Ultimo giorno di fast: domenica 25 settembre va in scena al Teatro Secci di Terni la compagnia Dejà Donné che presenta “Not made for flying”, in prima nazionale.
La compagnia Dejà Donné è stata fondata a Praga nel 1997 da Lenka Flory e Simone Sandroni. In “Not made for flying” l’obiettivo dichiarato è contenere il potenziale superumano, progettato per rialzarci dalle nostre vite comuni e avvicinarci ai nostri ideali. Spesso sono proprio i nostri fallimenti, le nostre tragedie e i momenti in cui cadiamo che ci rendono degli eroi. Ci sono Supereroi con buonissime intenzioni, che sono a volte sfortunati, goffi o forse semplicemente umani. “Not Made for Flying” vive di questa bellezza della tensione tra eroe e umano.
Elisa Fontana ripropone la sua audio-guida agli edifici e agli spazi del quartiere Città Giardino, guida creata attraverso la registrazione delle voci degli abitanti stessi e delle loro storie di vita quotidiana:U – Inversioni Urbane. Il progetto si concretizza in una passeggiata con cuffie all’interno di Città Giardino, con un momento di ristoro all’interno di un orto del quartiere.
In replica la performance di Radouhane El Meddeb allo Studio 1: “Je danse et je vous en donné a bouffer”. Radhouane danza e cucina. Mentre mescola verdure, semolino carne e spezie lascia libero il corpo trasformando i movimenti in danza. (Spettacolo visto del quale esce a breve una recensione)
I“menu catastrofici“ (Cooking catastrophes): di Eva Meyer Keller, elaborati artisticamente, cucinati e alla fine distrutti di nuovo alla sala Carroponte. Le artiste Eva Meyer-Keller e Sybille Müller raccolgono diversi sapere accumulati attraverso esperienze in settori trasversali e si confrontano con il divario tra il piacere di mangiare e la paura delle catastrofi. Grazie alla collaborazione di alcuni chef, davanti agli occhi degli spettatori si susseguono una serie di valanghe gastronomiche, eruzioni vulcaniche e esplosioni di portate. L’intero processo è filmato da un’operatrice video e proiettato simultaneamente nello spazio.(Azione performativa di cui esce a breve la recensione), Da non perdere!
A Palazzo di Primavera prosegue la mostra 5 ANNI DI ES.TERNI – Sguardi di un festival e visioni di una città. (visitabile fino al 25 settembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00). La mostra è una retrospettiva dedicata al festival es.terni, raccoglie una selezione di foto e video delle cinque edizioni di es.terni.
Negli spazi del CAOS fino alla fine del festival si potranno continuare a visitare tutti i giorni negli orari di apertura l’installazione We are all Made of Moppets di MP5, il progetto Seeinteracting Sound Picture, l’installazione fotografica dinamica 100% Umbria in cui compaiono i volti umbri legati alla creatività e la cittadella di cubi del Progetto INTERSECTION (in collaborazione con la Quadriennale di Praga)
Sabato 24 settembre, FAST, il festival internazionale della creazione contemporanea, di Terni, giunto al suo penultimo giorno, offre delle formance inusuali, in alcune delle quali, si analizza il rapporto uomo-cibo in tutte le sue sfaccettature. Elisa Fontana propone le sue U – Inversioni Urbane, progetto nato nel corso di FestarchLab 2011, che ha portato alla realizzazione di un’audio-guida agli edifici e agli spazi, del quartiere Città Giardino, creata attraverso la registrazione delle voci degli abitanti stessi e delle loro storie di vita quotidiana. Il risultato è un racconto che restituisce il respiro della vita di un quartiere, fatta di suoni, voci, esperienze.
Radouhane El Meddeb presenta “Je danse et je vous en donné a bouffer”. Radhouane danza e cucina mentre mescola verdure, semolino carne e spezie lascia libero il corpo trasformando i movimenti in danza. Davanti all’occorrente per preparare il cous cous, Radhouane cucina e danza con tutta la maestosità, generosità e poesia di queste arti. Tra succo di pomodoro, zucchine, carote e cannella, uno sguardo, un balzo, una sospensione o una rottura. Tra semolino e chassé croisé, il piatto cuoce a fuoco lento.
