MILANO – Va in scena dal 13 al 16 maggio alla Fabbrica del Vapore nell’ambito dell’ It Festival lo spettacolo #DeCamera: come i social network ci hanno (s)cambiato la vita. Con Alessia Candido e Chiara Cosentino. Animazioni e video Camilla Giacometti, Amedeo Punelli, Noemi Punelli. Ideazione drammaturgica e regia di Igor Loddo. Drammaturgia Francesco Annarumma. Organizzazione generale Francesca Audisio. Con il sostegno del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Parma
Dopo un anno di lavoro, il linker Io Non Parlo Sono Parlato, come ama definirsi, mette a punto la prima produzione nata da un network di artisti che insieme hanno lavorato per definire un nuovo modo di fare spettacolo, unendo competenze e percorsi, e mettendo a frutto collaborazioni. #DeCamera – come i social network ci hanno (s)cambiato la vita è la prima vera produzione del gruppo che, condotto da Igor Loddo, ha lavorato per analizzare i nuovi linguaggi che le tecnologie hanno fatto nascere e crescere in questi anni, modificando il nostro modo di relazionarci e stare insieme.
Network, Web, Internet. Sono le terminologie più utilizzate e ricorrenti in questi anni di evoluzione tecnologica. Quello che però il termine Internet indica davvero è una rete di collegamento globale, una rete di reti, che è divenuta un elemento strutturale della società, un fattore di profondo cambiamento che sostituisce in modo irreversibile la realtà, riformulando un linguaggio nuovo in grado di modificare la quotidianità (Mattioli, 2012). Questa capacità trasformativa del mezzo informatico e tecnologico, ha permesso di identificare una nuova generazione, definita dei nativi digitali, ovvero i ragazzi nati dopo il 1996 e cresciuti in un mondo di chat, videogiochi e sms. Questa generazione si contrappone a quella degli immigrati digitali (Tonioni, 2011), gli adulti di oggi, una generazione di transizione che si trova ad adattare gli strumenti tecnologici di comunicazione a degli schemi di realtà costruiti in un’epoca pre-digitale.
Oggi milioni di giovani vivono nel mondo civilizzato, come prigionieri volontari chiusi nelle loro camere. Hanno interrotto ogni legame con il mondo, si sono rifugiati in un ritiro autistico. Così come ieri un gruppo di ragazzi si mascheravano dietro alle alte pareti di una villa, rifugio e nascondiglio che permetteva di raccontarsi le storie più sorprendenti e disinibite (da qui il titolo, #DeCamera, un omaggio al Decamerone di Boccaccio) oggi uno schermo ci protegge e ci fa assumere identità diverse, entrare in relazione con gli altri con la certezza di poter fare ciò che si desidera senza inibizioni.
Nello spettacolo si utilizza anche l’emWave Pro Hardware and Software Program, un software che permette di studiare la variabilità della frequenza cardiaca, che si modella sulla base delle emozioni. Il Bio Feedback, per la prima volta studiato e utilizzato in campo teatrale, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Parma, e agli studi realizzati in termini di psicofisiologia clinica sulla Heart Rate Variability, HRV.
L’indagine ha coinvolto 30 ragazzi tra i 14 e i 23 anni, che hanno raccontato a loro modo cosa significa rivelarsi attraverso la foto di un profilo o un like messo ad arte, svelando un’abilità di racconto sorprendente, che ci mostra come, noi adulti, siamo ancora troppo antiquati per capire che saper formulare un concetto in 140 caratteri è semplicemente un modo di esprimersi, non un limite tecnologico. Lo storytelling è infatti uno stile di vita, che non ha nulla di nuovo rispetto al passato, perché l’uomo è un animale sociale che procede nella sua evoluzione proprio grazie alla sua innata facoltà di raccontare storie. E sono le storie quelle che ci consentono di entrare in relazione, le storie che raccontiamo agli altri e a noi stessi, le storie che riempiono le bacheche dei social network, attraverso le quali cerchiamo l’approvazione altrui, la compassione, la misericordia.
13 -16 maggio Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
13 maggio ore 16.00 per operatori, Spazio Nono
16 maggio ore 19.00 aperta al pubblico, Spazio Navata Sud
23 maggio / NoPS Festival
Nogu Teatro, via Gaetano Rappini 40, Roma
Ore 21.00
Roma Fringe Festival
7 , 6, 9 giugno ore 20.30 – Giardini di Castel Sant’Antangelo , Parco Adriano palco B Roma
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