Dies Irae
«Giorno d’ira quel giorno, giorno di angoscia e di afflizione, giorno di rovina e di sterminio, giorno di tenebre e di caligine, giorno di nubi e di oscurità, giorno di squilli di tromba e d’allarme sulle fortezze e sulle torri d’angolo.»
(Vulgata dal libro di Sofonia 1,15-16)
In soli sessanta minuti l’originale “Dies Irae_5 episodi intorno alla fine della specie” va in scena mercoledì 18 aprile alle 20.30 nella Sala Studio del Teatro Comunale di Bolzano. Sono i “cinque discoli del teatro italiano” che rispondono al nome di Teatro Sotterraneo (Firenze) a chiudere la rassegna Altri Percorsi/Nuovi Linguaggi” proposta dal Teatro Stabile di Bolzano nell’ambito della stagione teatrale 2011/12. In replica a Rovereto il 20 aprile alle 20.45 per la stagione Altro Palco
Dies Irae è il giorno d’ira, il giorno che dissolverà il mondo nelle fiamme, secondo una sequenza di versi latini di epoca medioevale. Un’immagine letteraria così forte e radicata, da diventare l’ inno di molti requiem. Una metafora apocalittica, a cui si è ispirato spettacolo scritto dal drammaturgo Daniele Villa, che propone una riflessione sull’incerto rapporto tra passato e futuro, tra attesa e memoria. Senza pietà né tenerezza, ma anzi, con brutale presa di coscienza, la compagnia Teatro Sotterraneo mette in scena 5 episodi dedicati alla fine della specie che agiscono nel countdown di un orologio che scorre all’indietro.
Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri e Daniele Villa danno vita a una dissertazione sullo scorrere dell’esistenza del genere umano pervasa – secondo il loro stile inconfondibile – da un’ironia costante che allude sempre alla visione di un mondo in perenne dissolvimento. Cinque segmenti teatrali che spingono ad interrogarci sulla perdita dell’esperienza, sulla mercificazione della violenza e del dolore, sul feticismo delle rovine, sulla miseria consolatoria delle demagogia, sull’immaginario da polizia scientifica di cui siamo prigionieri. Passando continuamente dal sarcasmo al lirismo, Dies Irae procede ad imbuto per episodi sempre più brevi in uno spiazzante e asettico gioco di specchi della nostra realtà.
Performance, talk show televisivo e coinvolgimento del pubblico con le domande più immediate: mezzi espressivi semplici, che si costruiscono in giochi e scatole cinesi perfettamente concatenate. Le tappe in cui si snoda la loro arguta lettura della storia dell’umanità nascono l’una dall’altra, in un lavoro “archeologico” alla ricerca e definizione dei segni lasciati dalla specie. Una catalogazione dell’essere umano, in tutte le sue parti fisiche ed emotive, nei sentimenti, nei desideri e nelle paure.
Fondata nel 2004, la compagnia toscana Teatro Sotterraneo si è affermata nel corso degli ultimi anni con spettacoli come “Post-it” e “La Cosa 1”. Nel 2009, con il “Dittico sulla specie” composto da “Dies Irae” e da “L’origine delle specie _ da Charles Darwin”, si è aggiudicato il “Premio Ubu Speciale” per la grande capacità di innovare il linguaggio della scena, personalizzandolo in maniera netta, caricandolo di nuovi codici di lettura e interpretazione.
La recensione pubblicata su www.teatro.org
Vendita biglietti Teatro Comunale di Bolzano 0471 053800
www.teatro-bolzano.it
Stagione L’Altro Palco Rovereto
http://altropalco.org/dies-irae/
Prossima replica
20 aprile ore 20.45
Teatro alla Cartiera
via alla Cartiera -Rovereto
tel. 0464 452253