Va in scena allo Spazio Tertulliano di Milano, da lunedì 19 a giovedì 22 dicembre alle ore 21, Il Tiglio. Foto di famiglia senza madre. Un testo di Tommaso Urselli per la regia di Massimiliano Speziani che lo interpreta insieme a Filippo Gessi e Teresa Timpano. Il Tiglio parla della separazione, complicata e dolorosa, tra un figlio con problemi psichici e un padre ormai esasperato, anche lui fragile psicologicamente e incapace di fronteggiare l’imprevedibilità del giovane. Il padre per incapacità e inadeguatezza, affida il figlio ad una struttura protetta dal nome Il Tiglio. Il testo descrive con sensibilità il disagio psichico all’interno di un rapporto familiare, intimo e maldestro, tra incomprensioni, tenerezze, silenzi e dialoghi spesso irrazionali e surreali. Sulla scena si susseguono visite turbolente fatte di tenerezza, feroci incomprensioni, litigi, dialoghi beffardi e surreali
Tommaso Urselli ha scritto una trama che, pur trattando un argomento così difficile, riesce a coinvolgere e commuovere con garbo, affidandola alla regia di Massimiliano Speziani che concentra l’azione proprio sui due personaggi e sul loro disturbato rapporto. Da un lato ci sono gli impacciati e maldestri tentativi di comunicare del padre, interpretato da Massimiliano Speziani, dall’altro le lucide osservazione di un figlio che non riesce a comprendere perché deve stare in una casa con un nome, Il Tiglio che “certo sembra il paradiso”, ma dove si sente quasi prigioniero e trattato come un “robot” in quello che a tratti sembra un duello tra chi dei due è più bisognoso di aiuto psicologico.
Il Tiglio. Foto di Famiglia senza madre è risultato tra i vincitori del Premio Borrello 2010 è stato pubblicato sul n. 727 della rivista Sipario e in volume (La Mongolfiera Editrice), presentato in lettura al Teatroi, nell’ambito della rassegna Bancone di Prova e in forma di studio al Teatro della Cooperativa di Milano nella stagione 2009, dedicata a Franco Basaglia, e al Teatro Vittoria di Torino, per la rassegna sull’inclusione sociale organizzata da C-Lab, FondazioneCRT.
“Il testo nasce non con l’intenzione di stare dentro un certo genere di teatro sociale o civile ma, avendo esperienza di lavoro come operatore in strutture per disabili psichici, dal contatto diretto con la materia trattata. Il cuore di questa materia è la relazione tra esseri umani; in questo caso un padre e un figlio portatore di handicap psichico, e la loro separazione. Oltre al tema dell’handicap, presente nel testo, è soprattutto il malessere all’interno dello svolgersi di questa relazione il centro del lavoro, che evidentemente ci riguarda tutti da vicino. Mi piace riassumerne il senso attraverso il racconto di uno spettatore: “Durante lo spettacolo avevo la sensazione di guardare da una finestra l’interno di una casa; poi, man mano che si andava avanti, mi sono accorto che quella casa poteva essere casa mia.”
Tommaso Urselli
“La messa in scena si propone di restituire il testo nella sua essenzialità, affidando totalmente agli attori la responsabilità di fare emergere il dramma primario o “primitivo” che attraversa la storia. Dramma condizionato dalla malattia o se vogliamo dall’handicap di uno dei due protagonisti; ma ad essere “handicappata”, malata, è la relazione tra un padre e un figlio. Per meglio raccontare questo “disagio” si è preferito scommettere non su di un taglio per così dire naturalistico che prevederebbe, tra l’altro, la corrispondenza anagrafica tra attore e personaggio, ma solo sulla differenza fisica e sulla qualità energetica degli interpreti, nel tentativo di trascendere un concetto di immedesimazione e identificazione.
Il dramma prende corpo non solo dando vita alle parole dei due protagonisti ma viene amplificato dalla tessitura gestuale e fisica creata dagli attori, fatta di azioni e reazioni che con il dramma hanno a che fare per analogia, somiglianza e contrasto. Testimone ambiguo assieme al pubblico di questo “scontro” tra padre e figlio è l’operatore sociale che ha i lineamenti accattivanti di un volto femminile”.
Massimiliano Speziani
Il Tiglio. Foto di famiglia senza madre
Da lunedì 19 dicembre a giovedì 22 dicembre
ore 21
SPAZIO TERTULLIANO
Via Tertulliano 68, 20137 Milano
Prenotazione – 02.49472369 oppure 320 6874363