BOLZANO – La Grande Guerra narrata dalla prospettiva di tre donne è il tema centrale dello spettacolo “Voci nella tempesta”, quarto appuntamento nell’ambito della rassegna “Altri Percorsi.bz”, in scena venerdì 20 febbraio alle 20.30 nel Teatro Studio del Comunale di Bolzano.
Con “Voci nella tempesta”, presentato in forma di studio, la Compagnia Teatrincorso – Spazio 14 si è aggiudicata la seconda edizione del concorso Premio nuova_scena.tn, promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano e il Coordinamento Teatrale Trentino per valorizzare le potenzialità artistiche delle realtà emergenti che operano in Trentino – Alto Adige con finalità professionali nel teatro contemporaneo.
«Il nostro progetto – ha spiegato Elena Marino, regista di Teatrincorso Spazio 14 – nasce da una rilettura da un punto di vista femminile di un particolare episodio della prima guerra mondiale: l’esodo forzato dei trentini in Austria all’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. È un episodio altamente significativo che prefigura non solo l’idea dei lager della Seconda Guerra Mondiale, ma anche l’attuale situazione di esilio vissuta da intere popolazioni e i centri di raccolta profughi in cui vengono ammassate migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie terre.»
“Voci nella tempesta” porta in scena le vicende di tre donne, intreccia i loro destini, le loro storie, le diverse reazioni di fronte alla tragedia della guerra e dell’esilio. La nota caratterizzante delle tre figure femminili interpretate da Silvia Furlan, Silvia Libardi e Chiara Superbi è l’immensa forza, il coraggio e lo spirito battagliero con il quale presero parte al loro personale conflitto e tentarono di vincerlo: la salvezza possibile – sembrano comunicarci a distanza di quasi un secolo – è nel singolo, nella sua resistenza, nella sua umanità. Dai diari dell’epoca emergono prepotentemente la vitalità che le rendeva ‘soldati’ a difesa della famiglia e della civiltà, l’umorismo con il quale riuscivano a sopravvivere nonostante tutti gli stenti e la fede che le accompagnava. Questi aspetti hanno permesso alla Compagnia Teatrincorso – Spazio 14 di ricostruire dei personaggi vivi e di tracciare in questo modo una diversa e al tempo stesso inedita storia delle guerre che hanno afflitto l’Europa nel Ventesimo secolo.