Altrifestival — 14/09/2024 at 15:17

E la danza continua con la 38esima edizione di MILANoLTRE

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RUMOR(S)CENA – MILANO – È l’immagine di una spirale, che ci ricorda quella di un vortice o di una vertigine, quella scelta dai due direttori artistici Rino De Pace e Lorenzo Conti, per simboleggiare il ricco programma di MILANoLTRE FESTIVAL, giunto alla sua trentottesima edizione e presentato l ’11 settembre scorso nella Sala Pina Bausch del Teatro dell’Elfo di Milano. Dal 24 settembre al 17 ottobre il festival propone 50 appuntamenti con la danza tra focus internazionali, 16 prime nazionali e oltre 20 appuntamenti dedicati alle nuove generazioni. I palcoscenici prescelti per questa full immersion nel mondo della danza saranno, oltre a quelli del Teatro dell’Elfo, anche il Pac Padiglione di Arte Contemporanea e altri luoghi cittadini, tra i quali anche il cortile del Liceo Coreutico Tito Livio.

“Abbiamo scelto l’immagine di una spirale e non quella di un ballerino come nelle passate edizioni – ha spiegato Lorenzo Conti – perché la spirale è una forma ben conosciuta dai danzatori in particolare nella tecnica di Marta Graham per la modern dance, ma è anche un movimento che facciamo tutti i giorni semplicemente per stare in piedi. Simboleggia la capacità di raccogliere al centro per poi espandersi all’esterno, la spirale ha a che fare con la ritualità come il primo e l’ultimo spettacolo che metteremo in scena”.

ZAPPALA franziska strauss

Come ha poi illustrato Rino  De Pace,  il  ricco programma di MILANoLTRE si inaugura al Teatro Elfo Puccini, sede principale del Festival, martedì 24/09 (replica il 25/09) con l’ultimo lavoro di Roberto Zappalà (Artista Associato) co-prodotto anche dal Festival, L’après midi d’un Faune, Boléro, Le Sacre du Printemps (trilogia dell’estasi). Una nuova sfida per il coreografo catanese che per ritrarre l’inquietudine del presente, le relazioni umane e le derive della società contemporanea nei rapporti tra uomini e donne, parte dalle suggestioni del film cult Eyes wide shut di Kubrick e le trasfigura ed esalta nel suo immaginario visivo e coreografico con un grande allestimento per 14 danzatori della sua Compagnia e 10 comparse. Sul finale del festival si avrà l’occasione di vedere un’altra creazione legata al tema della ritualità, ovvero dal Québec, paese con il quale il Festival intrattiene importanti rapporti sin dal 1986, sabato 12 e domenica 13/10 alle 20.30, quasi in conclusione di questa edizione e in prima nazionale, arriva Le Sacre de Lila di Ismaël Mouaraki e lasua compagnia Destins Croisés, ispirato dalle cerimonie Lila, celebrazioni mistiche e musicali tradizionali del Marocco che rivelano la sensibilità e la sensualità del corpo maschile. Quest’opera altamente simbolica è una celebrazione del percorso compiuto e del viaggio profondamente umano che desidera condividere oggi, a cui è valso nel 2023 Le prix du CALQ per la migliore opera coreografica prodotta in Quebec.

Serena Nicoletti

Ma sono tantissimi gli artisti ospitati, tra cui Fabrizio Favale, artista associato, Oona Doherty, coreografa irlandese Leone d’argento  alla Biennale Danza 2021, Salvo Lombardo, altro coreografo associato, Manfredi Perego insieme al Balletto Teatro di Torino, Sara Sguotti,  Francesca Pagnini e Sara Gaboardi, il giovane Gianmara Borzillo, gli allievi di Accademia Susanna Beltrami, del Liceo Coreutico Tito Livio, del Centro Aida e del centro ArteMente   perché la danza è un linguaggio universale  utile per tutti.

 L’assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi ha sottolineato che il festival è un appuntamento fondamentale per Milano perché fa entrare la città in contatto con la cultura globale, attraverso il linguaggio del corpo.

A Solo – Vittorio Pagani – foto Rocio Chacon

Da segnalare la seconda settimana di spettacoli che  inizia con tre serate in prima nazionale per entrare nella poetica della pluripremiata compagnia svizzera/tedesca CocoonDance. Tre creazioni firmate da Rafaële Giovanola, ex danzatrice di William Forsythe e, dal 2021, alla guida della Compagnia che fa della sperimentazione continua e del superamento di ogni limite la propria cifra stilistica. Lunedì 30/09 va in scena Hybridity lavoro nel quale l’estetica classica del balletto incontra l’arte marziale del Thai Boxing per riflettere sugli immaginari e sugli stereotipi dei corpi femminili ma con toni pulsanti. Standard(martedì 1/10) è una nuova riflessione sulla costruzione sociale del genere, dell’identità etnica e delle abitudini culturali, a partire dagli studi dei balli di sala in un mondo completamente “a testa in giù”. Infine, mercoledì 2/10 chiude il focus Chora un’opera in movimento che crea una comunione collettiva laica tra performer e spettatori dando vita ad un manifesto ferocemente moderno e radicale per il presente. Lo spazio scenico è mutevole e il contenuto coreografico cambia nel momento in cui anche gli spettatori prendono parte ai tableaux.

CocoonDance CHORA Ballsaal Bonn ©JoHempel

Torna con due creazioni una delle formazioni che più volte ospitate dal festival ovvero MM Contemporary Dance Company. Giovedì 4/10 con una raffinata serata composta da tre coreografie. Le prime due firmate da Maguy Marin: Duo d’Eden pezzo di rara bellezza creato nel 1986 e qui interpretato da un danzatore e una danzatrice che rappresentano un Adamo ed Eva immersi in un percorso di sensualità, eros, difesa, attacco, in un mondo non idilliaco. Grosse Fugue dove nell’intreccio tra quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fugue di Ludwig van Beethoven, prende forma una complessità tra la crescente forza vitale dell’essere femminile e lo stato di entusiasmo e disperazione di questa partitura. Il focus dedicato a MMCDC chiude in bellezza venerdì 5/10 con Ballade, coreografie di Mauro Bigonzetti un viaggio musicale negli anni Ottanta ma anche omaggio a Pier Vittorio Tondelli che attraverso una narrazione coreografica astratta dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile.

Le sacre de Lila Sylvie-Ann Paré

La conclusione di questa 38a edizione è al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea giovedì 17/10 con un altro progetto che il Festival fa dialogare con la mostra RI-SCATTI. Il giovane Gianmaria Borzillo presenta il suo nuovissimo spettacolo in site-specific Femenine, luogo di ascolto e azione, di scoperta e di inizio, punto di solitudine ed euforia, uno spazio queer, sghembo, un microcosmo creato per e dalla musica “organica” di Julius Eastman, in cui le frasi musicali vivono all’interno di altre frasi. Completano la serata la lecture di Stefano Tomassini.

il programma completo è pubblicato su www.milanoltre.org

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