La nuova stagione Trentooltre, dedicata al teatro alternativo di Trento, organizzata da “Portland – Nuovi Orizzonti Teatrali” si inaugura mercoledì 19 ottobre alle 21 al Teatro Cuminetti, con Kvetch il capolavoro di Steven Berkoff, il drammaturgo inglese capace di descrivere la nostra società con lucidità e profondità, senza risparmiare nessuno con la sua satira tagliente e spesso dissacrante. In scena gli attori dell’Accademia dei Folli, l’ensemble creato nel 1997 da un gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi. La regia è di Carlo Roncaglia con Lorenzo Bartoli, Enrico Dusio, Gianluca Gambino, Sax Nicosia, Francesca Porrini.
La stagione si avvale della rinnovata collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara, che propone oltre i titoli della prosa, danza, teatro per ragazzi, anche nove titoli presentati al “Cuminetti” di compagnie fra le più qualificate espressioni di un genere teatro che sa unire la curiosità per il nuovo ad una elevata qualità registica e interpretativa. Il cartellone ideato dal direttore artistico di Portland Teatro, Andrea Brunello, è composto da “Il Ritorno” di Sergio Pierattini, nella messa in scena del Teatro della Cooperativa – Compagnia Veronica Cruciani. La produzione della compagnia Arditodesìo in collaborazione con Piccolo Teatro Pratico: Tonight Lenny Bruce. Colpevole, uno spettacolo dedicato al grande comico americano e che parla di libertà di parola e il senso della democrazia.
La Compagnia Macelleria Ettore in co-produzione con il Centro Santa Chiara presenta “Elektrica_ un’opera techno tratto dall‘Elettra di Sofocle. Lo spiritosissimo e innovativo “Post-It”del collettivo Teatro Sotterraneo di Firenze. Una grande prova d’attore è quella di Roberto Abbiati con il suo “Lo stampatore Zollinger di Pablo D’Ors. Andrea Cosentino con il suo toccante e stralunato monologo: Angelica. The End, ultima produzione dei Babilonia Teatri, importante fenomeno teatrale degli ultimi anni. Infine, la stagione si chiude con un altro testo del drammaturgo inglese Steven Berkoff: L’amore segreto di Ofelia, nella versione di teatrofisico di Balletto Civile.
(© Post -It Laura Arolotti)
L’edizione 2011/2012“TrentOOltre” è rappresentata della scena locale con la presenza della Compagnia “Arditodesìo”, che vedrà impegnati Andrea Brunello e Michele Ciardulli, e con la co-produzione del Centro Santa Chiara con la compagnia “Macelleria Ettore” che vedrà fra gli interpreti di “Elektrica_un’opera techno” l’attrice, trentina d’adozione, Maura Pettorruso.
Kvetch di Steven Berkoff, lo spettacolo inaugurale, deriva una parola ebraica che significa piagnisteo, da cui l’autore ha tratto il titolo della sua pièce: una commedia graffiante e comica, una farsa tragica, un affresco amaro di varia umanità, inquietante ed allo stesso tempo tenero. Poetico, triviale, urticante. Un viaggio affatto consolatorio nell’animo umano. Un girotondo di lamenti, di grida soffocate, di sogni di fuga, di furie represse che non trovano mai sfogo; una risata disperata e sguaiata che implode nell’intimo dei pensieri.
Berkoff mette in scena cinque personaggi, fra loro legati, un vero e proprio campionario di desideri inconfessabili: la moglie, casalinga frustrata, che sogna di essere violentata da due spazzini; il marito, piazzista, con pulsioni omosessuali; la suocera, una vecchia ingombrante e fastidiosa; il problematico collega abbandonato dalla moglie; l’uomo d’affari con l’ansia da prestazione sessuale.
L’idea del regista Carlo Roncaglia è quella di “evidenziare è la profonda e universale insoddisfazione che cova in ogni personaggio. L’ambientazione è perciò quanto più possibile simbolica e atemporale. Una casa angusta in cui tutti vivono forzatamente vicini, inscatolati, dove il bagno confina con la cucina e la camera da letto, e tutti si dividono la coperta… i personaggi in scena sono tutti sotto un’unica cupola: una casa-contenitore che è il mondo e cinque insipide, grottesche esistenze in rappresentanza dell’umanità”.
Programma
30 novembre 2011
Teatro della Cooperativa – Compagnia Veronica Cruciani
Il Ritorno
di Sergio Pierattini
progetto e regia Veronica Cruciani
con Milvia Marigliano, Arianna Scommegna, Renato Sarti e Alex Cendron
scene e costumi Barbara Bessi
disegno luci Gianni Staropoli
musiche Paolo Coletta
Premio della Critica come Miglior Testo Italiano stagione 2007/08
Finalista Premio Ubu 2008 come migliore novità italiana
14 dicembre 2011
Arditodesìo e Piccolo Teatro Pratico
Tonight Lenny Bruce. Colpevole.
