POLVERIGI (Ancona) – Una unica azione – che consiste soltanto nel segare con apposito grande strumento da falegname la sedia sotto di sé senza mai abbandonarla – può costruire una potente performance e insieme provocare il pubblico, suscitarne l’identificazione intima e incostante con l’una o l’altra delle protagoniste fino a immaginare per ciascuna di esse una storia inquietante.
E’ accaduto nella Villa Nappi di Polverigi a iNteatro, un Festival resistente capace di sintesi internazionali e atmosfere di festa comunitaria, per il lavoro “A String Section” delle Reckless Sleepers, cinque danzatrici in residenza marchigiana per un paio di mesi, provenienti da Manchester e da Gent, e dirette poi in un ormai noto spettacolo, “The Last Supper”, da Mole Wetherell (fisicamente somigliante un po’ a Jan Fabre).
Le cinque sensuali ragazze dalle lunghe gambe chiare, disposte in sequenza fissa a guardare fieramente il pubblico, nei loro 55’ di scena (qui nella navata della chiesa, ma lo spazio sempre più di tendenza è quello dei musei, come fece Chéreau al Louvre) hanno la faticosa mission di ridurre in pezzi il loro rispettivo scranno fino quasi ad azzerarne l’uso, in un corpo a corpo con l’oggetto ora violento ora astuto, tragico e comico, con momenti di incerto destino che variano dal crollo imminente del sostegno al precarissimo equilibrio su una gamba tanto della sedia quanto della danzatrice, alla indocilità dello strumento.
Cigolìi e sfregamenti della sega contro e dentro il legno fanno da tappeto sonoro; abito e scarpe nere austeri ed eleganti si scompongono nella fatica ma ognuna delle ragazze trova un suo particolare ritmo, studia sia la partner-sedia sia la vicina demolitrice, reagisce con gesti personali – di sfida, rabbia, controllo, ironia, rossore – alle difficoltà che, ha spiegato poi l’irlandese Orla Shine, “sono in parte prevedibili, ma riservano sorprese attraverso la resa o resistenza della materia” e richiedono indubbie doti di improvvisazione. Divertente, eccitante è il match ma anche la reazione del pubblico: solidali, per nulla preoccupate appaiono le donne; allarmati gli uomini. Chissà perché?
Visto al Festival iNteatro di Polverigi il 5 luglio 2014