come una delle realtà artistiche contemporanee più all’avanguardia. Creata per il Festival Logos, C.S.O.A ex Snia a Roma, la performance è stata presentata anche in altre occasioni ed è stata Ospite al Festival Voci dell’Anima 2022. La scrittura del movimento, tra butoh e tanztheater, permette al corpo/anima della danzatrice di dialogare simultaneamente con le immagini proiettate e l’ambiente sonoro creato in tempo reale. Lo spettatore viene osservato dalla performer come dalla prospettiva di un acquario. Azioni veloci e lentissime, in un luogo sospeso. Atti nervosi e meditativi, coincidenze e opposizioni.
RUMOR(S)CENA – OSIMO – Al Teatro La Nuova Fenice di Osimo va in scena sabato 14 gennaio alle ore 18,00 lo spettacolo Casa Barbablù nell’ambito della nuova rassegna La Scena dei ragazzi curata da Specchi Sonori. Un progetto di offerta teatrale per studenti delle Scuole medie inferiore e superiore e per i giovani, che indaga aspetti del contemporaneo visti con gli occhi di giovani autori, artisti ed interpreti. Con Francesca Danese e Otto Marco Mercante. Consulenza artistica Francesca Randazzo. Voce fuori campo Fabrizio Pugliese. Consulenza audio Leone Marco Bartolo. Casa Barbablù, rivisitando la fiaba di C.Perrault, propone il tema della violenza di genere. Otto Mercante: “ Sono rimasto molto colpito da alcuni fatti di cronaca che hanno visto donne come vittime, uccise dai loro partner che dicevano di amarle. Mi sono chiesto come sia possibile che un marito, un fidanzato, un amante possa arrivare a tanto. Mi sono interrogato esplorando l’archetipo di Barbablù, l’uomo che “divora” le donne dopo averle sposate. Ho voluto così sondare il rapporto di coppia, dall’amore che prima unisce, all’indifferenza e poi alla tragedia, per mostrare ciò che accade a molte donne, ma anche a qualche uomo, vittime di delitti maturati in famiglia, tra le mura domestiche. Ho voluto anche lasciare una componente immaginifica che corona la narrazione e si alterna, all’interno del racconto, per rimandare a visioni oniriche più profonde”
RUMOR(S)CENA – NAPOLI – Da mercoledì 11 a domenica 15 gennaio (feriali ore 20,30, festivo ore 18,00). “Ritornanti” è in scena alla Sala Assoli di Napoli, maturo del tempo trascorso, delle esperienze raccolte, delle evoluzioni subite. Con Enzo Moscato, Cristina Donadio e Giuseppe Affinito. Un’occasione, quindi, che fa dell’atto liturgico-teatrale in sé del “ritorno”. La pièce rappresenta il secondo appuntamento di “We Love Enzo”, quattro produzioni, quattro performance in cui Tonino Taiuti, Benedetto Casillo e Cristina Donadio hanno pensato di dedicare allo straordinario poeta e drammaturgo con cui hanno condiviso negli anni mood e parole, e naturalmente il giovane Giuseppe Affinito, allevato e nutrito sin da bambino dalla sensibilità e dalla poetica di Enzo Moscato, che proporrà una sua versione di “Pièce Noire” assieme a un gruppo di giovani attori.