ROVERETO – Va in scena giovedì 18 febbraio alle 20.45 all’Auditorium “Fausto Melotti” di Rovereto , lo spettacolo “Bandierine al vento” nell’ambito della rassegna teatrale “Evasioni Contemporanee” ideata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento. La messa in scena è affidata a Evoè!Teatro, una compagnia nata nel 2011 a Rovereto e formata da Emanuele Cerra, Clara Setti e Marta Marchi, i quali spiegano di aver voluto dare spazio e voce «all’esigenza di creare un luogo dove poter confrontarsi e sperimentare un teatro che sia, prima ancora che spettacolo, Arte.» Il gruppo realizza progetti artistici con l’obiettivo di creare un’idea di teatro in grado di parlare al mondo d’oggi e la ricerca è alla base di un’attività che punta allo sviluppo di linguaggi e forme capaci di rispecchiare quanto sia complessa la contemporaneità. “Bandierine al vento, è un’opera inedita del drammaturgo tedesco Philipp Löhle. La regia è di Toni Cafiero, le scenografie e i costumi di Sandra Dekanic sono in stile “cheap”, quasi a richiamo di una discarica da consumismo sfrenato. Le musiche altisonanti si affiancano a coreografie trash-pop che danno forma a visioni e sogni, talvolta estroversi e chiassosi e talora intimi e taglienti.
L’opera tratta il tema della famiglia intesa come cellula economica di base della società, forma primitiva di organizzazione tra esseri umani che si trovano a fare i conti con il proprio essere “insieme”: fatto di persone diverse con aspirazioni e sogni molto differenti e spesso in contrasto tra loro. Quale idea di famiglia avrà la meglio? Può rappresentare ancora la culla entro la quale un individuo (in questo caso un figlio e una figlia) può crescere e maturare? Si parte dalle aspirazioni, dai sogni e dalle idee dei suoi membri, raccontate come fotografie d’infanzia di qualcosa che è stato, nell’attimo in cui le porte del futuro si aprivano, un padre che inaugura una ditta; i figli alla vigilia dell’università, futuri giornalisti, scrittori o ingegneri; una moglie amorevole impegnata nella cura di casa e ragazzi. La facciata della perfezione alla vigilia della ricchezza, in un’atmosfera quasi “monicelliana”. Un futuro radioso si prospetta, ma poi…La trama è un continuo gioco di incidenti, circostanze, ribaltamenti e interventi con il pubblico che, tra un sorriso e l’altro, tende verso un finale dove i personaggi, burattinai di un sistema economico, alla fine ne saranno travolti e la famiglia, cellula di base della società, viene inesorabilmente a conseguenze estreme e paradossali.
Il testo di Philipp Löhle è tradotto da Nadja Grasselli
Regia di Toni Cafiero, in scena Clara Setti, Silvio Barbiero, Marta Marchi ed Emanuele Cerra. Scene e costumi di Sandra Dekanic, disegno luci di Luca Brun. Coreografie di Maura Di Vietri, progetto grafico di Camilla Prosser.