Francesca Pennini si esibirà in “No, non distruggeremo…”l’artista chiamerà gli spettatori a decodificare il sistema guidare tre performer bendati e muniti di una mazza da baseball alla mappatura del luogo. Compositivo o distruttivo, timido o goliardico, passivo o ludico questo dispositivo lascia emergere le scelte di ogni assortimento di pubblico in un continuo passaggio di responsabilità tra autore, performer e spettatori.
Eva Meyer Keller con Cooking catastrophes: una performance, uno show culinario e una rilfessione sul futuro. I“menu catastrofici“ sono elaborati artisticamente, cucinati e alla fine distrutti. Le artiste Eva Meyer-Keller e Sybille Müller raccolgono diversi sapere accumulati attraverso esperienze in settori trasversali e si confrontano con il divario tra il piacere di mangiare e la paura delle catastrofi. Grazie alla collaborazione di alcuni chef, davanti agli occhi degli spettatori si susseguono una serie di valanghe gastronomiche, eruzioni vulcaniche e esplosioni di portate.
Con “Agenzia Dancing Days” di Via Industriae fast si trasferisce alla Prua Ponte Carrara. Un progetto sociale, un gruppo di giovani anziani eseguono coreografie di balli di gruppo su brani di musica elettronica. Tutto si articola come una vera e propria agenzia che promuove una tourneè in discoteche, locali da ballo, sagre e festival. Da ormai quasi due anni gli autori seguono quotidianamente le lezioni presso una scuola libera della Terzà età.
Il festival di Terni, fast, ha in cartellone venerdì 23 settembre, lo spettacolo Lucy Suggate in Dry Surfing allo Studio 1 e a seguire il circo contemporaneo di Solfasirc Co.nella performance Entre Pinces al Teatro Secci.
Una ricerca che parte dal presupposto che danzare è un pò come surfare, in un panorama performativo ricco di possibilità che si scontrano con i propri limiti fisici, nuove forme approdano alla deriva. Lucy Suggate esplora tutte le sfumature del corpo in movimento nel tentativo di riuscire a far balenare almeno per un momento la complessità e la grazia dell’animo umano (la colonna sonora va dai Radiohead a Bach).
Solfasirc è un collettivo di artisti, una piattaforma creativa che sperimenta la fusione dei linguaggi scenici, una compagnia di circo che vuole coinvolgere attivamente il pubblico, con lo spettacolo multidisciplinare, Entre Pince, composto da un artista del circo, due musicisti e un artista visivo. Un’alchimia di arti circensi, dalla giocoleria al funambolismo, di musica, tecnologie audiovisive, di drammaticità e umorismo. Il protagonista è alle prese con i travestimenti più strambi e si presenta nel modo più inverosimile: appeso ad un filo tra due mollette da biancheria. Una volta vestito in maniera elegante, trasforma il pubblico in un’orchestra e si improvvisa direttore.
Il cinema di “The big movement” (di Dries Verhoeven ancora oggi e sabato con tre appuntamenti giornalieri a Palazzo Spada, AspraKounelia (treno fantasma), di ErosAnteros continua a far vivere le paure infantili nella Sala dell’ Orologio del Museo CAOS.
Alice Gosti presenta Spaghetti Co. nel piazzale del museo Caos, La Gosti è una danzatrice, coreografa, performer e filmmaker. I suoi video sono stati esposti in mostre collettive a Seattle, Perugia, Cascia, Spoleto e Tokyo.. Spaghetti Co. è un saga di performance che studiano la relazione soggettiva che ogni individuo ha con il cibo. Ogni episodio inizia con 3 donne sedute intorno ad un tavolo, davanti a loro una montagna di spaghetti al pomodoro e una bottiglia di vino. Durante il convito inizia la danza: il pubblico diventa testimone di un rito comune che viene però scomposto tra significato e significante.
Spic & Span di Foscarini:Nardin:D’Agostin chiameranno gli spettatori a decodificare il sistema guidare tre performer bendati e muniti di una mazza da baseball alla mappatura del luogo. Compositivo o distruttivo, timido o goliardico, passivo o ludico questo dispositivo lascia emergere le scelte di ogni assortimento di pubblico in un continuo passaggio di responsabilità tra autore, performer e spettatori.
