I primi 70 anni di vita del Piccolo Teatro/Teatro d’Europa di Milano. La stagione 2017/18

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MILANO – Tra le caratteristiche “intelligenti” della nuova stagione del Piccolo Teatro di Milano – anticipata la presentazione per far posto poi agli eventi del settantesimo anno di vita del Teatro e ai 20 anni dalla morte di  Giorgio Strehler – la lunga tenitura degli spettacoli prodotti, elemento comune ai grandi teatri d’Europa, da Berlino a Londra a Parigi. La presenza tra le produzioni di testi contemporanei, scritti o riscritti da drammaturghi come Stefano Massini per L’interpretazione dei sogni da Freud regia di Federico Tiezzi, e di Michele Santeramo per Uomini e no di  Elio Vittorini regia di Carmelo Rifici, conferma la vocazione a riflettere sul presente, pur confortati dallo sguardo dei classici, come il  Carlo Goldoni de Il teatro comico, che Roberto Latini interpreta come “coscienza rivoluzionaria del teatro”. C’è poi il ronconiano Fine pena: ora dal romanzo del giudice Elvio Fassone sui mondi paralleli delle umane vicende e della fisica, regia Mauro Avogadro. Tra le riprese: Pinocchio di Antonio Latella, Bestie di scena di Emma Dante; Elvira di Toni Servillo in tournée. Tra gli stranieri in lingua originale: Lev Dodin/Maly Teatr San Pietroburgo Il giardino dei ciliegi; per la prima volta Rimini Protokoll in Nachlass (sulla morte); il fiammingo Luk Perceval in The year of cancer sull’amore illusione; A compact Coriolanus sul bullismo, Laura Pasetti.

Tra gli italiani ospiti: Santa Estasi di  Antonio Latella; Emilia di Claudio Tolcachir con Giulia Lazzarini; Le avventure di Numero Primo, regista e interprete Marco Paolini.

Per i 70 anni del Piccolo, il cuore di Milano e le sue facciate saranno sfondo di tante immagini dei 25.500 giorni di spettacolo dal 14 maggio 1947 a oggi. Un’ anticipazione per la stagione 2018: The Revenger’s Tragedy di Middleton, regia Donnellan

Cla. P.

 


 

Stagione 2017/2018: un programma denso e corposo che vuole confermare la vocazione internazionale del Piccolo Teatro/Teatro d’Europa di Milano. Strehler, Grassi e Studio Melato i tre teatri a loro dedicati. Aleggiano i loro nomi e per i 20 anni dalla scomparsa del regista, ritorna in scena lo storico “Arlecchino servitore di due padroni”, allestimento icona con migliaia di repliche in tutto il mondo a partire dal 1947, anno in cui Strehler firmò una delle sue regia più applaudite.  Manifesto di un modo di fare teatro originale fondato dal suo ideatore, Arlecchino è dal 1960 associato al nome di Ferruccio Soleri (entrato nel Guiness dei primati per il numero di recite). Felice idea di rappresentarlo anche in questa stagione e di scegliere anche di uscire dal suo luogo  dove ha visto la luce la prima volta (il Piccolo di via Rovello) e condividerlo con la città di Milano, prima all’aperto nell’anfiteatro della Martesana, e poi al Teatro Puntozero dell’Istituto Penitenziario Minorile Beccaria. Spazi insoliti quanto significativi anche da un punto di vista sociale.

Scorrendo il cartellone è d’obbligo citare il nuovo progetto di Roberto Latini che dedica a Goldoni con il suo “Teatro Comico” – che spiega lo stesso regista e interprete – come sia una “commedia che parla di teatro. È una cosa che ha il sapore di Pirandello quasi due secoli prima, sembra avere a che fare con il Novecento e con la sua capacità di riflettere su se stesso, da Artaud in poi, passando per Pirandello, Beckett, Pinter, Ionesco, Müller… Non è teatro nel teatro, è la coscienza del teatro”. Nomi tutelari del teatro, come lo è stato Luca Ronconi del quale vengono ripresi alcuni dei suoi allestimenti.

