Recensioni — 12/08/2024 at 16:44

La rilettura contemporanea di Romeo e Giulietta. Roberto Latini a Inequilibrio Festival

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RUMOR(S)CENA – CASTIGLIONCELLO (Livorno) – Il nuovo progetto di Inequilibrio Festival della nuova scena tra circo, danza, musica e teatro distribuito fra Castiglioncello, Rosignano Marittimo, Vada e Rosignano Solvay, ha proposto numerose prime nazionali di spettacoli con un occhio di particolare riguardo alla danza e proposte di esposizioni, tavole rotonde, laboratori negli spazi interni ed esterni del Castello Pasquini, sede storica di Inequilibrio da una ideazione di Massimo Paganelli (oggi anche noto attore televisivo in BarLume), con Armunia. Sotto la direzione unica di Angela Fumarola, il Festival giunto alla sua ventisettesima edizione, si è presentato con un vasto parterre di proposte: dieci giorni per 55 lavori dei quali 9 debutti. Fra questi Giulietta e Romeo per la drammaturgia e regia di Roberto Latini. Ospite assiduo di Inequilibrio, lo abbiamo ammirato due anni or sono nella sua versione di Venere e Adone nel boschetto del Castello, molti anni prima alla regia del progetto Metamorfosi da Ovidio e prima ancora nella trilogia di Noosfera

Roberto Latini e Federica Carra in Giulietta e Romeo @ Dorin Mihai

Il nuovo lavoro di Latini, da qualche giorno nuovo Direttore artistico di Orizzonti Festival di Chiusi, è andato in scena in prima nazionale a Rosignano Marittimo in tandem con Max Mugnai e Gianluca Misiti, sfidando un classico dei classici del Bardo: Giulietta e Romeo.

Lo fa in una modalità essenziale ed aristocratica, come del resto ci ha abituati nel suo stile inconfondibile e pregnante, dove i segni drammaturgici e di scena sono leggibili fra le ragnatele delle testualità classiche, fino a sfiorare e appagare il regno della Poesia. In Teatro è forse questa la poetica di Latini: sorprendere nella apparente semplicità delle re-interpretazioni-allusioni talvolta funamboliche, un pubblico molto esigente, un po’ all’insegna di una pratica teatrale del Perturbante. Così Latini rilegge e trasforma alla maniera di, una storia d’amore che si potrebbe definire un po’ antiquata (e non basta il balcone veronese per renderla cool). Riesce a traslare il romanzo- tragico d’amore, spostandolo verso una contemporaneità, e di coppia, quasi verosimile.

Roberto Latini e Federica Carra in Giulietta e Romeo @ Dorin Mihai

L’amore può nascere sulle assi del palco, come potrebbe in ufficio o sul treno o in chat. E così’ Giulietta si presenta (Federica Carra) su uno spazio vuoto al Teatro Nardini, vestita dei suoi abiti da tutti i giorni, odierni. Palco con due leggii, una antiquata bobina di registratore, una video proiezione alle spalle dove campeggia dietro di lei una scritta fissa: Rose. Molto ambigua ( chi è lei? l’eterno femminino? quale?). Latini si appalesa con una chitarra elettrica e vestito fra Elvis Presley anni Cinquanta e Renato Zero anni Settanta. Qui parte lo spostamento spazio-temporale e il Perturbante. La coppia si scambia i vestiti, ma non i ruoli. Da qui cominciano le rispettive escalation di interloquizioni, tratte dalla testualità di Romeo e Giulietta, quelle poche che nel testo di Shakespeare li trovano insieme, dentro la voce straordinaria, microfonata di Latini.

I due si scambiano impressioni, passioni, come da manuale amoroso d’antan. Lei ad un certo punto in riff, si traveste da cantante tipo cantante Winehouse, stesso abito scintillante rock ‘n roll pettinatura modello anni Sessanta. chi sono? forse i loro nonni i loro genitori? storia che si ripete? alle loro parole “d’amore”, si succedono alle loro spalle in video-proiezione, narrazioni. storie di giovanissime ragazze e ragazzi in video clip di etnie, lingue diverse, diverse storie d’amore contemporanee e intelligenze europee. Raccontano le loro storie “d’amore”, ma anche loro fallimenti amorosi.

Prima Nazionale. Drammaturgia e regia Roberto Latini, con Roberto Latini e Federica Carra, musiche e suono Gianluca Misiti, luci e direzione tecnica Max Mugnai, costumi Daria Latini, video Collettivo Treppenwitz da L’amore ist nicht une chose for everybody (loving kills), produzione Compagnia Lombardi Tiezzi

Visto al Teatro Nardini di Rosignano Marittimo (LI), il 29 Giugno2024

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