Spettacoli — 19/01/2017 at 21:59

“Tra i vivi non posso più stare”al Teatro Cargo. La Giornata della Memoria

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GENOVA – Va in scena al Teatro Cargo di Genova il 28 e 29 gennaio (ore 21 sabato e 16.30 domenica) “Tra i vivi non posso più stare” uno spettacolo richiesto annualmente  per celebrare il Giorno della Memoria, rappresentato nella sala di piazza Odicini a Voltri. Tratto da “L’istruttoria” di Peter Weiss, è diretto da Laura Sicignano che ha collaborato alla versione teatrale curata da Matteo Spanò. Gli interpreti sono Massimiliano Caretta, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti e Gianmaria Martini. Un allestimento dove si fondono musica, teatro e arti visive è lo spettatore è completamente immerso in un ambiente in cui rischia di farsi sopraffare dalle emozioni. Esente da ogni retorica, lo spettacolo affronta il tema dell’Olocausto con occhi contemporanei. Una scelta inevitabile poiché “Tra i vivi non posso più stare” è stato il crogiuolo delle sensibilità di un ampio gruppo di giovani artisti del Conservatorio e dell’Accademia, a confronto con professionisti più maturi, la regista e gli attori, tutti di ventennale esperienza. È uno spettacolo che si interroga su come trattare oggi dell’Olocausto.

 

Dalle note di regia si legge:“Noi, che siamo l’ultima generazione che ha avuto la possibilità di parlare con testimoni viventi abbiamo una responsabilità. La parola si ammutolisce o si trasforma in suono, immagine, silenzi, azione. Non si può rappresentare, ma solo far intuire il Male, farlo risuonare nell’intimo di ogni singolo spettatore. Anche per questo lo spettacolo è a numero limitato, per parlare a tu per tu con ciascuno. Dove sono i confini tra vittima e carnefice, tra umano e disumano? Come si esprime il controllo in un potere totalitario? Quanto siamo anestetizzati oggi dall’ipertrofica informazione e finzione della violenza? Quanto è banale il Male? È più importante il profitto di un’intera nazione o una singola vita umana? La tragedia si esprime nella quantità delle vittime più che nella sopraffazione su un’unica persona? Si può trovare lenimento al dolore nella bellezza? La perfezione di un sistema può essere micidiale strumento di distruzione. Non sarà uno spettacolo da cui uscire a cuor leggero e probabilmente non si troverà catarsi dentro il teatro, ma solo in un’azione da compiere al di fuori del contesto artistico, ovvero nel quotidiano di ciascuno di noi.

 

 

 

Per ricordare la deportazione del rabbino di Genova Riccardo Pacifici che nel 1943 si rifiutò di abbandonare la sinagoga e la sua comunità per finire ucciso ad Auschwitz

 

 

Sabato 28 gennaio ore 21, domenica 29 gennaio ore 16,30 Piazza Odicini 9, Voltri

Prenotazione ai numeri 010 694240 o 010 694029 e su promozione@teatrocargo.it. Lo spettacolo è in parte itinerante e i posti sono limitati.

 


Ideazione Roberto Doati – Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”Regia Laura Sicignano – Teatro Cargo Drammaturgia Matteo Spanò in collaborazione con Laura Sicignano Con Massimiliano Caretta, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Gianmaria Martini Produzione Teatro Cargo, Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”, Accademia Ligustica di Belle Arti in collaborazione con Centro Culturale Primo Levi, Comunità Ebraica di Genova, Goethe-Institut Genua, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Musiche a cura del Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”

Scuola di Composizione Luca Brignole (supervisore Riccardo Dapelo) Scuola di Jazz Simone Amodeo, Lorenzo Barcella, Stefano Bertolotto, Andrea Bottaro,Nicola Bruno, Giulia Cancedda, Federico Fugassa, Giacomo Gastaldi, Stefano Genti, Andrea Golembiewski, Cesare Grossi, Francesco Mascardi, Matteo Pinna, Andrea Rizza, Alice Quario Rondo, Lorenzo Spinozzi, Simone Tassara, Luca Tonoli (supervisore Pietro Leveratto)

Scuola di Musica Elettronica Giacomo Gianetta, Michele Pizzi, Matteo Spanò, Boris Valle, (supervisore Roberto Doati), con la collaborazione esterna di Angela Zecca (voce) Coro del Conservatorio diretto da Maurizio Salvi Noos Ensemble del Conservatorio diretto da Massimo Lauricella Luci, Scene e Costumi a cura dell’Accademia Ligustica di Belle Arti Luci Alessia Ammirati, Arianna Sortino, Emanuela Borra (supervisore Liliana Iadeluca) Scene Arianna Sortino, Enea Castellini, Francesca Mazzarello, Erika Lerma, Valentina Cosulich (supervisore Simona Barbera) Costumi Andrea Castagnasso, Silvia Koubek, Erika Corgiolo, Erika Lerma, Valentina Cosulich, Marta Migliaccio (supervisori Simona Barbera e Liliana Iadeluca) Fotografia Nicolò Buffa (supervisore Simona Barbera)

 

 

 

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