PONTEDERA – PISA – Con in copertina il logo dello spettacolo, memorabile, coprotagonisti la coppia Daddi–Marconcini al Teatro di Buti in MiniMacbeth (2001,scatto fotografico di Massimo Agus, anche fotografo in Carcere Volterra per lavori di Armando Punzo, Premio Biennale Teatro Venezia alla carriera e premio Presidente della Repubblica per meriti di teatro sociale coi detenuti 2025), è uscito il volume edito da Titivillus dal titolo bergmaniano Scene da un matrimonio. Il libro è firmato dal giornalista e critico teatrale Gianfranco Capitta e da Carla Pollastrelli, fondatrice storica del Centro internazionale Jerzi Grotowski di Pontedera, anche traduttrice dei testi del maestro polacco. Il volume si compone dei paragrafi e sezioni: Un lungo viaggio, Altri mondi. conversazioni con Giovanna Daddi e Dario Marconcini, Nota finale, Immagini di un viaggio teatrale, Le opere dal 1984 al 2022 e Sguardi critici. Giocando, forse un po’ ironicamente, sul titolo del noto film dello svedese Ingmar Bergman che di cinema e teatro è un’icona universale, si ripercorrono le tappe del lungo percorso della coppia nella vita e nel teatro e si parte (o riparte) da uno spettacolo decisivo, rovesciando, temporalmente, le biografie dei due protagonisti, quando Il 18 aprile 2018 al Teatro Era a Pontedera, debuttava Quasi una vita per la regia di Roberto Bacci con drammaturgia di Stefano Geraci e Roberto Bacci.

Il volume, come da seconda di copertina “ non è un saggio, ma il racconto del lungo viaggio teatrale” della coppia, coppia anche nella vita, descritta come peculiare per la passione, associata all’intelligenza con cui i coniugi teatranti hanno attraversato e insieme, sessant’anni di avventure di teatro, Dario come attore, regista e drammaturgo formatosi al CSRT (Centro per la Sperimentazione e Ricerca Teatrale), per decenni e ancora attuale direttore artistico del Teatro di Buti (Pisa), Giovanna Daddi come attrice e non solo, protagonista e ispiratrice di tanti spettacoli in qualità e bellezza, in una modalità di coppia unica più che singolare nel panorama italiano, che ha incrociato esperienze di altissimo interesse culturale per il Teatro del nostro Paese e internazionale di qualità, come testimoniato da recensioni della critica nazionale ed internazionale.

Ma ha anche intrecciato esperienze legate più strettamente alla toscanità popolare come quelle dei maggianti, rese vitali e pregnanti della tradizione toscana dei canti in ottava al Teatro di Buti e in Maremma. Nella prima parte del libro intitolata Un lungo viaggio, gli autori Pollastrelli e Capitta, ripercorrono le tappe della davvero lunga storia di Giovanna e Dario. Una doppia biografia ad incrocio, entusiasmante per la ricchezza delle esperienze, gli incontri cercati con eccezionale vivace curiosità, tenacia e passione. Vi si narra delle prime pratiche teatrali di Dario adolescente fra Pisa e Pontedera, in doppio specchio con l’innamoramento e poi matrimonio con Giovanna da cui è nato il loro figlio. Nella sezione Interviste si parla di MiniMacbeth scritto da Andrea Taddei in una riduzione proprio per Giovanna e Dario, testo che risale al 1975.

Qui si narrano particolari della vita della diabolica coppia shakesperiana: il re e la regina, il pranzo, il morto ucciso sotto il tavolo, le streghe pazze, la danza, le foglie, la foresta, Gulliver, la maestra balinese le vicende personali “in questa casa devo fare tutto io “spegniti, spegniti breve candela, l’armatura, la maschera: si doveva rifare il Macbeth. E poi di un lavoro molto importante curato dal regista con la svolta minimalista nella sfida di Pinter: un più recente salto di qualità compiuto, forse un po’ a sorpresa per il pubblico e la critica da parte di Dario, che era stato diretto da Paolo Benvenuti in cinema e teatro e da Jean–Marie Straub, personalità ospite straordinario a Buti.
Dopo una carriera di incontri: da Ruggero Jacobbi al Piccolo di Milano, Ugo Betti, Roberto Bacci, il Living, l’Odin Teatret con Eugenio Barba, Moreno e lo psicodramma, Stanislavski. e poi Marisa Fabbri, Paolo Pierazzini, Cieslak, Paolo Billi, Fabrizio Buscarino, Leontina Collaceto. Nella sezione Interviste un’altra testimonianza preziosa, a puntate, sul lavoro di Giovanna e Dario. Inizia col lavoro Un’avventura di teatro e di vita appassionante che ha portato la coppia anche ad intraprendere innumerevoli viaggi dall’Africa all’Asia, continenti percorsi in lungo e in largo alla ricerca di emozioni e di compagni di viaggio da conoscere e poi invitare a Pontedera, la città della Piaggio, dove Dario ha ereditato dal padre una azienda e dove ha sempre lavorato. La coppia Giovanna e Dario sono un esempio significativo e molto emblematico del teatro del secondo Novecento italiano. E Scene da un matrimonio, un documento importante, brioso nella ideazione e scrittura a quattro mani di Pollastrelli e Capitta di e insieme appassionante per uno studente, da consigliare a chi oggi si iscrive a Lettere e vuole seguire i corsi di Storia del Cinema e di Teatro. da consigliare ai giovani aspiranti attori, a tutti quelle e quelli che amano il teatro e la cultura

Solo pochi giorni fa Giovanna e Dario al Teatro di Capannoli (Pisa) erano in scena in un delizioso reading dedicato a Prévert e Bob Dylan accompagnati dai musicisti alle chitarre Andrea Lupi (ex allievo e attuale direttore artistico del Teatro) e il percussionista Valerio Perla. Uno spettacolo (prodotto dal Teatro del Bosco in prima nazionale), gustosissimo e per niente nostalgico perché la scelta dei testi tratta da antologia di Fernanda Pivano sulla beat generation, ha riscontri di notevole attualità come anche dimostrato dal pubblico di giovani in sala gremita. fra le altre canzoni lette dette di Prévert Questo Amore e poi Barbara, I ragazzi che si amano e da Dylan Blowing in the wind, Like on a Rolling Stones
Un delizioso omaggio a Prévert e Bob Dylan, al Teatro di Capannoli (Pisa), da parte di Giovanna Daddi e Dario in perfette godibilissime sinergie dei musicisti e degli interpreti in ritmo, energia e bellezza attuale e profonda di senso in tempi di terza guerra mondiale.
Titivillus – Collana Altre Visioni (Teatrino dei Fondi/Titivillus Mostre Editoria, Corazzano-Pisa novembre 2024, pagine 194, Euro 20, di Gianfranco Capitta e Carla Pollastrelli