Carmelo Rifici

Tradizione e sperimentazione che si fondono per aprire a largo raggio una visione in grado di soddisfare tutte le esigenze e i gusti del pubblico. Trasversale rispetto ad un teatro che deve stare al passo con i tempi. L’attenzione ai giovani, le nuove promesse che studiano per essere attori formati e professionisti,  Carmelo Rifici, direttore della scuola di Teatro del Piccolo, li dirigerà in “Uomini e no” in una nuova produzione scegliendo un testo scritto da Michele Santeramo,  tratto dal romanzo che Elio Vittorini pubblicò nel 1945. Racconta le vicende di un gruppo di partigiani durante l’occupazione nazifascista di Milano. Un altro titolo da segnalare è “Fine pena ora” di Paolo Giordano, liberamente ispirato al romanzo di Elvio Fassone e la regia affidata a Mauro Avogradro.  Storia di violenza e sangue in una Torino segnata da azioni criminali a cui seguirà un processo dove il giudice e l’uomo a cui verrà dato l’ergastolo, instaureranno una corrispondenza epistolare destinata a durare ben ventisei anni.

Federico Tiezzi

Anche la psicoanalisi entra nella stagione 2018 del Piccolo: la nuova produzione affidata al regista Federico Tiezzi che porterà in scena “L’interpretazione dei sogni” scritto da Stefano Massini e ispirato a Sigmund Freud. “Ogni epoca ha un paio di libri, non di più, che la riassumono completamente. Al punto tale da esserne una sorta di catalogo – spiega Massini – e il Novecento è ‘L’Interpretazione dei sogni’ di Freud. Noi siamo figli di quel libro. Ecco la necessità e la bellezza di dedicare una produzione di questa importanza a un’opera forse mai portata in scena”. Questo e molto altro offre un nuovo anno di teatro pensato per Milano e l’Italia stessa.  Le premesse sono interessanti nella sua concezione programmatica – artistica e nel corso della stagione Rumor(s)cena saprà segnalare i singoli titoli con la promessa di descriverne attraverso la pluralità degli sguardi quali esiti verranno colti e analizzati.

R.R.

 


Per i festeggiamenti del 7o esimo del Piccolo 

Teatro Studio Melato  (3 – 21 maggio 2017) In cerca d’autore. Studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandello (regia Luca Ronconi)

Teatro Grassi (6 – 28 maggio 2017) Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni (regia Giorgio Strehler)

Teatro Strehler ( 11 – 14 maggio 2017) Soudain l’été dernier di Tennessee Williams, (regia Stéphane Braunschweig)

Teatro Studio Melato (23‐25 maggio 2017) Matteo Ricci e Xu Guangqi Shanghai Theatre Academy

Teatro Strehler (25‐27 maggio 2017) Richard III di William Shakespeare (regia Thomas Ostermeier)

Teatro Studio Melato  (29 maggio ‐ 31 maggio 2017) Prospero l’isola dei suoni

Teatro Strehler (30‐31 maggio 2017) Ute Lemper Songs for Eternity voce narrante Peppe Servillo
Teatro Strehler (8 Ottobre 2017, 20.30) Ornella Vanoni in concerto

Teatro Strehler (23‐26 novembre 2017) Il giardino dei ciliegi di A. Čechov , regia e adattamento Lev Dodin
Spettacoli in città

Anfiteatro Martesana (30 maggio 2017, ore 16.00)

Arlecchino servitore di due padroni (Ingresso libero)

Teatro Puntozero dell’Istituto Penitenziario Minorile Beccaria

(31 maggio 2017, ore 20.30)

Immagini da vivere

Teatro Grassi e Teatro Strehler (6 maggio ‐ 30 giugno 2017, dalle ore 19.30 alle ore 23.30) Maxi videoproiezioni sulle facciate Cinquecento immagini “random“ di 70 anni di storia del Piccolo sulle facciate del Teatro Grassi e Strehler

 

 

www.piccoloteatro.org

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