Danza, la gatta sul palco che scotta, Recensioni — 12/08/2022 at 12:24

Dalle arance di Giordano ai corpi ritmici di Nappi

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RUMOR(S)CENA – SCANDICCI (Firenze) – SANSEPOLCRO (Arezzo) – Dove sta andando la giovane danza italiana? L’estate è un buon momento per scoprirlo. Inseguita, corteggiata, accolta un po’ dappertutto tra festival e rassegne: per chi ama il genere è facile imbattersi in nuove proposte. Incastonate spesso in formule particolari, offrendo una mutazione del modo di fare e presentare spettacoli. Come è successo nell’incantevole scenario del Pomario del Castello dell’Acciaiuolo di Scandicci, dove tra giugno e luglio si è svolta la terza edizione del Festival Nutida.

Nutida contiene in sé tre concetti germinali: “NU” per nuovi, “UT” per utopia (si intende in senso creativo, ma trattandosi di Italia non può mancare l’utopia in chi si occupa di cultura…) e “DA” per danzator* ma anche – inseguendo il significato svedese in questo suffisso – “contemporaneo”. Il festival, creato a Scandicci, porta la firma artistica di Cristina Bozzolini, una veterana come talent scout non solo di danzatori ma anche e soprattutto di giovani autori (basta ricordare, dal suo sconfinato curriculum, la visionaria avventura del Balletto di Toscana) e da Saverio Cona, impegnato ad accostare alla danza concetti insoliti come sostenibilità ambientale. Nutida, infatti, ha offerto spettacoli a luce naturale, quando l’ora volge al desio, il tramonto provvede a un tocco di colore e di sfondo c’è il magnifico cortile del Pomario.

refreshed oranges into the ocean foto di claudia ceville

Nel cartellone di Nutida si sono alternati gruppi già rodati, da Sosta Palmizi a Simona Bucci, ed emergenti come il trio di danzatrici in Refresh oranges into the ocean di Silvia Giordano. Ci era capitato di incrociarlo un anno fa in forma di studio al festival TenDance a Latina, dove aveva vinto il premio Theodor Rawyler. Non molto, in realtà, è cambiato da quell’affresco dai tocchi lievi (a parte le interpreti, che il 29 giugno a Scandicci sono state Rossella Amadori, Veronica Biondini e Cristina Roggerini), l’incrociarsi di tre ragazze all’alba delle loro vite. La coreografia è un dialogo bisbigliato di cenni, un passarsi di mano specchi e arance, uno scambiarsi di passi. Non è teatrodanza ma neanche danza pura: Refresh oranges into the ocean si appoggia molto sulle interpreti che devono riuscire a disegnare profili convincenti dei loro personaggi.

A Scandicci il gioco non si risolve del tutto, con le protagoniste troppo imbrigliate nel ruolo di esecutrici piuttosto che lanciarsi nella sfida di raccontarsi. E, con buona pace degli intenti “green” del Festival senza riflettori, Refresh Oranges avrebbe bisogno di tagli di luce molto studiati, ombre nette, squarci colorati, per acquistare profondità. E’ un’occasione per prendere le misure e tuffarsi in scena, la prossima volta, con più decisione.

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Ha una modalità originale per le scelte di cartellone il format dei Visionari all’interno di Kilowatt, festival condotto con ingegno da Lucia Franchi e Luca Ricci a Sansepolcro dal 12 al 16 luglio (quest’anno con un “secondo tempo” a Cortona dal 20 al 24). Durante l’anno, un gruppo di 41 cittadini volontari – spettatori “puri”, ovvero non addetti ai lavori – seleziona otto spettacoli da presentare al Festival (quest’anno su ben 420 proposte). In pratica, un cartellone fornito dalla “base”, che ribalta la prospettiva passiva degli spettatori. L’esperimento è interessante per due motivi: capire cosa davvero colpisce l’immaginario collettivo, confrontare quanto differisce dai gusti degli addetti ai lavori.

Punk.Kill Me Please foto di Luca Del Pia

Degli otto spettacoli selezionati (un nono era stato nominato da 6 visionari under 18), abbiamo visto Wabi-Sabi di Sofia Nappi. Un trio costretto a duo per un incidente improvviso occorso all’autrice, ma che riesce lo stesso a farsi strada nella percezione. Nappi lavora focalizzandosi al centro dei corpi, lasciando in una penombra liquida testa e piedi. Gli interpreti sono ectoplasmi prepotenti (i “superstiti” del trio: Adriano Popolo-Rubbio e Paolo Piancastelli), dinoccolati agenti di inquietudini interiori. Ma anche sventolatori di feste improvvise, corpi ritmici per danze d’interno. È brava Sofia Nappi, coerente persino in questo lavoro amputato e rimesso su in tutta fretta. Suscita il desiderio forte di rivederlo per intero, con lei al centro.

Wabi-Sabi foto di Luca Del Pia

Sono due bambinacce le protagoniste di Punk. Kill me please, altro spettacolo selezionato dai Visionari e firmato (forse bisognerebbe dire graffiato) da Francesca Foscarini, con la complicità nel concept di Cosimo Lopalco e, in scena, di Beatrice D’Amelio. Ostinate ribelli nel declinare verbi al femminile che sono tutto il contrario degli stereotipi comuni. Cattive, sguaiate ma anche tenere e buffe. Fuori dalle righe, sorprendenti quanto basta rispetto a un ostentato elenco di variazioni e a un fai-da-te a vista di costumi col nastro di carta adesivo. Tutto troppo lungo, molto già visto (soprattutto nei ruggenti anni rock e della sperimentazione teatrale). Premio alla buona volontà.

Wabi-Sabi foto di Luca Del Pia

È una Pigmalione donna Claudia Caldarano, che impasta il suo modello nudo (Maurizio Giunti) in mille variazioni. Riflessioni – altro titolo voluto dai Visionari – flette la carne e riflette il pensiero della creatrice. E’ un’indagine pensosa che insegue l’idea nell’iperuranio di uno spazio quasi vuoto, cercando la postura perfetta. Basterebbe questa prima parte per farne un lavoro aguzzo, persino scomodo in quell’oggettivizzare il corpo maschile e fare della donna la demiurga in tuta nera. Poi, però, Caldarano si fa prendere la mano dall’entusiasmo: si mette nuda anche lei per essere politicamente corretta. Disquisisce con il suo modello portandolo sul suo stesso piano creativo. Conclude con uno spiegone finale che azzera l’incipit a sorpresa. Tre spettacoli in uno. “Taja, taja” (taglia, taglia) come diceva in romanesco la geniale impresaria Adriana Panni.

Riflessioni foto Luca Del Pia
Riflessioni foto Luca Del Pia

Visti a Pomario del Castello dell’Acciaiuolo di Scandicci festival Nutida il 29 giugno 2022 – Kilowatt Festival Sansepolcro 16 luglio 2022

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