A Roma venerdì 16 e sabato 17 dicembre si svolgono due giornate di studi e dibattiti sul tema de l’ École des Maitres: Per la costruzione di un teatro europeo, l’attore all’incrocio dei linguaggi artistici.
Un Omaggio a Franco Quadri ideatore e già direttore artistico de l’École des Maitres.
La prima edizione si è tenuta nel 1990 a Bruxelles a cui hanno partecipato Luca Ronconi, Jacques Delcuvellerie, Jerzy Grotowski, Anatolij Vasil’ev, Jacques Lassalle. La seconda edizione nel1991 si è svolta a Udine sotto la guida del regista Luis Miguel Cintra, che avviato la collaborazione con il CSS di Udine. La terza edizione 1992- 199 si è svolta con la formula itinerante del corso, conYannis Kokkos e Luca Ronconi, maestri in Belgio,Lev Dodinin Francia, Peter Stein e Jacques Lassalle. La quarta edizione ha visto impegnati Alfredo Arias, Dario Fo, Anatolij Vasil’ev, la quinta Alfredo Arias nel 1996. La sesta Anatolij Vasil’ev (1997), la settima Matthias Langhoff (1998), l’ottava Eimuntas Nekrosius (1999), Massimo Castri 1999), Jacques Lassalle (1999). La nona edizione – svoltasi a Fagagna nel 2000) e in Francia a Saint-Priest-Taurion sotto la guida di Eimuntas Nekrosius, che ha lavorato sul progetto di messa in scena de il Gabbiano di Cechov – ha visto realizzarsi per la prima volta un vero e proprio progetto produttivo sviluppatosi dal percorso di stage. Lo spettacolo lI Gabbiano, coprodotto da Css e Teatro Metastasio Stabile della Toscana, ha debuttato alla Biennale di Venezia nel 2001. Nel 2001 èJean-Luis Martinelli, direttore del Theatre des Amandiers di Nanterre-Parigi, che ha affrontato l’analisi di Platonov, il testo giovanile incompiuto di Anton Cechov. L’esito laboratoriale è stato presentato a Liegi e a Roma. L’undicesima edizione è stata diretta dal regista Jacques Delcuvellerie. La dodicesima edizione è stata diretta da Giancarlo Cobelli in collaborazione con Giovanna Marini nel 2003 incentrata sul Woyzeck di Georg Buchner, con esercitazioni su temi e nodi drammatici del capolavoro buchneriano, analizzati anche alla luce della storia del Novecento.
Venerdì 16 dicembre 2011 alle 11.30 sede della Regione Friuli Venezia Giulia – piazza Colonna 355, Roma, conferenza stampa con Alberto Bevilacqua (Presidente CSS Teatro stabile di innovazione del FVG), Donatella Ferrante (Dirigente Attività Internazionali MIBAC), e i partner istituzionali europei (Francia, Belgio, Portogallo), Serge Rangoni (Presidente CREPA, Belgio), Benoît Vreux (CREPA, Belgio), Carla Ruiz (Teatro Nacional D. Maria II, Portogallo)
Programma ore 15
Tavola rotonda: L’attore all’incrocio dei linguaggi artistici con Romeo Castellucci (Socìetas Raffaello Sanzio), Mark Geurden (Troubleyn), Fabrice Murgia (Artista associato del Théâtre National Bruxelles), e un intervento in video di Constanza Macras (Dorky Park Berlino)
moderatrice Rita Maffei (co-Direttore artistico CSS Teatro stabile di innovazione del FVG), relatore Roberto Canziani (Università degli Studi di Udine)
I temi affrontati nel corso delle tavole rotonde, con cui quest’anno i partner dell’École des Maîtres hanno voluto rimettersi in discussione, sono stati assolutamente centrali nell’approccio artistico e pedagogico della storia del corso di perfezionamento teatrale internazionale. Lingue e culture d’Europa, il corpo e la parola, il passaggio dei saperi e il ruolo dei maestri ed ora, a Roma, affronteremo una questione estremamente contemporanea ed europea, imprescindibile nelle pratiche del teatro internazionale: la molteplicità dei linguaggi artistici sulla scena. Forse al posto della parola “attore”, nel titolo della tavola rotonda, sarebbe più corretto usare il termine “perfomer”, restituendo la molteplicità di possibilità d’espressione che ci si aspetta oggi da chi abita la scena europea contemporanea. L’attore (o il performer) opera appunto in un luogo di incontro non solo di lingue e culture, ma anche e soprattutto di linguaggi artistici e scenici, mettendo in gioco tutte le sue peculiarità e le sue doti. Quali sono gli strumenti richiesti a questa nuova figura d’artista, a questo nuovo professionista dello spettacolo, al nuovo interprete contemporaneo, spesso anche autore e creatore dello spettacolo? Quali sono i linguaggi che si incrociano sulla scena? Come è cambiata l’esigenza della scena? Come si è saputa adeguare la formazione? Come può rispondere un’esperienza esemplare ed unica come l’École des Maîtres alle necessità che scaturiscono da questo incrocio di linguaggi? Proveremo a rispondere a queste domande ascoltando i punti di vista di coloro che operano nell’eccellenza di questo ambito espressivo e ai confini tra le istanze del teatro europeo.
Giornata conclusiva con tutti i partner europei e un ricordo del fondatore dell’Ecole, Franco Quadri
Sabato 17 dicembre 2011, Roma, Villa Piccolomini – via Aurelia Antica 164
Programma ore 11
L’École des Maîtres – un omaggio a Franco Quadri
Jacopo Quadri presenta il video realizzato in occasione dell’Hommage à Franco Quadri al Théâtre de la Ville di Parigi lo scorso giugno. A seguire, un intervento di Renato Quaglia e di alcuni attori delle prime diciannove edizioni dell’École
14.30
La formazione teatrale europea
tavola rotonda con Romeo Castellucci (Socìetas Raffaello Sanzio), Mark Geurden (Troubleyn)
Fabrice Murgia (Artista associato del Théâtre National Bruxelles), Renato Quaglia
Lorenzo Salveti (Direttore dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”)
e i relatori degli incontri di Lisbona, Bruxelles, Reims e Roma
modera Rita Maffei (co-Direttore artistico CSS Teatro stabile di innovazione del FVG)
16.30
Conclusioni e linee progettuali per il futuro dell’École des Maîtres
con interventi dei partner europei
Serge Rangoni (Presidente CREPA, Belgio)
Jean-Michel Hossenlopp (Direttore La Comédie de Reims, Francia)
Maria João Brilhante (Presidente Teatro Nazionale Doña Maria II, Portogallo)
Alberto Bevilacqua (Presidente CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Italia)