Prosegue fast, il festival internazionale della creazione contemporanea di Terni, dal 15 settembre al 25 Settembre. Due le prime nazionali oggi in programma. Il ricco programma di proposte che compone il festival. Dall’ Olanda arriva Dries Verhoeven con “The big movement”, a Palazzo Spada (Merc 21 Settembre H 18:15 / 19:15 – Gio 22 / Sab 24 Settembre H 17:15 / 18:15 / 19:15. Durata 35 minuti).
Il gruppo degli spettatori si incamminerà verso un cinema appositamente realizzato al centro di una grande piazza trafficata. Vedranno sullo schermo quello che realmente accade nello spazio esterno, con sottotitoli. Il ruolo di protagonisti è affidato ai passanti che si affrettano e attraversano la piazza…finché il film non inizia a riavvolgersi. Da quel momento il tran-tran della piazza si trasforma in una coreografia collettiva. “ E’ fantastico vedere come le immagini più ordinarie possano trasformarsi in un’inquietante documentario sugli esseri umani (…) Verhoeven riesce ad arrivare allo spettatore con un tocco delicato “(TheaterCentraal). Dries Verhoeven coinvolge lo spettatore nelle sue performance in maniera radicale e inaspettata.
La Compagnia umbra Lemuri Teatro presenta Salomè Suite (ore 21.15 e in replica alle ore 23.30), Salomè è il nuovo giocattolo del Tetrarca che improvvisandosi santo, profeta, se la canta e se la suona dando forma agli incubi di cui egli stesso è vittima. Queste ossessioni resuscitano Salomè, anch’essa in balia dei propri capricci. La storia penosa di due marionette che si dibattono all’interno della propria disperata condizione pur consci dell’impossibilità di uscirne.
La bambola di AspraKounelia (treno fantasma), di ErosAnteros trascina (alle 19.00 e in replica alle 22.30) anche oggi gli spettatori all’interno di una casetta nera, per farli assistere ai discorsi di due ragazzini,e all’irruzione improvvisa del mostro delle peggiori notti dell’infanzia.
A Palazzo di Primavera prosegue la mostra 5 ANNI DI ES.TERNI – Sguardi di un festival e visioni di una città. (visitabile fino al 25 settembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00). La mostra è una retrospettiva dedicata al festival es.terni, raccoglie una selezione di foto e video delle cinque edizioni di es.terni.
Negli spazi del CAOS fino alla fine del festival l’installazione We are all Made of Moppets di MP5 e il progetto Seeinteracting Sound Picture e la cittadella di cubi del Progetto INTERSECTION (in collaborazione con la Quadriennale di Praga). La cittadella di cubi del Progetto Intersection continuerà ad essere alimentata dal Carro delle Energie e sarà aperta, fino al 25, dalle 19.00 alle 23.00.
Il teatro è il luogo per eccellenza dove, nonostante difficoltà di sostegno economico, nasce la creatività artistica che volge il suo sguardo verso la scena della creazione contemporanea. Subisce le influenze tipiche della società in cui viviamo, le fa sue, e le trasforma in produzione e idee da condividere con il pubblico che sostiene, ammira, partecipa, questo genere di arte. Si chiama fast, uno dei festival più rappresentativi della scena nazionale, con un cartellone di respiro europeo, e si svolge a Terni dal 15 al 25 settembre. Nel sito del festival si possono leggere i contributi editoriali di Fabrizio Bracco e Simone Guerra, sezione fast. Cristiano Carpanini e Toni Cots che firmano la sezione Miniatures, Anticorpi è a cura di Andrea Nanni, Intersection porta la firma di Sodja Lotker e del Mibac (Direzione generale dello spettacolo).
Fast si compone anche del Premio Scenario, Umbria Creativa, Side Event, e il Dopofestival.
Il festival internazionale della creazione contemporanea si inaugura con Fast Openig, una performance live – “We are all made of moppets”, installazione dell’artista MP5, vincitrice del premio Andrea Pazienza e Micheluzzi al Napoli Comicon come miglior disegnatrice, con il libro Acquastorta. L’opera è un’ installazione di disegni, carta e vernice, pensata per il museo Caos, e si agita con il live set realizzato in collaborazione con Abacom System e la videomaker Sabota.
Apre la Compagnia Teatro Sotterraneo di Firenze, che coinvolgerà il pubblico nel farlo reagire, tramite impulsi legati alla risata e ai suoi meccanismi. Homo Ridens, è una creazione drammaturgica di Daniele Villa. Con Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri. Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico‐cavia, chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità.
