ROMA – È tornato quest’anno in Italia il Premio Europa per il Teatro con la sua XVI edizione, a trent’anni dalla nascita nel 1987, affiancato dalla XIV edizione del Premio Europa Realtà Teatrali. Dal 12 al 17 dicembre a Roma in calendario spettacoli, incontri e approfondimenti per conoscere da vicino gli artisti premiati e il loro metodo di lavoro. Si tratta di un progetto speciale del Ministro dei Beni Culturali, che ha scelto la capitale, poiché è la città in cui si chiude idealmente l’anniversario dei 60 anni dai Trattati di Roma e, con questa iniziativa, si apre l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.
Vincitori del Premio sono un’attrice e un attore cinematografici, ma di formazione teatrale, due figure emblematiche della scena internazionale: Isabelle Huppert e Jeremy Irons. Insieme daranno vita a una performance ideata appositamente per il Premio Europa: Ashes to Ashes di Harold Pinter. Inoltre Isabelle Huppert leggerà dei brani di Guy de Maupassant. In programmazione domenica sera alle 21 al Teatro Argentina, dopo la cerimonia di consegna dei Premi.
Saranno, inoltre, assegnati altri due riconoscimenti: un Premio Speciale a Wole Soyinka, scrittore, drammaturgo e poeta, premio Nobel per la letteratura nel 1986, espressione di una cultura africana che si relaziona con l’Europa; e una Menzione Speciale all’impegno di Fadhel Jaibi, uomo di teatro tunisino, che dà voce con rigore intellettuale ai fermenti del mondo arabo. Creatività e innovazione caratterizzano altresì i vincitori del Premio Europa Realtà Teatrali, che punta la sua attenzione anche su quelle espressioni artistiche bisognose di riconoscimento e di appoggio in relazione alle condizioni geografiche, sociali e politiche in cui operano.
Sono stati scelti: Susanne Kennedy, regista olandese-tedesca, che opera anche con installazioni di arti visive e che presenterà The Virgin Suicides. Jernej Lorenci, candidato dal 2011, e il cui UbuRoi da Alfred Jarry non potrà purtroppo essere rappresentato per la morte improvvisa dell’attore protagonista. Yael Ronen, candidata dal 2009, drammaturga, regista e cosmopolita, proporrà Roma Armee incentrata sulla varietà e diversità di popolazioni europee ‘altre’ per mettere a fuoco il tema dell’integrazione. Di Alessandro Sciarroni, artista visivo e performer, è in cartellone Untitled_I will be there when you die e una dimostrazione di lavoro: Cowboy. E ancora, Kirill Serebrennikov, autore, regista teatrale e cinematografico, scenografo e inventore di nuovi spazi scenici, direttore di prestigiosi teatri e didatta. Theatre NO99, candidato dal 2010, compagnia teatrale che unisce l’impegno politico a un metodo di lavoro fondato su una costante interazione creativa tra attori e regista. Il loro spettacolo NO 43 – Filth è certamente uno di quelli che lasciano il segno. Infine, un Premio Speciale va a Dimitris Papaioannou, regista e artista visivo, candidato dal 2007, ai vertici del teatro europeo.