RUMOR(S)CENA – BOLZANO – Il Bolzano Danza dal titolo “40” è in programma fino al 27 luglio: più di trenta spettacoli scelti da Emanuele Masi, che saluta così il pubblico del Festival al termine del suo pluriennale mandato da direttore artistico di Bolzano Danza. Sull’idea che muove l’edizione è Emanuele Masi a parlare a partire dall’immagine scelta. “Il paesaggio dolomitico e la sua natura – spiega Masi – restano non solo il cardine del visual dell’edizione, ma anche metafora del programma: dopo esserci rivolti al regno animale nel 2022 e al regno vegetale nel 2023, per Bolzano Danza 40 ci ispiriamo alla rappresentazione del regno minerale con la forza dei metalli, la brillantezza delle pietre preziose, la vertigine dei paesaggi naturali, oltre ai quattro elementi che forgiano leghe e gemme, aria, terra, fuoco e acqua. Vogliamo suggerire una rappresentazione icastica dei contenuti stessi del Festival: da un lato la qualità del movimento e della danza, dall’altro lo sfaccettato spettro dei sentimenti umani che emerge nel corso di questa edizione, ma che ha accompagnato, in filigrana, tutti i miei 15 anni di programmazione”.
Un cartellone che annovera figure artistiche di prim’ordine del panorama come Rachid Ouramdane, Michele Di Stefano, Alessandro Sciarroni, Olivier Dubois, Maud Le Pladec, Mattia Russo e Antonio de Rosa (Kor’sia), Maguy Marin, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, accompagnate dai musicisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento per l’esecuzione delle musiche.
Michele Di Stefano sul palco del Teatro Comunale è con un nuovo lavoro firmato per il CCN – Ballet de Lorraine dal titolo SIERRAS, una declinazione dei suoi studi “metereologici” sul movimento spaziale per 23 straordinari danzatori della compagnia di Nancy presentato in dittico con l’esplosivo Static Shot di Maud Le Pladec, in prima nazionale il 15 luglio.
Maguy Marin torna con due lavori miliari interpretati dalla MM Contemporary Dance Company: in prima nazionalela sua versione al femminile della Grosse Fugue di Beethoven, partitura eseguita live dai Solisti dell’Orchestra Haydn, insieme Duo d’Eden. Skrik,creazione di Adriano Bolognino per la compagnia emiliana ispirata al celebre dipinto L’Urlo di Munch(16 luglio, Casa della Cultura). Al Chiostro dei Domenicani (ore 20), una collaborazione tra Bolzano Danza e il Conservatorio Monteverdi cittadino per una performance, in prima assoluta, di intreccio tra danza contemporanea e musica live sul tema mitologico di Medusa, nata dall’incontro tra il Bangkok City Ballet e il compositore, oboista, Arnaldo De Felice.
La compagnia italo-spagnola Kor’sia, torna conil nuovo Mont Ventoux ispirato alla lettera di Francesco Petrarca (1336) Ascesa sul Monte Ventoso. Vincitore del Fedora Prize – Van Cleef & Arpels 2023, lo spettacolo, coprodotto da Bolzano Danza,trasla l’idea del viaggio ascendente dell’umanità per lasciarsi alle spalle l’oscurantismo del Medioevo ai nostri giorni, invitando il pubblico a un cambio di paradigma: la ricostruzione dell’individuo e una nuova relazione con il pianeta (17 luglio, Teatro Comunale).
Michele Abbondanza e Antonella Bertoni con Femina, un quartetto di esplorazione dell’identità femminile già apprezzato dalla critica il cui flusso conduce, come spiega Michele Abbondanza, “nel gioco del donnesco contemporaneo” (19 luglio, Studio).
Olivier Dubois in prima assoluta con For Gods Only /Sacre #3, sua terza riscrittura del Sacre du Printemps di Igor Stravinsky. Il lavoro, commissionato da Bolzano Danza, vede impegnata l’Orchestra Haydn con un organico di 95 elementi diretto da Timothy Redmond al cui cospetto vi è la sola Étoile del Ballet de l’Opéra de Paris Marie-Agnès Gillot nel ruolo di una inaspettata Eletta, come solo Dubois poteva immaginare (23 luglio, Teatro Comunale).
