Riparte a Modena e dintorni uno dei festival di teatro contemporaneo più attesi. Due settimane (dal 14 al 22 ottobre) di spettacoli, mostre e incontri nel fermento di un festival all’avanguardia che, nelle edizioni precedenti, ha saputo trascinare il pubblico proponendo anteprime di grandi nomi della scena contemporanea e guidandoli alla scoperta di compagnie più emergenti. Giunto alla sua settima edizione, VIE intende porsi sempre più come unappuntamento imprescindibile della scena teatrale contemporanea puntando ad un teatro che si ibrida con la danza, con la musica, intercettando le novità e le tematiche più urgenti che attraversano la nostra società. Anche quest’anno Modena, Carpi, Vignola e Castelfranco Emilia saranno invase da un teatro alla ricerca di nuove sinergie tra cultura e territorio, che si rivolge non solo agli addetti ai lavori ma ad un pubblico curioso di sperimentare diverse forme artistiche.
Ad inaugurare il primo fine settimana del festival Pippo Delbono con Dopo la battaglia (venerdì 14 ore 20.30, sabato 15 ore 18 – Teatro Comunale, Modena), nuova produzione che oltre agli storici componenti della compagnia si avvale della collaborazione di due grandi artisti: la danzatrice Marigia Maggipinto, storica componente della compagnia di Pina Bausch, e Alexander Balanescu, compositore e virtuoso del violino, autore della colonna sonora dello spettacolo. Uno spettacolo crudo e turbolento che invita il pubblico alla rivoluzione e alla ricerca della pace dopo la battaglia. Delbono proporrà anche Amore e Carne, interessante duetto tra musica e poesia nato dall’incontro con Alexander Balanescu.
Alla Sala Truffaut sabato 15 ottobre alle 16 e alle 21 sarà proiettato Amore, Carne presentato in prima assoluta all’ultima edizione della Biennale di Venezia. Al termine dell’ultima proiezione, si terrà un incontro pubblico e a ingresso gratuito con l’autore Pippo Delbono.
In prima assoluta Karamazov (venerdì 14 ore 20.30, domenica 16 ore 20, lunedì 17 ore 20.30 Teatro Ermanno Fabbri, Vignola) esito del percorso di professionalizzazione per giovani attori del Cantiere delle Arti diretto da Cesar Brie che lavora su una scena spoglia abitata dagli attori, pochi oggetti e da strumenti musicali, evidenziando, con la sua particolare sensibilità e attenzione alle tematiche sociali, il lascito etico, morale e spirituale del romanzo capolavoro della letteratura russa. Secondo Brie, l’ultimo romanzo di Dostoevskij, finito qualche mese prima della morte, esprime la summa dei temi che hanno ossessionato lo scrittore russo: la fede, il vizio, l’amore, la passione, e la giustizia. Il romanzo è anche una critica di fondamentalismi religiosi, sette, socialismo e capitalismo dei quali anticipa orrori e fallimento. Una risata amara sull’idiozia e sulla follia umana.
Liberamente tratto da I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, il testo e la regia è César Brie. Con César Brie, Mia Fabbri, Daniele Cavone Felicioni, Gabriele Ciavarra, Clelia Cicero, Manuela De Meo, Giacomo Ferraù, Vincenzo Occhionero, Pietro Traldi, Adalgisa Vavassori. Nel mese di luglio scorso César Brie è stato segnalato e riconosciuto dalle compagnie teatrali italiane come “Maestro della scena” e premiato nell’ambito del Festival di Radicondoli. Il premio è dedicato a Nico Garrone, studioso e critico di teatro de “La Repubblica”, che del festiva è stato ideatore e direttore fino alla morte sopravvenuta nel 2009.
Molto atteso il primo studio di Danio Manfredini sull’Amleto, progetto ambizioso che Manfredini affronta con dedizione e passione, addentrandosi con i suoi colleghi nelle pieghe più oscure di uno dei testi più rappresentati in teatro (sabato 15 ore 23, domenica 16 ore 21.30 Teatro Herberia, Rubiera).
Nei giorni successivi saranno presenti altri tre grandi protagonisti della scena contemporanea italiana: Virgilio Sieni con il nuovo lavoro La ragazza indicibile, (sabato 22 ore 21 Teatro Storchi, Modena).
Antonio Latella che presenta in prima assoluta due episodi del progetto Francamente me ne infischio Twins e Atlanta (Twins giovedì 20 ore 20,30 sabato 22 ore 21, Atlanta venerdì 21 ore 19 sabato 22 ore 23 Teatro Dadà, Castelfranco Emilia) ispirato liberamente al romanzo di Margareth Mitchell Via col vento e la Societas Raffaello Sanzio con Il Regno Profondo, insolito sguardo sulla realtà quotidiana declamata in scena da Claudia Castellucci.
Anche in questa edizione le ospitalità internazionali sono numerose e di grande rilievo: il regista Alvis Hermanis del New Riga Theatre con Kapusv_tki – Graveyard Party, un viaggio nel regno della memoria collettiva e religiosa del popolo lettone di grande poesia e umorismo e Edith Kaldor e il suo C’est du chinois, spettacolo che tenta di trasmettere al pubblico l’esperienza di chi si trova a vivere nella condizione di parlare una lingua di cui non ha una piena comprensione.
Il regista Toshiki Okada porta a VIE The Sonic Life of a Giant Tortoise, ultimo capitolo della trilogia che ha divertito il pubblico nelle precendenti edizioni, in cui il regista invita ad assistere ad un’autopsia, non priva di umorismo, della società nipponica contemporanea e delle sue deficienze emozionali e spirituali.
Vision Distrurbance di Richard Maxwell, talentuoso regista statunitense fondatore della compagnia New York City Players, apre una finestra sulla drammaturgia d’Oltreoceano.
Molto atteso il debutto italiano di Angélica Liddell con Te haré invencible con mi derrota, lavoro di grande intensità emotiva, crudo e poetico allo stesso tempo.
Artista radicale e poco incline a compiacere, torna a Modena Nacera Belaza, danzatrice e coreografa di origine algerina, con Les Sentinelles, un duo sull’attesa, sulla guardia, deriva la sua ispirazione da Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati.
Un programma da spulciare con attenzione, di cui fanno parte anche Quotidiana.com con il debutto di Grattati e Vinci, Fanny & Alexander con T.E.L., i belgi Gob Squad & Campo con la terza e ultima parte di una trilogia per il teatro dedicata ad un pubblico adulto ma recitata da bambini, Orthographe che tornano a VIE con Una settimana di bontà_stagione 1, nuovo alvoro che indaga, svelandole le tecniche messe in atto dai mezzi di comunicazione di massa e Motus con un workshop che si inserisce nel loro nuovo progetto The Plot (dal 17 al 22 ottobre).
All’insegna di Prospero, importante progetto europeo per la produzione e circuitazione di creazioni teatrali, andranno in scena il 19 e 20 ottobre in esclusiva italiana Racconti africani da Shakespeare del regista polacco Krysztof Warlikowski e L’uomo della sabbia. Carpaccio alla maniera di Hoffmann nuovo lavoro del giovane gruppo romagnolo Menoventi.
Siete pronti ad essere travolti dal teatro?
Per informazioni: www.viefestivalmodena.com