Teatro, Va in scena a — 17/05/2021 at 09:55

‘A Cerimonia di Rosario Palazzolo. Regia e interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Teatro Stabile di Catania

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RUMOR(S)CENA – CATANIA – Lo Stabile di Catania inaugura martedì 18 maggio il suo cartellone estivo, tornando ad accogliere il pubblico in Sala Verga con lo spettacolo ‘A Cirimonia di Rosario Palazzolo, con la regia e l’interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. «Abbiamo chiamato Evasioni questo cartellone proprio perché in questi mesi ci siamo sentiti imprigionati in percorsi obbligati, negli schermi del computer, tra le pareti di casa – spiega il direttore del Teatro Laura Sicignano – adesso torniamo a liberare lo sguardo e le idee, sperando di riuscire a fare compagnia al nostro pubblico per tutta l’estate. E siamo particolarmente contenti di ricominciare proprio con due artisti come Vetrano e Randisi, che già lo scorso anno avevano segnato il nostro ritorno dal vivo dopo il lockdown e che ancora una volta incontreranno il pubblico con la loro raffinata capacità di usare il linguaggio teatrale».


‘A Cirimonia (L’impossibilità della verità), già vincitore del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Italiani, è uno spettacolo che, con un gioco linguistico e un ritmo teatrale carichi di tensione e di ironia e un meccanismo teatrale carico di tensione, fa scorgere una verità nascosta tra i frammenti di memoria dei due personaggi che agiscono sulla scena.
‘U masculu e ‘A fimmina sono pronti, hanno indossato il loro costume, assunto le identità che servono per celebrare una cerimonia: un compleanno, presumibilmente, con tanto di torta e candeline. Ma prima devono rievocare un fatto, rivivere un ricordo che appartiene a entrambi e che solo assieme potranno ricomporre. Si interrogano reciprocamente con crudeltà e paura e quando si illudono di aver capito, nel momento stesso in cui la verità balugina come un lampo accecante davanti agli occhi di tutti,
allora il ricordo si azzera e la verità rimane un non detto.


La scrittura di Palazzolo ha cadenza e ritmo incalzanti e lascia allo spettatore il compito di completare, ognuno per sé, un percorso
che lo spettacolo fa soltanto intravedere a squarci. «Produciamo questo spettacolo con il Teatro Biondo di Palermo, in un rapporto di sempre più proficua affinità e collaborazione tra i nostri Teatri – conclude Sicignano – e per quanto ci riguarda anche con lo specifico desiderio di valorizzare una relazione in continuità con i registi Vetrano e Randisi, che già nel 2020 hanno diretto la nostra produzione ‘Lu cori nun ‘nvecchia’, sulle
opere di Martoglio, e con l’autore Palazzolo, talentuoso drammaturgo siciliano di cui nel 2021 produrremo anche lo spettacolo ‘Eppideis’». Nel frattempo riprenderanno anche le attività collaterali, a cominciare da tutte le iniziative in programma nell’ambito del progetto speciale “Turi Ferro, un artista siciliano. Celebrazioni nei 100 anni dalla nascita”: già da lunedì 17 maggio tornerà visitabile la mostra “Turi Ferro e il Teatro Stabile. Storia di un amore”

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