Saverio La Ruina con il suo spettacolo Italianesi, programmato nella prossima stagione da diversi teatri, tra cui i Teatri di Vita di Bologna, l’Astra di Vicenza, il Teatro Stabile di Bolzano, ha ottenuto un riconoscimento internazionale anche all’estero. A ridosso del festival Primavera dei Teatri di Castrovillari (1 -4 novembre 2012) organizzato dalla sua Compagnia Scena Verticale, l’attore calabrese è stato invitato prima in Francia e il prossimo mese di novembre volerà in Albania, la nazione in cui è ambientata la vicenda. Italiani in Albania, albanesi in Italia: è il destino di soldati e civili italiani rimasti bloccati oltre l’Adriatico dopo la guerra e rimpatriati dopo quasi mezzo secolo. A raccontare questa vicenda, ispirata a storie vere, è Saverio La Ruina, che con “Italianesi” porta a termine una trilogia di sguardi su vite dimenticate del nostro paese, dopo Dissonorata e La Borto.
Esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Come il “nostro” che nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia.
Il 9 ottobre scorso al Festival ActOral di Marsiglia, festival internazionale delle arti e delle scritture contemporanee, è stata presentato in forma di lettura scenica Italianesi, l’ ultimo lavoro della compagnia Scena Verticale, firmato da Saverio La Ruina. La lettura è avvenuta nell’ambito del progetto Face à Face – Parole d’Italia per Scene di Francia. Il testo, tradotto dalla Maison Antoine Vitez di Parigi, prestigioso centro internazionale specializzato nella traduzione di testi teatrali, è stato portato in scena dallo stesso Saverio La Ruina affiancato da Valérie Dréville, attrice di punta del teatro e del cinema francese. Dopo due intense giornate di prova, si è arrivati alla definizione di una formula ibrida, con la parte narrativa del testo affidata alla recitazione in lingua francese di Valerie Dreville, affiancata nella recitazione dei dialoghi da Saverio La Ruina in lingua italiana. Si è riusciti in questo modo a restituire in modo fedele la costruzione drammaturgica del testo e a dare un assaggio delle capacità performative dei due interpreti.
Il prossimo appuntamento internazionale diè in programma per il mese di novembre quando “Italianesi” effettuerà una tournée in Albania con repliche al Teatro Nazionale di Tirana e al Festival Internazionale “Skampa” di Elbasan.