La finanza è qualcosa che associ al potere e chi la gestisce guarda solo al profitto e non bada a spese per raggiungerlo. Avanza inesorabilmente e punta sempre più in alto. Che c’entra allora il mondo della finanza con il teatro e una forma molto particolare di “circo acrobatico”? Strana associazione eppure possibile e convincente, visto l’esito di una performance collettiva, a cura della compagnia L’Éolienne, guidata dalla coreografa francese Florence Caillon, anche musicista e artista circense, che ha pensato bene di unire forze e talenti artistici alle inchieste giornalistiche di Denis Robert, autore di inchieste su come finanza e potere, appunto, sia capace di fondersi insieme per creare un sistema che spesso confina con i principi etici, morali e perfino (in alcuni casi) illeciti. Tutto questo in Francia, ma potrebbe accadere ovunque e certi esempi italiani non sono da meno. Dalle parole della carta stampata ai corpi acrobatici e scenici, al fine di dare vita a L’Iceberg, danzato, arrampicato, saltato, intrecciato, su funi, griglie metalliche, aste, a teatro: il Fabbri di Vignola dove la compagnia lo ha portato a “vette” di rara perfezione artistica e ginnica. Un evento inserito nel programma del Festival Vie Scena Contemporanea di Modena 2012. Un’edizione che verrà ricordata per aver subito disagi e cancellazioni a causa del sisma che ha colpito le provincie di Modena e Ferrara.
Lo spettacolo se così si può definire, tanto è limitativa la definizione, risulta dinamico nella sua composizione “ginnica”, di denuncia sociale, dove c’è spazio per una commistione di generi multimediali: dalla parola che viene proiettata, registrata e amplificata, a dati e analisi che affrontano una certa finanza rampante. Un evolversi di notizie che non fanno bene a chi è in scena, visti i contorcimenti fisici che si susseguono incalzanti. Sono corpi che parlano linguaggi non verbali ma sono più efficaci di ogni parola scritta o detta, urlata o stampata. Non stanno mai fermi perché non ci può fermare dinnanzi a certe storture di una certa finanza che si basa solo sul profitto e non sull’equità sociale. Viene in mente il termine di “finanza creativa” usata spesso a sproposito nel nostro paese. Dal giornalismo d’inchiesta di Denis Robert alle acrobazie per dare un senso etico e creativo, acrobatico, anche ironico, quando senti la canzone napoletana “O Sarracino”, e capisci che il folklore ci sta bene a sottolineare le evoluzioni di bravissimi performer appesi alle aste, o calati dall’alto mediante funi elastiche . Florence Caillon ha saputo creare disegni coreografici nell’aria mentre sul fondale scorrono i nomi delle principali banche mondiali. Il duo artistico/giornalistico trova nella collaborazione creatasi sulla scena, una sintesi perfetta di come si possano denunciare certe distorsioni ma anche di come i flussi di denaro vengono spostati e fatti sparire in epoca contemporanea dove l’informatica spadroneggia su tutti. La loro è una denuncia che si irradia nello spazio. E lo fanno con coraggio. Il messaggio è forte e diretto.
L’Éolienne,
L’Iceberg
scrittura, coreografia e messinscena Florence Caillon
artista associato, graphic artist Denis Robert
supporto per la riflessione politica ed economica Xavier Demerliac
musiche originali Xavier Demerliac, Florence Caillon
luci Dominique Maréchal, Gilles Mogis
video Christophe Guillermet
maschere Alexandre Haslé
numeri di magia con l’aiuto di Collet Thierry
costumi Lætitia Raiteux
ballerini – acrobati Arnaud Jamin, Sébastien Jolly, Valentine Mathiez,
Guillaume Varin, Marion Soyer, Jérôme Pont, Julie Tavert e Camille Blanc
regia Gilles Mogis e Yannick Briand
adattamento italiano Frédérique Caillon-Cristofani e Giuseppe Leone
con le voci di Denis Robert (autore, giornalista, artista), Bernard Bertossa (ex procuratore generale di Ginevra), Benoît Collombat (reporter di France Inter), Serge Halimi (caporedattore de Le Monde diplomatique), Frédéric Lordon (specialista in finanza), Thierry Collet (mago) e Florence Thomassin (attrice)
L’Éolienne
in partnership con Ministero della cultura – DRAC Haute Normadie e dal Consiglio Regionale di Haute Normandie
coproduzione Rive Gauche, Théatre Durance, Moulin Du Roc, Theatre National De Bretagne, Espace Jacques Prévert, Cirque Jules Verne, Pole Cirque D’Amiens, Carré Magique, Espace Paul Eluard, L’Onyx, Le Grand Logis, Thv, La Batoude
con l’aiuto di DRAC Haute Normandie, Consiglio Regionale di Haute Normandie, Consiglio Generale de Seine Maritime, la Ville de Rouen e l’ADAMI
con il sostegno di Théatre d’Angoulême e Dipartimento de la Moselle – Moselle Arts Vivants
in collaborazione con le Monde Diplomatique
con il sostegno dell’Istituto Francese
Visto al Teatro Fabbri di Vignola (Modena) il 26 maggio 2012