Chi fa teatro — 16/02/2012 at 16:34

Un tram chiamato desiderio firmato Antonio Latella al Teatro Storchi di Modena

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Va in scena in prima nazionale dal 16 al 19 febbraio al Teatro Storchi di Modena, Un tram che si chiama desiderio di Tennesse Williams con la regia di Antonio Latella. In scena Laura Marinoni, Vinicio Marchioni, Elisabetta Valgoi,Giuseppe Lanino, Annibale Pavone, Rosario Tedesco. La traduzione è di Masolino D’Amico. Una coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Stabile di Catania.

Il testo, scritto dal drammaturgo statunitense Tennessee Williams nel 1947 è noto al grande pubblico grazie al lungometraggio di Elia Kazan di cui sono protagonisti Marlon Brando e Vivien Leigh. Un’altra coincidenza nel percorso di lavoro di Latella perché proprio la Leigh ha interpretato e reso celebre la Rossella di Via col vento.

La vicenda è ambientata nella New Orleans degli anni ’40, i protagonisti sono una coppia, formata da Stanley e Stella, il cui equilibrio viene messo a rischio dalla sorella di lei, Blanche. Stanley è un rude polacco dai modi burberi giunto a New Orleans da qualche anno, è un uomo di grande forza che è travolto da una passione carnale per la moglie Stella. A turbare questo equilibrio giunge la sorella di Stella, Blanche, una donna dai molti lati oscuri che pian piano andrà svelando, fino a che, alla fine della vicenda, giunge alla pazzia e viene ricoverata in manicomio, mentre la coppia, la cui pace familiare sembra allietata dalla nascita di un bambino, sembra arrivare ad un punto di rottura per l’incapacità di Stella di accettare il destino della sorella, il cui crollo è dovuto in larga parte alle forti pressioni esercitate su di lei da Stanley.

Blanche, la protagonista femminile, nel lavoro di Latella è interpretata da Laura Marinoni che con il regista napoletano ha già lavorato nel 2007 in Le lacrime amare di Petra Von Kant di R.W. Fassbinder, spettacolo con il quale ha vinto il premio Eleonora Duse.

«Odio il realismo. Mettere in scena Un tram che si chiama desiderio è quindi una scommessa: bisogna usare una lente d’ingrandimento per far diventare il testo qualcosa d’altro – afferma il regista Antonio Latella – Affrontare un testo così realistico e farlo diventare un atto poetico non è facile. Non amo molto far vedere il realismo in scena. Il luogo del teatro serve d’altro, serve a mettere in moto la nostra fantasia per poter viaggiare e riflettere sulle cose quotidiane piuttosto che vedere la quotidianità in scena

Il direttore dell’ERT Pietro Valenti: “Questo spettacolo conferma una linea di lavoro: c’è una regia importante che inizia a lavorare con ERT. C’è un’idea, la stessa idea chiara con cui abbiamo iniziato nel ’94: una regia che lavora con attori che siano in grado e che siano disposti a mettersi in gioco e in discussione per il testo.»

Il regista Latella spiega che «Arthur Miller rimproverava Williams di non immergere i suoi personaggi in un concreto tessuto di circostanze storiche. Io credo che proprio questa sia la grandezza di T. Williams: svuotando i suoi testi da un contesto storico ha reso i personaggi memorabili, enormi ed universali, sembrano a tratti eroi ed eroine delle grandi tragedie greche, dove l’eroe questa volta accetta la decadenza del vivere quotidiano senza sfidare gli dei, ma lottando con le proprie ossessioni, proprio come fa Blanche, la protagonista del nostro testo, troppo ammalata di vita per riuscire a vivere. In lei tutto sembra menzogna, finzione, artificio ma quella maschera tragica è troppo dolorosa per non sgretolarsi e scoprire che l’urlo non è un buco in un volto di argilla ma è uno squarcio dell´anima impossibile da sopportare e che gli unici déi moderni che possono salvarla sono i medici (figure spesso presenti nei testi di T. Williams). A loro ci si affida pur di morire vivendo in un lirismo di assenze, in un ultimo tentativo disumano che ci obbliga e ci costringe ad usare tutte le nostre forze pur di adeguare la realtà ad un ideale e vincere l´angoscioso senso di solitudine.»

 

Lo spettacolo debutterà al Teatro Storchi di Modena il 16 febbraio 2012, dove rimarrà in scena fino a domenica 19 per poi proseguire la tournèe : Correggio (Reggio Emilia) Teatro Asioli, 21 e 22 febbraio; Parma Teatro Due, dal 24 al 26 febbraio; Roma Teatro Argentina, dal 28 febbraio all’11 marzo; Imola, Teatro Ebe Stignani, dal 13 al 18 marzo; Rimini Teatro Novelli, dal 20 al 22 marzo; Urbino Teatro Sanzio, 23 marzo; Jesi Teatro Pergolesi, 24 e 25 marzo; Taranto Teatro Orfeo, 27 e 28 marzo; Pavia Teatro Fraschini, dal 30 marzo al 1 aprile; Asti Teatro Alfieri, 2 aprile; Grosseto Teatro Moderno, 4 aprile; Catania Teatro Ambasciatori, dal 10 al 22 aprile.

 

 

 

 

 

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