Festival(s) — 16/07/2011 at 20:26

Nel segno di Mythos: Bolzano Danza Festival, 18-30 luglio

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Mythos attraverso la danza e il movimento indaga ed esplora la polisemia della parola che affascina da sempre l’Uomo: “mito”. Mythos è il titolo dato all’edizione di quest’anno al Festival Bolzano Danza, in programma dal 18 al 30 luglio. Arrivano in città ben 12 compagnie di danza internazionale, 18 rappresentazioni di cui una in prima mondiale, sei prime nazionali, due produzioni e una coproduzione, due concerti e una rassegna di film dedicati, appunto, alla danza. Un festival che vuole “raccontare” attraverso la danza, portare a conoscenza di un discorso che si dipanerà nell’arco di ben 12 giorni.

La Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano è l’ideatore, come ogni anno, della manifestazione che raduna nomi celebri di tutta la danza mondiale. Il prestigio ottenuto e l’affermazione del festival, su tutto il territorio nazionale, ha fatto sì che questa edizione si avvalga della collaborazione e di relazioni privilegiate con l’Ambasciata di Francia a Roma, per il progetto France Danse, la scuola di teatro Paolo Grassi di Milano, e “Avvertenza Danza”, una piattaforma per giovani autori sostenuta dal Ministero per in Beni Culturali.

L’inaugurazione del 19 luglio è stata riservata alla compagnia belga Thor di Thierry Smits, con Tho the Ones I Love, una creazione in cui nove danzatori di origine africana sono i protagonisti di un discorso danzato che coniuga il talento della danza contemporanea con la dote fisica e individuale degli interpreti.

Il mito della bellezza è il tema conduttore della coreografia ideata da Thierry Smits, geniale e irriverente artista, sempre scevro da facili stereotipi e tendenze alla moda. Il 21 e 22 luglio si esibisce Chantal Loïal in On t’appelle Vénus, un solo (la danzatrice fa parte anche della Compagnia Montalvo – Hervieu e Les Ballets C. de la B., oltre ad essere fondatrice di Difé Kako), ispirato alla vita di Saartje Baartman, definita la Venere Ottentotta, sul tema della violenza sulla donna e per lanciare un messaggio di lotta all’oppressione e ai soprusi.

Esempio di danza a tema etico sociale. Chantal Loïal condurrà anche un laboratorio creativo per bambini dai 6 ai 1 anni sul tema dell’identità e del rispetto per l’altro, promosso dal Centro Mafalda di Bolzano (18 e 19 luglio). Si passa al 22 e 23 luglio con Daedalus//Dreams A presentarlo è il gruppo germanico Movingtheatre.de diretto da Emanuele Soavi, Massimo Gerardi e Achim Conrad, ispirato alle Metaforfosi di Ovidio e alla figura di Dedalo, figura mitologica greca. Da qui il coreografo Soavi ha preso spunto per un’indagine sulle debolezze esistenziali dell’uomo, sulla linea di confine tra genialità e disagio psichico, tra successo e fallimento.

Ritorna a Bolzano anche quest’anno Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, con una nuova commissione affidata alla coppia artistica molto affermata. Un progetto ideato da Bolzano Danza in coproduzione con Eurac e il Festival Alps Move. Il 23 luglio all’Eurac tower (sono previste tre repliche) , presentano il loro lavoro bll (radice etimologica della parola Babele e derivati), con la partecipazione di ballerini della Compagnia Abbondanza Bertoni e Alps Move.

Il 25 luglio sale sul palcoscenico del Teatro Comunale Heddy Maalem con Mais le diable marche à nos cȏtes, in cui analizza l’uomo, il corpo umano come figura di un’alterità radicale. Una fusione di individui che trovano forza gli uni con gli altri.

Torna a Bolzano anche Eric Gauthier con Poppea//Poppea creato nel 2010 da Christian Spuck coreografo residente del Balletto di Stoccarda, e pensato sull’ultima creazione musicale di Claudio Monteverdi, L’incoronazione di Poppea, in scena il 27 luglio.

Bolzano Danza propone in collaborazione con il Cineplexx il film in 3D dedicato alla danza, dal titolo Threesome, di Niko Vialkowitsch coreografato da Eric Gauthier (dal 18 luglio) e il 28 di questo mese a Caldaro nella celebre casa vinicola del paese si terrà un concerto rock dell’artista con la sua band, in collaborazione con Erste + Neue Kellerei Kaltern. Sempre il 28 luglio Les Slovaks Dance Collective con Journey Home, una produzione che nessuna categoria artistica riesce a contenere al suo interno, tanto è la capacità dei ballerini di immedesimarsi in una danza libera e polifonica.

Peter Jasko sarà anche il protagonista di Land (24 luglio ore 6 circa della mattina) in collaborazione con l’associazione turistica Renon –Funivie Corno del Renon, che si esibirà a 2000 metri di quota alle prime luci dell’alba, in ascesa notturna in funivia. Una particolare performance di danza musica e canto , a cui partecipa il cantautore altoatesino Gabriele Muscolino.

Julie Stanzak e Henrik Kaalund sono i protagonisti di due eventi di danza e “video -dance-solo” con Kaalund che presenta il 26 luglio in DreaMe, un assolo per la ballerina canadese Catherine Jodoin (Teatro Studio) , mentre Julie Stanzak, danzatrice del Tanztheater Wuppertal diretta da Antonio Viganò, è la creatrice di Minotauro -Studio, con la partecipazione di artisti dalle diverse abilità del Teatro La Ribalta (inserito nella rassegna “L’arte della diversità” (28 e 29 luglio, sottopalco teatro Comunale.

Una non stop di spettacoli , performance, danze collettive, chiuderanno il 29 luglio il festival , con la lunga notte denominata The Last of July . In programma Alexandra N’Posse con Nos LIMITEs, lo spettacolo “culto” nato nel 2008 e mai visto in Italia che illustra il rapporto degli esseri umani con i limiti imposti dalla natura e dalla società, i confini mentali e fisici che l’uomo stesso si impone nel corso della vita e che in parte eredita come valori sin dall’infanzia. Apre Dance Work , il seguito dei corsi avanzati condotti da Brigitta Luisa Merki e Natalia Vinas Roig.

In chiusura il pubblico potrà ballare la milonga con il Quintetto Tango Tinto o una free steyle di hip hop con i danzatori della Compagnia Alexandra’ N Posse.

Bolzano Danza propone altri appuntamenti collaterali che animeranno le notti estive di luglio.

Il programma completo è pubblicato su www. bolzanodanza.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagini dello spettacolo inaugurale della compagnia belga Thor di Thierry Smits, con Tho the Ones I Love, 19 luglio

crediti fotografici di M.F. Plissart

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