Di Alessandro Sciarroni il Festival accoglie laprima assoluta di U., lavoro per sette performers nel quale il coreografo Leone d’Oro della Biennale di Venezia, esplora il mondo della tradizione italiana della coralità di ispirazione popolare dalla metà del secolo scorso ai nostri giorni. Coprodotto da Bolzano Danza nell’ambito della rete RING con il Festival d’Automne di Parigi e Dance Reflections by Van Cleef and Arpels, U. è una performance musicale, contraltare allo Schuhplattler tirolese del celeberrimo FOLK-S (24 luglio, Casa della Cultura).
Quasi tutta al femminile la danza d’autore italiana presente con Luna Cenere e il progetto Mercurio,duetto realizzato in dialogo con il sassofonista Antonio Raia (13 luglio, Studio) e Camilla Monga, autrice e interprete di Riflessi (20, 21 luglio, Studio) insieme alla pianista Giulia Tagliavia, spettacolo abbinato alla Notte a Teatro per i più piccoli (20 luglio). Sempre di Monga è la performance Passage/Paysage presentata al Parco delle Semirurali per la consueta collaborazione del Festival con La Stagione Estiva Don Bosco (18 luglio).
Il collettivo Parini Secondo, guidato da Sissj Bassani e Martina Piazzi, è presente con il site specific SPEEED, performance ad alti decibel tra le automobili liberamente ispirata a contenuti video del web (12 luglio, Piazza Walther e Piazza Verdi) e la prima assoluta dello spettacolo per il palcoscenico HIT, sul salto alla corda come strumento ritmico(15 luglio, Studio).
Due assoli firmatida Claudia Catarzi, 14.610, danzato su un piano inclinato (17 luglio, Studio), e da Stefania Tansini alle prese con la trasformazione del suo corpo ne La grazia del terribile(23 luglio, Studio).
Francesca Pennini, con CollettivO CineticO, torna al Festival con il quintetto OMUS,un’esplorazione della lotta come gioco (26 luglio, Studio).
Maryam Kaba, con un lavoro autobiografico sulla capacità umana di superare il trauma di una violenza subita. Danzatrice e coreografa associata al Ballet national de Marseille per il triennio 2022-2024, Kaba debutta a Bolzano Danza con Entre mes jambes, assolo che è storia di speranza e rinascita (25 luglio, Studio, prima nazionale).
A rievocare la simbiosi uomo-natura nel giardino dell’Hotel Luna il 24 luglio con Amadriadi guidate da Michele Ifigenia Colturi. Con Didier Théron e i giovani danzatori del progetto BeInternationalsaranno all’Alpe di Siusi, all’Hotel Icaro, il 21 luglio, nel Parco Ducale il 22 luglio e sui Prati del Talvera il 23 luglio con il site specific di Sacre Studies.
Il collettivo (LA)HORDE,alla guida del Ballet national de Marseille, presenta l’ultimo lavoro, Age of Content, in prima ed esclusiva italiana perdue reciteal Teatro Comunale il 26 e 27 luglio. Un lavoro dirompente sui confini porosi tra mondo reale e virtuale. Marine Brutti, Jonathan Debrouwer e Arthur Harel esplorano gli stati ibridi del corpo e dell’anima, attraversando universi in cui i segni hanno la precedenza sulla realtà della Generazione Z. Un testamento degli stati mentali e fisici dei giovani di oggi, uno spettacolo sorprendente e a tratti ipnotico, in cui ciascun danzatore del Ballet de Marseille trova il proprio posto nella ricerca di una nuova identità.
In occasione del quarantennale del Festival, dal 4 luglio al 26 luglio 2024, alla Galleria Civica di Bolzano, sarà allestita 40 anni di Bolzano Danza a cura di Margherita Cestari promossa dallaFondazione Haydn, in collaborazione con il Südtiroler Kulturinstitut e l’Associazione Culturale lasecondaluna. Una carrellata di frammenti di storia, in particolare gli ultimi anni, attraverso gli occhi di chi ha saputo cogliere, tra fotografia e video, la fitta rete di emozioni che, anno dopo anno, spettacolo dopo spettacolo, si è intrecciata tra danzatori, coreografie e musica, passando per piazze e teatri, raggiungendo spettatori e passanti. I contributi sono di Andrea Macchia e Armin Ferrari a cui si aggiungono due nuovissime esperienze immersive VR a firma Sharon Eyal, Half Life, e Nancy Lee con Emmalena Fridriksson Tidal Traces.