PARMA – Compie vent’anni il Festival Natura dèi Teatri diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto della Lenz Fondazione, in scena a Parma, dal 19 novembre al 6 dicembre. Creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance, anche frutto di prestigiose residenze internazionali, in scena al Lenz Teatro con il titolo “Porte”. Dodici soggetti artistici in programma, quattro prime assolute, due prime nazionali, due residenze internazionali, tre produzioni, una mostra. Un seminario di studi e duue presentazioni di libri. Lo storico Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri per la prima volta è curato da Lenz Fondazione, il soggetto nato nel 2015 dall’unione dell’esperienza delle Associazioni Culturali Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri: un’occasione per fare il punto e rilanciare le attività artistiche, produttive, formative e di ospitalità internazionale. Dopo il triennio alimentato dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze, Natura Dèi Teatri inaugura un nuovo progetto triennale dedicato all’artista visivo Richard Serra. «Porte, Punto cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017, il cui campo di indagine si orienterà sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea – suggeriscono i direttori artistici – e oltre all’ensemble artistico di Lenz, il Festival avrà ospiti italiani ed europei provenienti da ambiti disciplinari differenti, invitati a presentare e a co-produrre creazioni ispirate al tema del 2015, Porte».
Natura Dèi Teatri si aprirà con la presentazione – nei grandi spazi dei Padiglioni storici degli Ospedali Riuniti di Parma – dei primi quattro episodi del progetto biennale Il Furioso interpretato dall’ensemble degli attori sensibili, e dopo la realizzazione dei primi due capitoli al Museo Guatelli, è in programma il debutto dei nuovi capitoli #3 e #4 L’Uomo e Il Palazzo, insieme ad nuova mise-en-site dei capitoli #1 La Fuga e #2 L’Isola. «In questa seconda fase la meccanica installativa procederà per sottrazione. L’assenza di uno spazio monumentale ‘coerente’ rispetto all’immaginario dell’opera determinerà un’ulteriore riflessione sull’identità e la funzione scenica del palazzo nella drammaturgia de Il Furioso; se il Palazzo di Atlante è un labirinto dove i cavalieri restano intrappolati, in un vorticoso meccanismo di specchi e di inseguimento di immagini vane e inafferrabili, il luogo dove più di ogni altro l’uomo contemporaneo si sente prigioniero di un incantesimo – la malattia – è l’Ospedale».
Hyperion #2 Solo quando le case e i templi sono morti le bestie selvagge osano nelle porte e per le strade, frutto di una nuova residenza del musicista elettronico polacco Paul Wirkus, ispirato all’Hyperion di Friedrich Hölderlin (poeta, filosofo e drammaturgo romantico, al quale l’ensemble ha dedicato agli esordi un lunghissimo percorso di ricerca), lo spettacolo diretto da Maria Federica Maestri segna il ritorno di Adriano Engelbrecht, musicista e performer che in passato ha intensamente collaborato con Lenz. Un’altra residenza internazionale coinvolgerà Tim Spooner. Raccogliendo e rilanciando il tema concettuale del Festival 2015 e del progetto Il Furioso, l’ artista inglese proporrà in prima assoluta Unfinished Interior, performance che ibriderà istallazione, pittura, scultura e azione live per realizzare un ambiente ricco di dettagli suggestivi e alieni. «In luoghi dove la ragione non può penetrare, immagino che tutte le esperienze dimenticate, immemorabili e non interiorizzate possano ancora prendere forma», Naoko Tanaka introduce Unverinnerlicht, l’imponente opera installativa che, dopo il recente debutto alla Sophiensaele di Berlino, l’artista visiva e performativa porterà in prima nazionale a Parma.
Simon Mayer, performer e coreografo formatosi tra gli altri con Anne Teresa De Keersmaeker, incarnerà un energico e coraggioso viaggio nella propria autobiografia in un mix di ballo folcloristico di tradizione austriaca, jodel e danza contemporanea: SunBengSitting sarà presentato a Lenz Teatro in prima nazionale, dopo il successo ottenuto a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale.
«Stride, gracchia, geme, strilla, muggisce, ronza, rimbomba su meravigliose altezze o vagabonda in profondità inesplorate: incredibile»: così è stato descritto il concerto Solo Voice & Electronics della compositrice norvegese Maja Solveig Kjelstrup Ratkje, in calendario a Natura Dèi Teatri 2015: «Esiste una relazione tra ciò che faccio come cantante e artisti come Diamanda Galás e Mike Patton, Jaap Blonk, Yamatsuka Eye o Phil Minton, tutti accomunati dalla capacità di usare la voce in modi alternativi al cantare/eseguire testi per una melodia. Il mio approccio alla vocalizzazione è di astrarre la voce dall’emozionalità». Al Museo Amedeo Bocchi Silvia Costa e Laura Pante presenteranno A sangue freddo, una performance in cui «il pubblico è chiamato a osservare, come in una sala anatomica, il corpo umano nelle sue parti e nella sua morfologia». Alessandro Bedosti e Antonella Oggiano propongono Das Spiel – un rito di guarigione, spettacolo in merito alla cui creazione l’appartato artista spiega: «Abbiamo trascorso molti giorni nell’attesa di una qualche rivelazione, offrendoci gratuitamente al nulla, con l’unica certezza del nostro stare assieme in uno spazio ristretto, in una vicinanza sottile e curiosa».
Il burattinaio Patrizio Dall’Argine con La Sconosciuta della Senna – Un incontro con il Teatro medico-ipnotico (in prima nazionale) si sposterà alla Rocca di Sala Baganza (Parma) per raccontare la storia di una giovane donna trovata morta affogata attorno al 1886 nelle acque del fiume che attraversa Parigi: «La sua immagine è arrivata a noi per il calco in gesso che qualcuno le fece prima di essere infossata. La sua maschera mortuaria è tutto quello che rimane di lei attraverso il tempo. È rimasta la sua persona».
Barbara Voghera interpreterà il monologo Hamlet Solo, summa delle riscritture sceniche dell’opera shakespeariana. «In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua assoluta solitudine scenica ed esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una partitura visiva di spettri».
In collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Parma, Natura Dèi Teatri si installa negli spazi di Workout Pasubio, dando corpo a un progetto comune di rilancio del quartiere in cui essi hanno sede. Fiorella Iacono vi allestirà Providence, suggestiva video installazione site specific, ispirata a Francesca Woodman, «che ruota attorno all’idea di porta come varco dove il passaggio è determinato da cambiamenti veloci di luce e spazio».
Presentazione a cura di Stefano Ferrari, Maria Inglese, Sergio Manghi e Bianca Tosatti, del numero speciale dei Quaderni di PsicoArt Inquietudine delle intelligenze. Rassegna sulle arti irregolari e di Ubicazione ignota, nuovo libro di poesie di Adriano Engelbrecht e Ilaria Drago.
Info 0521 270141, 335 6096220, comunicazione@lenzfondazione.it