VICENZA – CATARSI. Storie ed esperienze di un teatro che cura edito da Laboratorio Olimpico/ACTS curato da Roberto Cuppone è il volume che viene presentato sabato 15 ottobre alle 17.30 nell’Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza. Roberto Cuppone nell’introduzione che raccoglie gli Atti del convegno “Catarsi. Convegno internazionale sul teatro-che-cura”, del 25-26 ottobre 2013, scrive: <<Aristotele pone come fine del teatro la catarsi termine cui nel tempo sono stati attribuiti significati morali, psicologici e sociali, rimuovendo invece quello primario, concreto, di origine medica: in senso lato “guarigione”. Oggi lo sviluppo parallelo degli studi di neuroscienze e teatro ci consente di restituire a quell’antica intuizione il suo valore più oggettivo e di vedere sotto nuova luce lo straordinario sviluppo, in tutto il mondo, delle esperienze di teatroterapia, in tutte le sue forme, dal canto alla danza, dallo psicodramma alla clownerie. Inoltre, al di là di tali applicazioni strettamente terapeutiche, questa nuova consapevolezza restituisce a tutto il teatro la sua primitiva concretezza; ne fonda scientificamente la capacità, come diceva Artaud, di “rifare il corpo” di chi lo pratica (attori e spettatori); ci obbliga a pensare queste esperienze non più come “effetti collaterali”, ma costituenti del teatro stesso – rispetto cui invece l’idea di mera fruizione “estetica” risulta paradossalmente la vera deviazione antropologica>>.
Gli autori presenti nella pubblicazione
Catarsi -Storie ed esperienze di un teatro che cura
Catarsi, ovvero il teatro tra affetti ed effetti di Roberto Cuppone
STORIE
Gabriele Sofia, Per una storia delle relazioni tra teatro e neuroscienze nel Novecento
Franco Perrelli, Il pubblico della catarsi
Jean-Marie Pradier, Questioni sul teatro-che-cura: cure, care o illusione?
Antonio Attisani, Attori del divenire: Aristotele e i nuovi profili della mimesi
Andrea Porcheddu, Le occupazioni come forma di teatro terapeutico
Giuseppe Longo, “Le misteriose farfalle dell’anima”: i neuroni e la lettura del testo letterario
Clelia Falletti, Di quale stoffa è fatto il teatro: spettatori di ieri e di oggi
Marco De Marinis, Teatro-che-cura e teatro della cura di sé: il caso del teatro carcere, con una postilla su teatro ed etica
Sandra Pietrini, Dall’interprete sensibile all’attore-sciacallo: empatia e teatro nell’immaginario di fine Ottocento
Philippe Goudard, L’estetica del rischio nel circo: una catarsi?
Stefano Navone, Musicoterapia: fondamenti psicoteorici tra sfera espressiva e neuroscienze
ESPERIENZE
Roberto Rinaldi – rumorscena.com Un teatro-che-cura?
Jonathan Hart Makwaia (Roy Hart Theatre), La voce che cura (intervista in videoconferenza da New York, a cura di Roberto Cuppone)
Maurizio Lupinelli (Nerval Teatro), L’ossessione del mancamento
Paolo De Vita (ParkinZone), “Non è volare, ma cadere con stile”: il metodo Step di arte-terapia come supporto alla cura del Parkinson
Mario Biagini (Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards), Ai confini del teatro: il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards
Copertina del volume
CATARSI Storie ed esperienze di un teatro che cura