GENOVA – Un nuovo logo per segnare un nuovo corso del Teatro Stabile di Genova che fondendosi con il Teatro dell’Archivolto è passato da TRIC (Teatro di Rilevante Interesse Culturale) a Teatro Nazionale dopo tre anni di attesa. Da una stagione teatrale INSIEME appena conclusa ad un programma UNICO: così è stata presentata alla Piccola Corte la nuova veste organizzativa ed artistica del Teatro Nazionale di Genova, dal direttore Angelo Pastore e i due consulenti artistici Giorgio Gallione e Marco Sciaccaluga.
“Mantenere la tradizione ma con un piede dentro alle contaminazioni, follia ed innovazione – spiega il direttore Angelo Pastore – saranno il leit motiv che accompagnerà tutte le iniziative che si collegheranno al Teatro, con grande orgoglio per il sudato riconoscimento del salto di qualità avvenuto pochi mesi fa ad opera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali”. Orgoglio e determinazione sottolineati anche dalle considerazioni del Presidente Gian Enzo Duci, e dagli assessori alla cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo ed Elisa Serafini per il Comune di Genova, alla presenza anche del Sindaco Marco Bucci.
Il programma prevede 67 titoli proposti nelle recite serali, di cui 20 produzioni e co-produzioni ed alcune si sposteranno anche oltre oceano, sapientemente distribuito all’interno delle quattro sale genovesi: Corte, Duse, Modena, Mercato. “Il Teatro Nazionale di Genova vuole essere il teatro di tutti”. In cartellone, tra novità e graditi ritorni alcuni dei più amati protagonisti della scena nazionale quali Franco Branciaroli, Carlo Cecchi, Massimo Dapporto, Elisabetta Pozzi, Glauco Mauri, Alessandro Haber, Luca Barbareschi, Elio Germano, Ugo Dighero. Tra i registi spiccano i nomi di Valerio Binasco, Marco Tullio Giordana, Massimo Popolizio, Andrej Konchalovskij, Giorgio Barberio Corsetti. Ospiti d’eccezione Peter Brook, Emma Dante, i duo Ricci/Forte e Deflorian/Tagliarini, Carrozzeria Orfeo, Elio Germano ed uno spettacolo concerto con Paolo Fresu diretto da Leo Muscato. Spazio anche alla danza contemporanea ad opera di Virgilio Sieni e di Aterballetto. Una ventaglio di proposte veramente per tutti, anche per coloro che a teatro non sono proprio di casa, e che avrà come obiettivo di far impennare la percentuale di abbonamenti già lievitata la scorsa stagione.
Da segnalare Sebastiano Lo Monaco nel monologo Io e Pirandello che restituisce un’autobiografia teatrale (Corte 27 novembre – 2 dicembre). Ragazzi di vita (Corte 12-17 febbraio) un’immersione nelle borgate romane di Pasolini (Premio della Critica, Ubu e Le Maschere al regista Massimo Popolizio). Petruska di Virgilio Sieni (Modena 23 novembre) e Tempesta di Aterballetto (Corte 6-7 dicembre). L’abisso di Davide Enia, il mare di Lampedusa che si tinge di sangue (Modena 5-8 dicembre).Dal 20 al 22 marzo 2019 alla Corte lo spettacolo Bestie di scena di Emma Dante, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano. Elio Germano con La mia battaglia (Modena 15-17 marzo 2019), Macbettu di Alessandro Serra, Premio Ubu 2017 miglior spettacolo: Shakespeare ambientato nelle atmosfere di una Sardegna primordiale (Modena 29-31 marzo 2019). Peter Brook presenta The Prisoner, scritto e diretto insieme a Marie-Hélène Estienne (Modena 11-13 aprile). La musica è protagonista in Chet! (Modena 8-13 gennaio 2019), spettacolo concerto con Paolo Fresu diretto da Leo Muscato (presente anche con lo spettacolo su Don Milani Vangelo secondo Lorenzo, Modena 11-14 marzo)