MILANO – Arriva al Teatro Sala Fontana di un intramontabile classico del teatro con un cast di dieci attori: “Re Lear” messo in scena dal Teatro Popolare d’Arte. A vestire i panni maschili del Re, Giusi Merli, che torna al teatro dopo il successo nell’interpretazione della Santa nel film Premio Oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino. La regia è di Francesco Pedullà. Lo scontro fra genitori e figli, l’antinomia fra vecchio e nuovo, un tempo arcaico e indefinito, precedente all’avvento della modernità, sono il fil rouge attorno al quale si compongono i tasselli del vasto universo shakespeariano. In King Lear, fra i tanti temi, l’autore parla di un difficile passaggio di poteri fra le generazioni di una mitica Inghilterra. Qualcosa di simile sembra accadere nella nostra epoca, dove la comunicazione fra padri e figli appare sbilanciata a favore di adulti sempre giovanili e giovani che faticano a imporre la loro funzione sociale non riuscendo a diventare adulti. Forse la morte ci fa più paura e una briciola di potere lusinga più del dovuto le nostre fragili vite.
Mettere in scena Re Lear è come salire su una montagna e gettare un lungo e pietoso sguardo sul mondo, sulle conquiste e sulle cadute degli uomini. Una montagna misteriosa che, se scalata, svela lentamente la grandezza e la piccolezza del genere umano. Le rivalità, la competizione sfrenata, riportano gli uomini e le donne allo stato bestiale, alla violenza, alla guerra sterminatrice. È allora che si rompono i legami di solidarietà fra giovani e vecchi, fra padri e figli, tra fratelli e sorelle; e la vita umana si chiude nell’individualismo cieco, nella solitudine aggressiva, nella sofferenza e nell’insofferenza. Resta solo spazio per tamburi e rituali di guerra, dove la terra appare devastata e desolata; un deserto che solo una nuova generazione di giovani onesti – e eticamente motivati – può sperare di seminare e fecondare con pazienza, tenacia e nuovo respiro. Alcune suggestioni sono rintracciabili – sia pure sullo sfondo – in un certo cinema di Pasolini (Edipo Re e Medea) e altre nella lezione teatrale di Peter Brook, maestro di essenzialità scenica e leggerezza recitativa.
riduzione del testo e regia di Gianfranco Pedullà
da KING LEAR di William Shakespeare
con
LEAR Giusi Merli
MATTO Marco Natalucci
GLOUSTER Gianfranco Quero
KENT Roberto Caccavo
GONERIL Lorella Serni
REGANA Silvia Frasson
CORDELIA Claudia Pinzauti
ALBANY Marco Natalucci
CORNOVAGLIA Enrica Pecchioli
OSWALD Claudia Pinzauti
EDGAR Francesco Rotelli
EDMUND Simone Faloppa
musiche originali di Jonathan Faralli
scene di Claudio Pini
costumi AlexandraJane Meigh
luci di Marco Falai
foto Alessandro Botticelli
aiuto regia Marco Cei
Teatro Sala Fontana
Dal 26 al 29 novembre. Ore 20.30. Domenica ore 16.00
Via G.A. Boltraffio, 21
20159 MILANO
Tel. =2.69015733
fontana.teatro@elsinor.net