(immagine di Sara Bugoloni)
Il secondo appuntamento in programma al Teatro Secci, creazione di una regista tra le più qualificate e celebri in tutta Europa, è Acquasanta di Emma Dante, la cui regia di Carmen di Bizet ha inaugurato la stagione 2010 al Teatro alla Scala di Milano. In scena, Carmine Maringola,. Acquasanta è parte de La trilogia degli occhiali, un corpo di tre spettacoli autonomi ma indissolubilmente legati da temi di marginalità: povertà, vecchiaia e malattia. Tutti i personaggi della trilogia inforcano gli occhiali. Sono mezzi accecati. Malinconici e alienati.
(immagine di Giuseppe Di Stefano)
Al Centro di Palmetta avrà infine inizio Furious ( per il dopofestival di fast) che inaugurerà con ØE + UBIK ed il loro live set di musica elettronica e installazioni audio/video.
Fast prosegue venerdì 16 settembre con la prima nazionale di W (Doubleyou) – UNDERTOW del gruppo danesi Granhoj Dans, una performance di danza alla quale lo spettatore assisterà da un punto di vista inusuale: dal basso, un punto di vista che modifica inesorabilmente il modo in cui si fa esperienza, ciò che si vede e si percepisce.
Lo stesso giorno è previsto anche il debutto delle miniature del Progetto Miniatures: sei brevi creazioni teatrali danzate e visive, sul tema del corpo e dell’accettazione dell’altro. Sei performers provenienti dalla Tunisia, Marocco, Egitto, Spagna, e Italia, raccontano che non esiste una rivoluzione politica senza una rivoluzione poetica.
Babilonia Teatri gridano alla vita con con il loro caratteristico, spiazzante e coinvolgente ritmo narrativo punk – rock in The End in prima nazionale. Con Valeria Raimondi ed Enrico Castellani. The End spiega come nella nostra società di oggi la morte non esiste. Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. È un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. La religione cattolica ha le sue responsabilità, ma il nostro modello e stile di vita sposa perfettamente la volontà di rimuovere la questione. Nel momento in cui ci troviamo a diretto contatto con la morte tornano a galla in modo dirompente le nostre paure. Il buon senso o senso comune non servono più a nulla. Non basta sapere che la vita ha un ciclo, che i propri genitori invecchiano, che ammalarsi è possibile. Non basta neanche la visione consolatoria che la religione ci offre. La morte rimane tale. Uno spettro scuro di cui abbiamo infinitamente paura. In modo estremamente tragico. In modo estremamente comico.
Respirale Teatro sonda gli anni 90, mescolando diversi linguaggi teatrali cerca una fluida e coerente unità per dare a sguardi diversi diverse possibilità di ricezione.
Il progetto Seeinteracting Sound Picture, al Museo Caos viene esposto fino alla conclusione, Un’installazione sonora che mette in relazione i movimenti dello spettatore all’ambiente che lo circonda.
Il ricco cartellone di fast propone il 17 settembre, Grimmless dei Ricci/Forte, con Anna Gualdo,Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori, Anna Terio. Movimenti Marco Angelilli, assistente regia Elisa Menchicchi, regia di Stefano Ricci. Una fiaba come transizione infantile verso l’età adulta. Fiaba come polmone d’acciaio per sopportare, da cresciuti, una quotidianità più affilata delle unghie di qualunque matrigna. Fiabe per nonni e nipoti, ognuno con il proprio bagaglio di desideri, aspettative e frustrazioni pronte a spiccare il volo – spiegano i Ricci/Forte – verso una materializzazione dei bisogni. Che non sempre avviene. Perché le nostre giornate non sono scritte dai fratelli Grimm. Non hanno lieto fine. Non ci sono artifici abusati e fazioni manichee: buoni da una parte, cattivi dall’altra. Ci siamo noi. Fratturati. Ribaltati. Senza sconti. Grimmless. Senza Grimm, appunto.
Il dopofestival al Centro Palmetta apre con Weiro, progetto di Simone Frondini e Simone Santamaria, frutto della contaminazione di strumentazione digitale e analogica e...Twin Peaks (!). Un racconto di atmosfere dilatate e drum machine martellanti.
fast dal 15 al 25 settembre, Terni
Il programma completo è pubblicato su www.ternifestival.it