Va in scena dal 15 gennaio al 2 febbraio 2014 al Teatro Sala Fontana di Milano, L’Uomo, la Bestia e la Virtù di Luigi Pirandello. La regia è di Monica Conti e in scena recitano Maria Ariis, Stefano Braschi, Monica Conti, Giuditta Mingucci, Antonio Giuseppe Peligra, Andrea Soffiantini, Alessandro Tedeschi, Roberto Trifirò. Le scene e costumi sono di Domenico Franchi, il disegno luci di Antonio Zappalà. Tecnica e suono Rossano Siragusano, costruzione scene Sergio Cangini. Una Produzione Elsinor.
Con L’uomo, la bestia e la virtù prosegue il lavoro di Monica Conti su Luigi Pirandello iniziato nel 2006 con L’Innesto – commedia rappresentata pochissimo e quasi sconosciuta – portato in scena, dopo un lungo laboratorio a Ivrea, nel 2007 al Teatro India di Roma.
Scritta nel 1919, L’uomo, la bestia e la virtù è una commedia molto particolare all’interno dell’opera teatrale pirandelliana. Definita dall’Autore un apologo in tre atti, si rivela essere, sotto l’apparente leggerezza e comicità, una farsa tragica che irride i falsi valori morali e religiosi di una umanità ipocrita. Il trasparente signor Paolino, professore privato, è l’uomo e ha una doppia vita: è un rispettabile professore privato e amante della signora Perella (la virtù) moglie trascurata del Capitano Perella (la bestia), marito assente e disinteressato ad avere qualsiasi tipo di rapporto con la moglie. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professor Paolino. Il professore è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti. Il caso è drammatico, perché il Capitano Perella si fermerà in casa una sola notte e poi resterà lontano almeno altri due mesi. Paolino farà preparare allora torte afrodisiache, suggerirà alla signora Perella di mettere in mostra “i tesori” di grazia e bellezza tenuti “gelosamente e santamente” custoditi e la truccherà addirittura da “baldracca” per attizzare nuovamente il marito restio agli obblighi coniugali e far passare suo figlio per figlio legittimo del Capitano Perella e della moglie.