Con Davide Colavini e Andrea Brunello.
Regia di Michele Ciardulli.
Testo di Andrea Brunello, Michele Ciardulli e Davide Colavini.
Una coproduzione con Piccolo Teatro Pratico
«La verità è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere. Ciò che dovrebbe essere è una porcata».
12 gennaio 2012
TrentoSpettacoli in coproduzione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara
Compagnia Macelleria Ettore
Elektrika_un’opera techno
con, Woody Neri, Maura Pettorruso, Chiarastella Calconi
Scene e costumi Maria Paola Di Francesco
Luci Gianluca Bosio
Testo e regia Carmen Giordano
Macelleria Ettore incontra e si scontra con l’opera. Un genere. Un riferimento. Un contenitore. La struttura – musica, libretto, allestimento scenico – implode e si frantuma in un linguaggio altro. Il testo si fa suono, parola, azione e visione. Il testo è il corpo dell’opera: non parla, è.
Teatro Sotterraneo/Fies Factory One
Post-It
creazione collettiva Teatro Sotterraneo, in scena Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri, dramaturgia Daniele Villa. Spettacolo vincitore di NUOVE CREATIVITÀ, progetto sostenuto da ETI Ente Teatrale Italiano. Post-it parte da un campo d’indagine formale: Teatro Sotterraneo, appropriandosi della formula “svelare occultando” – sintesi teorica del lavoro degli artisti contemporanei Christo e Jeanne-Claude –, ha lavorato sull’impacchettamento e l’occultamento, interrogando la qualità delle cose quando sottratte alla vista, ricoperte o consumate. Da questa base Post-it è divenuto un lavoro sulla Fine, intesa come momento di esaurimento e scomparsa cui sono destinate le cose tutte, esseri viventi inclusi.
(©Laura Arlotti)
Roberto Abbiati/iTeatri Reggio Emilia
Lo stampatore Zollinger
dal romanzo di Pablo d’Ors, con Roberto Abbiati, Marino Zerbin, Matteo Rubagotti, musiche di Alessandro Nidi. La trascrizione per teatro di Roberto Abbiati è tratta dal libro dello scrittore madrileno Pablo d’Ors Le avventure dello stampatore Zollinger, un racconto tenero e ironico delle disavventure esistenziali di un giovane che ha una unica ambizione: fare lo stampatore nella città dove è nato.
7 marzo 2012
Andrea Cosentino
Angelica
uno spettacolo di e con Andrea Cosentino
regia Andrea Virgilio Franceschi
collaborazione alla drammaturgia e alla messa in scena Valentina Giacchetti
Questo spettacolo conclude un dittico: L’asino albino era uno spettacolo sul tempo che passa, angelica è un lavoro sulla morte. Non è previsto un seguito. Comunque. Entrambi sono un tentativo di parlare del presente. A chi c’è. Accettando fino in fondo ciò che il teatro è: un monumento effimero.
Babilonia Teatri (Verona)
The End
di Valeria Raimondi e Enrico Castellani, con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Ilaria Dalle Donne, Luca Scotton, collaborazione artistica Vincenzo Todesco, produzione Babilonia Teatri, CRT Centro di Ricerca per il Teatro. In collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40. Con il sostegno di Viva Opera Circus. Oggi la morte non esiste. Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. È un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. La religione cattolica ha le sue responsabilità, ma il nostro modello e stile di vita sposa perfettamente la volontà di rimuovere la questione.
(© Sara Castiglioni)
4 aprile 2012
Balletto Civile/Fondazione Teatro Due Parma/ Pier Francesco Pisani
L’amore segreto di Ofelia
di Steven Berkoff
Con Michela Lucenti e Maurizio Camilli
Scrittura fisica Michela Lucenti
Drammaturgia sonora Maurizio Camilli
Disegno luci Pasquale Mari
Spazio scenico Alberto Favretto
Voce di Gertrude Elisabetta Pozzi
La vicenda del Principe di Danimarca e della sua amata Ofelia è nota. Steven Berkoff parte da questa e con un esperimento teatrale ricostruisce un loro segreto e ipotetico rapporto epistolare. Un pretesto per scandagliare i silenzi e le domande senza risposta di questo grande testo. Il testo di Berkoff ricostruisce un segreto e ipotetico rapporto epistolare tra Amleto e Ofelia.
Per informazioni e prenotazioni:
Portland – Scuola di Teatro
Via Papiria, 8 – 38122 Trento
0461.924470
www.teatroportland.it